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Messaggi del 30/04/2010
Post n°4115 pubblicato il 30 Aprile 2010 da psicologiaforense
L'EDITORIALE DELLA NOTTE SOS PIANETA TERRA Uno storico inglese, Eric J. Hobsbawm – il cui nome è per sempre legato alla definizione del Novecento come “secolo breve” – ha scritto che “il mutamento rapido e costante della tecnologia materiale può essere salutato con gioia proprio da quelle persone che sono profondamente turbate dall'esperienza di un rigido mutamento nei rapporti umani (per esempio in quelli sessuali e familiari), e che farebbero davvero fatica a concepire un mutamento costante in tali rapporti”. Tutto ciò mi sembra senz'altro vero. Gli uomini solitamente non amano vedere sconvolto il loro sistema di valori, mentre accettano tutto quanto serve a migliorare la loro situazione, per così dire, materiale: e hanno scoperto con molto ritardo che le innovazioni tecnologiche corrodono, spesso fortemente, proprio quei valori consolidati che essi intendono proteggere. Ma hanno scoperto con un ritardo ancora maggiore che lo sviluppo tecnologico non incide soltanto – nel bene o nel male, se si vuole – sul sistema di valori, ma anche – questa volta soltanto nel male – su quella natura che per suo mezzo dominano, e che oggi sembra rivoltarsi contro i suoi “dominatori”. Un filosofo francese, Jacques Ellul, già nel 1975 scriveva che “nei confronti dell'aria, dell'acqua, degli oceani, delle foreste”, i “tecnologi” hanno seguito questa logica: “Sono così grandi, così immensi, così saldi che si può farne ciò che si vuole. Si possono riversare nell'oceano milioni di tonnellate dei nostri rifiuti, l'oceano rimane sempre lo stesso”. Quando però ci si accorge che le cose non stanno così, che l'oceano sta morendo, concludeva Ellul, “allora si perde la testa”. Ma la testa si può perdere in tanti modi: non da ultimo perseverando nei medesimi atteggiamenti ed errori. Il nostro egoismo naturale e il sempre crescente utilitarismo che caratterizza la nostra cultura e vita morale, si sono dilatati fino a creare, per assecondarli, condizioni che minacciano la sopravvivenza del pianeta. Ma la cosa non sembra preoccuparci più di tanto: forse perché si tratta di una scadenza a lungo termine: e, come diceva, John Maynard Keynes, “sui tempi lunghi saremo tutti morti”. Temo allora che il celebre “ après moi le déluge” , dopo di me il diluvio, non sia soltanto l'infelice espressione di un re di Francia, ma qualcosa di iscritto nel nostro codice genetico.
Post n°4114 pubblicato il 30 Aprile 2010 da psicologiaforense
Velieri sul Tamigi Una suggestiva immagine del London Bridge mentre due velieri avanzano sul Tamigi dopo averlo attraversato. La Caroline Allen, a destra, e la Bob Allen, circa 10 metri di lunghezza, sono le due più piccole «tall ship» del mondo e sono messe a disposizione per crociere di beneficenza sul fiume. A bordo i giovani possono sperimentare direttamente come manovrare timone e vele (Sang Tan /Ap)
Post n°4113 pubblicato il 30 Aprile 2010 da psicologiaforense
Genitori dal giudice: Gli esperti li chiamano "figli albergati", qualcun altro "bamboccioni". Hanno oltre trent'anni, un lavoro precario e nessuna intenzione (o possibilità) di schiodarsi da casa. E i genitori che fanno? Stremati da una convivenza forzata, ai limiti della tolleranza, si rivolgono al tribunale per chiedere l'allontanamento dei figli dalle mura domestiche. Sono già tre le coppie di coniugi finite dai legali dell'Adico (Associazione di difesa dei consumatori) di Mestre per chiedere di essere "liberati" da figli alle prese con lavori precari che non lasciano l'ovile sfruttando gli agi di una casa-albergo.
Post n°4112 pubblicato il 30 Aprile 2010 da psicologiaforense
Lula al primo posto È il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva il leader più influente del mondo, secondo la speciale classifica compilata ogni anno dalla rivista americana Time sulla base di un sondaggio tra i propri lettori. Nella Top 100 del 2010, non figura nessun italiano, ma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato incluso in una top 100 "parallela" dei meno influenti: un divertissment satirico, che pone il capo dello Stato italiano accanto al presidente russo Dmitri Medvedev con la motivazione che «lui prende decisioni e Silvio Berlusconi le ignora». Tutta la classiffica su www.time.com.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49