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Messaggi del 23/04/2010
Post n°4089 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
TESTO ORIGINALE: MIA RIFLESSIONE PER UN NUOVO GIORNO....... DISTURBI DELL'UMORE. L'Italia sotto stress.
Più dell'8 per cento della popolazione mondiale soffre di disturbi d'ansia, una percentuale analoga a quella della depressione. L'ansia è un aspetto dell'esistenza, è nata con l'uomo ed è indispensabile alla sopravvivenza. A livelli normali, infatti, è uno stato di giusta tensione emotiva e di all'erta che permette all'uomo di superare nel modo migliore situazioni negative e a rischio. Può però anche diventare uno stato di disagio psicologico, in rapporto alla precarietà di determinate situazioni sociali, come quella attuale italiana nella quale non vi sono più certezze e i mutamenti sono tali da produrre in molti individui insicurezza e stati di ansia. Nell'ambito della campagna si è svolta un'indagine su un campione di 1600 persone. Da questi dati viene fuori che effettivamente nel nostro paese c'è un aumento dei livelli di ansia come conseguenza dell'incerta congiuntura politico-economica. La PSICHIATRIA si interessa prevalentemente dei disturbi d'ansia, cioè dell'ansia patologica, che è tale quando interferisce negativamente sulle prestazioni e sull'attività dell'individuo nella vita quotidiana e lavorativa. I disturbi d'ansia sono molteplici nelle loro manifestazioni cliniche e ormai quasi tutti hanno una configurazione sufficientemente precisa per quanto riguarda le cause, i sintomi, il decorso e la risposta ai farmaci. Questo vale soprattutto per il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo d'ansia generalizzata, per i quali sono note ormai anche le correlazioni biologiche. L'ansia nasce nel cervello, nel sistema limbico, una vera centralina che regola tutte le emozioni. La modulazione dell'ansia avviene attraverso tre sistemi di neurotrasmettitori, il sistema gabaergico, quello serotoninergico e quello noradrenergico. Una cattiva regolazione di uno o più di questi sistemi determina le caratteristiche del disturbo, cioè i sintomi, il decorso e la terapia. Anche i disturbi d'ansia, come la depressione, sono vere e proprie malattie psichiatriche, che tuttavia, se curate adeguatamente, possono guarire in un'alta percentuale dei casi. Date le premesse biologiche che caratterizzano i disturbi d'ansia, la terapia si basa prevalentemente sul ricorso a psicofarmaci: ma può essere utile un collaterale intervento psicologico a indirizzo cognitivo- comportamentale. I disturbi d'ansia che si giovano della terapia psicofarmacologica sono il disturbo ossessivo-compulsivo, l'attacco di panico, l'agorafobia, la fobia sociale e l'ansia generalizzata. Oggi per ognuna di queste forme cliniche esistono terapie mirate e specifiche, che non utilizzano esclusivamente gli ansiolitici, ma anche altre molecole, come ormai è dimostrato non solo dalla ricerca clinica ma anche da quella biologica.
Post n°4088 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
L'EDITORIALE DELLA NOTTE MI GIOCO LA VITA! Gli ultimi dati di ricerca circa il numero di italiani vittime del gioco d'azzardo, evidenziano un allarmante fenomeno in espansione che pone un serio problema di carattere sia psicologico sia sociale. Sono infatti numerose le persone che vengono risucchiate nella spirale del gioco in età e in modi che non sono certo da ascrivere a quelli caratteristici della classica personalità disturbata, tendente a questo vizio devastante da cause psicologiche specifiche. Una condizione, quest'ultima, che esordisce di solito durante l'adolescenza; è più frequente nella popolazione maschile; ha tra i fattori principali che ne favoriscono l'insorgenza cause come la depressione, gravi stress, crisi esistenziali, conflitti affettivi familiari, complessi di colpa e di autopunizione. A sostegno della ostinata convinzione di poter vincere molto denaro agiscono residui di onnipotenza e megalomania infantili. Pertanto in questi soggetti il gioco e le scommesse in denaro diventano elemento principale dell'esistenza: una forma di tenace dipendenza che spinge in modo compulsivo a rischiare oltre misura e a perdere somme di denaro esorbitanti rispetto alle vincite – che in genere rafforzano il disturbo – fino a compromettere l'equilibrio economico, sociale e psicologico della persona e della sua famiglia. Ma al di là di questo quadro psicopatologico caratteristico presente in una certa percentuale, si rileva il diffondersi di un fenomeno più ampio, più sfumato crescente, che configura quella che possiamo definire una manifestazione di massa – ai confini con la patologia – per cui moltissime persone vengono indotte, in varia gradazione, a tali modalità di comportamento nocivo da una sorta di “contaminazione sociale”. Paradossalmente, succede infatti che la stessa società, invece di concorrere a sanare il male da cui è afflitta, incredibilmente, contribuisce parecchio a diffonderne il contagio. Infatti, si rilevano numerose attività tendenti a propiziare un fenomeno che, senza alcun dubbio, ha forte tendenza a tralignare in modalità di comportamento distruttivo per molte persone. Praticamente agiscono – e vieppiù proliferano – non solo diverse forme di gioco d'azzardo non legalizzato, che però consentono facilità di accesso a chi ne è interessato, ma purtroppo anche tante altre legalizzate (lotto, bingo, lotterie, corse, gratta e vinci, slot machines nei bar e anche online, etc.), ben organizzate e invitanti, che fanno bella mostra di sé. Sono tutte espressione del predominio indiscusso dell'interesse al facile guadagno da parte di molti promotori, cui anche lo Stato non si sottrae. Oltretutto, non si può non vedere come un forte flusso di informazioni provenienti da numerose trasmissioni televisive diffonda in concreto l'idea di poter vincere molto denaro attraverso il gioco. E tutto ciò, ovviamente, costituisce uno stimolo che sollecita e risveglia in molti predisposizioni psicopatologiche in tal senso. Specialmente se, come è facile immaginare, con le scommesse aumenta l'esigenza di denaro cui di solito si attribuisce la soluzione dei problemi personali.
PROSTITUZIONE MINORILE, ESCORT, CALCIATORI FAMOSI, FOTO, ZAHJA DEHAR, FACEBOOK, SCANDALO, IPOCRISIA,
Post n°4087 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
PROSTITUZIONE MINORILE TRA VELINE, LETTERINE, MISS, VALLETTE, ECC...
E' stata pagata (e molto) da tre fuoriclasse francesi: (dall'alto) Frank Ribery, Sidney Govou e Karim Benzema. Lei è Zahia Dehar, la escort che ha avuto rapporti sessuali mercenari quando era ancora minorenne. Benzema e Ribery avrebbero conosciuto la ragazza nel 2008 e 2009 (quando era appunto minorenne) e per questo motivo rischiano tre anni di reclusione oltre a una multa di 45mila euro. Govou invece avrebbe avuto rapporti lo scorso mese e quindi non rischierebbe nulla. Per ora solo Ribery ha ammesso di aver avuto rapporti con Zahia, di averle pagato il viaggio e il soggiorno a Monaco di Baviera ma smentisce categoricamente di averla pagata per prestazioni sessuali. Gli altri due giocatori invece smentiscono di aver avuto rapporti con lei. La diretta interessata lancia un'ancora di salvezza a Ribery: "Gli ho fatto credere di essere maggiorenne". Le foto di Zahia sono tratte dal suo profilo Facebook ![]()
Post n°4086 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
LA MIA RIFLESSIONE DEL POMERIGGIO
Ogni anno, centinaia di migliaia di animali vivi vengono comprati dagli allevamenti intensivi in Italia e all'estero oppure catturati nelle cosiddette “zone di ripopolamento e cattura” per essere immessi sul territorio venabile a fornire carne “pronta al macello” alle fucilate dei cacciatori. La maggior parte di questi animali non è in grado di procurarsi cibo nè di difendersi dai pericoli della vita selvatica in un ambiente che non è il proprio e soccombe ancor prima dell'apertura della stagione venatoria. Queste assurde operazioni di ripopolamento oltre a comportare grave stress e sofferenza per gli animali, determinano alterazioni degli equilibri ambientali preesistenti, diffusione di malattie e parassiti, alterazioni del patrimonio genetico delle specie autoctone, sperpero di danaro pubblico. Che senso ha buttare animali per poi ucciderli e buttarne altri? Gli animali non sono oggetti da consumare per il divertimento di qualcuno. Sostenere che attraverso la caccia sia possibile gestire meglio le risorse naturali è affermazione fantasiosa. La caccia costituisce sempre un depauperamento di quel poco di natura che ancora sopravvive. La supposta convenienza economica per la collettività della caccia è una favola. E' vero che il cacciatore tra licenza di caccia, tasse varie, accesso agli ambiti, arriva a versare nelle casse pubbliche molte centinaia di euro, ma è altrettanto vero che i costi per la gestione amministrativa del popolo di cacciatori e il loro controllo, per gli animali annualmente uccisi o che appartengono allo Stato), per il rimborso dei danni agli agricoltori, per l'acquisto degli animali per i ripopolamenti, gravano per 4/5 sulla collettività e solo per 1/5 sono coperti dai versamenti dei seguaci di Diana. C'è un solo mezzo per rendere economicamente vantaggiosa la caccia per la società: abolirla!
Post n°4085 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
MOGLI E FIDANZATE NUDE PER BENEFICENZA
Cinquanta mogli e fidanzate di soldati inglesi hanno posato nude in un calendario per raccogliere fondi per i militari feriti in guerra. Le SWAGS (Service wives and girlfriends) hanno preso spunto dalle più famose WAGS, le compagne dei calciatori.
Post n°4084 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense
LA FOTONOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO A Torino in bikini e infradito per un flash mob
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49