Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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Messaggi del 22/04/2010

 

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: ESSERE E BENESSERE, MODELLI FEMMINILI, BELLEZZA, PROVA COSTUME, BELLEZZA INTERIORE, ESTETICA

Post n°4083 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

UN DILAGANTE RIBALTAMENTO
DI VALORI:

“PIÙ BELLI FUORI..... CHE DENTRO”

 

 

Conseguire il benessere fisico, star bene in salute, è per ognuno una necessità. Ed è un dovere la cura del proprio corpo, armonizzandolo secondo canoni da non prendere alla lettera. Del resto, alla lettera, non vengono presi nemmeno le leggi, i regolamenti, per l'ampia discrezionalità adottata nei loro confronti. Alla lettera sono invece seguite le suggestioni dei modelli femminili e maschili erompenti da pagine patinate, da schermi televisivi, da particolari inquadrature cinematografiche. Anche gli uomini, pare, ne soffrono, confrontandosi con la perfezione scultorea delle immagini reclamistiche. Queste accostano ogni tipo di successo al bell'aspetto, glielo fanno discendere. Calibrate le pieghe attorno alle labbra, trasformati i denti in una fila di accademisti militari, spavalda la chioma, scolpiti i pettorali con la sottostante rientranza dell'area addominale, malioso il sorriso. Ora, guardatevi attorno e dite quante di figure simili ne incontrate nei posti di lavoro, per la strada, sui mezzi pubblici.

Eppure si continua a ripetere (luogo comune evidentemente da rivedere), che le bellezze sono interiori, che gli indici di gradimento al prossimo discendono da altre doti. Già, però, bisogna conoscerle, approfondirle. Ci vuole del tempo. La simpatia estetica è invece lì, si fa cogliere dagli impulsi epidermici.

 

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA: LA "VIRGOLA", PUNTEGGIATURA, SEPARAZIONE, VITA, MORTE, MADRE, FIGLIO, MONDO,

Post n°4082 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA

LA VIRGOLA... DEBOLE

La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.


La virgola mi è sempre sembrata un segno debole, un segno che non riesce a mandare il mondo in frantumi come può fare il punto fermo e, d'altra parte, spezza il flusso, la continuità tra le cose. Al contrario, per Montaigne non  era così, perchè nei Saggi fa dei lunghissimi straordinari elenchi in cui usa la virgola: “E con le mani? Noi chiediamo, promettiamo, chiamiamo, congediamo, minacciamo, preghiamo, supplichiamo, neghiamo...”. È vero: la separazione esiste. Esiste tra una madre e un figlio, tra due amanti, tra me e una brocca e, alla fine di tutto, c'è una sola grande separazione: la morte. La morte e la separazione assomigliano al punto fermo. Almeno è più vero. La virgola assomiglia alla separazione tra gli oggetti: è meno vera. Forse serve a far ricordare ai bambini che gli zucchini non sono carote e le carote non sono zucchini e le persone non sono capre e le capre non sono persone e quindi bisogna separarle con la virgola. Serve alla scuola e poi c’ è sempre il problema di non diventare incomprensibili.


Detto tutto questo devo fare, per concludere, un’ultima considerazione di carattere più generale.  Se scrivendo non si avesse la libertà di “non avere regole” anche quando si trasgrediscono le regole, la libertà cioè di non trasformare in regola la propria trasgressione, tutta la scrittura sarebbe un esercizio di stile e non un confronto col mondo.
Se si abolisce un segno di interpunzione o lo si usa poco, se si pone uno spazio più lungo del normale tra una parola e l'altra, se si va a capo cinquanta volte o mai, è perchè si vuole che la pagina “sia”, non “rappresenti”, quel che si vuole dire. La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.

 

 
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LA FOTO DEL GIORNO,IRONIA, SEDUZIONE, SENSUALITA', LUXURY, MILANO, BALLERINE BURLESQUE, LINGERIE,

Post n°4081 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Due ballerine di burlesque in vetrina per inaugurare uno store dedicato alle donne

Traffico fermo e folla incredula davanti alla vetrina del flagship store My yoyo a Milano che, per festeggiare la neo apertura del primo Luxury experience store italiano dedicato alla seduzione e alla sensualità femminile, ha voluto stupire clienti e passanti mettendo in vetrina, anziché i soliti manichini, due splendide ballerine burlesque in lingerie My yoyo, che tra ironia e seduzione, per tutto il tempo, hanno giocato e interagito con lo stupore e la complicità di passanti e ospiti.L’occasione è la neo apertura di My yoyo in Corso Vercelli a Milano, il primo luxury experience store monomarca in Italia dedicato alla seduzione, dove sensualità, femminilità, erotismo-chic vanno in scena, in un’atmosfera calda ed esclusiva, per una shopping experience senza precedenti.

My yoyo Store è un vero e proprio “salotto” di lusso  con al suo interno il My yoyo Café, uno spazio free, wi-fi, completo di angolo bar e lettura, dove i visitatori, clienti e amiche, possono liberamente incontrarsi e intrattenersi in qualsiasi momento della giornata, tra caffè, tisane e champagne. A partire da questo mese poi il flagship store ospiterà un calendario fitto di eventi culturali, mostre d’arte e di design, incontri a tema con importanti esperti, lezioni e conferenze, dedicati all’arte della seduzione e all’aspetto ludico della coppia. Grande aspettativa per le lezioni e i workshop di Burlesque che saranno tenuti da insegnanti internazionali d’eccezione.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA E DRAMMATICA, SUICIDIO, PROTESTA, DISOCCUPAZIONE, DIRITTI, METROPOLITANEA, MILANO, LINEA ROSSA, DUOMO,

Post n°4080 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Tenta il suicidio ma lo  salvano.
Lui, con pacata indignazione,   protesta:
" E' un mio diritto farla finita!"


Voleva farla finita e superata la linea gialla si è seduto sulla banchina in attesa che il treno della metropolitana in arrivo lo travolgesse. I controllori invece sono riusciti a dare l'allarme e a fare frenare il macchinista del treno portando via di peso l'uomo che ha protestato: «È mio diritto farla finita!».

È successo alle 22.17 di ieri, alla fermata Duomo della linea rossa a Milano. I due controllori hanno visto l'uomo, Giovanni 33 anni, incensurato e senza disturbi psicologici noti, superare la linea gialla e sedersi sulla banchina, quando stava per sopraggiungere il treno. I controllori hanno iniziato a correre e a sbracciarsi, riuscendo a segnalare la situazione al macchinista, che è riuscito a frenare. L'aspirante suicida, che aveva una vistosa fasciatura al braccio destro ed escoriazioni al volto, ha detto di essere disoccupato. L'uomo è stato ricoverato per accertamenti nel reparto psichiatrico del Fatebenefratelli.

 
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2763 AUGURI PER ROMA, COMPLEANNO, NATALE DI ROMA 21 APRILE 753 A.C., PIAZZA DEL POPOLO, FUOCHI PIROTECNICI

Post n°4079 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Natale di Roma, la Lupa ha spento 2763 candeline

Quasi tremila anni e non sentirli.

Per il suo 2.763esimo compleanno, le celebrazioni del Natale di Roma sono iniziate qualche giorno fa, il 18 aprile, con il corteo storico che ha visto sfilare per via dei Fori Imperiali centurioni e vessilli della città imperiale. Poi questa sera -POCHI MINUTI FA- la festa  è continuata  grazie ai fuochi d'artificio che hanno colorato piazza del Popolo.
Il Natale di Roma è la celebrazione della fondazione della città. Secondo la leggenda narrata da Varrone, infatti, Romolo avrebbe fondato Roma il 21 aprile 753 a.C.. Nel 1924, in epoca fascista, il 21 aprile divenne festa nazionale; nello stesso giorno si festeggiavano anche i lavoratori. La consuetudine fu poi abolita nel 1945 e la festività restò solo nel Comune di Roma.

 
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