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il vaglio

Post n°95 pubblicato il 07 Agosto 2005 da adrians3


Pace per tutte le terre e tutte le acque.     

 Cosi’ canta Neruda.  Gia terra e acqua, ingredienti sui quali  e’ nata la nostra civilta’ contadina, le nostre radici. La terra dei dossi  rimodellati dalla storia e dal lavoro umano ormai ridotta a poche zone  di pura testimonianza; l’acqua , i suoi reticoli , l’impianto che ne regola i flussi sognato e messo giu’  da quel genio di Leonardo.

Pace per tutte le terre e per tutte le acque ..

e….. per le  aurore che verranno/ pace per il ponte,/ pace per il vino/ pace per le parole che mi frugano più dentro/ e che dal mio sangue risalgono /legando terra e amori /con l'antico canto,

e ancora e ancora ….. pace per le città all'alba/ quando si sveglia il pane,/ pace al fiume Mississippi, fiume delle radici/ e pace per la veste del fratello/ pace al libro come sigillo d'aria, /pace per il gran kolchoz di Kiev.


 Terra come quella che mi ha  raccontato un volta un caro amico, Moreno Locatelli, un pacifista bresciano,  ucciso sul  ponte Vrbanja a Sarajevo da un cecchino  mentre alzava al cielo un grande pane , simbolico gesto di pace in quella barbarie che fu la guerra iugoslava  svoltasi a pochi chilometri da casa nostra. In quello strano ottobre del 1993.

Una Terra che lui,  piu’ o meno , raccontava cosi’  Non molto tempo fa un amica la quale sapeva quanto io amasi viaggiare , mi ha chiesto se potevo portarle una manciata di terra dei luoghi  dove sarei passato.
E’ cosi ho scoperto la terra o meglio le terre, poiche’ ogni paese ha piu’ terre, diverse tra loro per consistenza, colore e per la stessa origine.
Mi sono sporcato le mani con la terra dei campi , con l’argilla delle grotte, con l’humus  delle foreste e la ghiaia dei viali nei giardini delle piu’ belle citta’ d’Europa.
Ho imparato a guardare dove metto i piedi , ad andare al di la dell’asfalto, a cercare la terra.
Arrivato qui a Sarajevo  non ho fatto fatica a trovarle la terra, E cosi’ ho raccolto tre terre  ed ogni volta con piu’ dolore e con piu’ rabbia.
La prima terra raccolta e’ stata quella della ragnatela di canali che la gente scava , con  i mezzi piu’ rudimentali, per potersi allacciare agli impianti del gas ed avere in casa una possibilita’ in piu’ di riscaldamento per affrontare l’inverno.
La seconda terra e’ quella delle radici. Non c’e’ piu’ legna a Sarajevo e la gente , dopo avere tagliato gli alberi, ora rivolta la terra e apre enormi buche intorno alle radici degli alberi , nei parchi e lungo i viali e cosi’ strappa alla terra  anche la speranza dei germogli.
La terza terra e’ la terra dell’orrore, una terra intrisa di lacrime , la terra delle tombe, preparate in anticipo perche’ non c’e’ tempo, ma soprattutto preparate in anticipo perche’ si sa che serviranno.
Io passo, mi chino , raccolgo una manciata di terra e penso alla violenza, alla tortura che e’ quella fossa gia pronta  per dei cuori costretti ad accettare l’assurdo d’un gesto che anticipa la morte…


Ma si, pace per tutte le terre e per tutte le acque: ritorna la suggestione.

 

.. pace al portalettere/che entra di casa in casa come il giorno/ pace per il regista che grida nel megafono rivolto ai convolvoli/ pace per il boliviano segreto come pietra nel fondo d'uno stagno, / pace per tutte le segherie del Bío-Bío,/ pace per il piccolo Museo di Wyoming, dove la più dolce cosa è un cuscino con un cuore ricamato….

Gia l’acqua. L’oro blu, quella che non  consideriamo piu’ di tanto. Perche’ ci sembra inesauribile nelle nostre case. Un gesto meccanico e l’acqua e’ li, dolce, pulita, rassicurante.

 

Quando per caso siamo capitati a Firenze due anni fa abbiamo trovato una citta’ assediata da 550 delegati provenienti da 60 paesi del mondo che parlavano di acqua, e sempre solo di acqua che  si stava esaurendo, di acqua che non era piu’ disponibile, di acqua che era diminuita  negli ultimi 50 anni di 3/4 in Africa e di 2/3 in Asia. E del fatto che  le prossime guerre, e questo ce lo ricordava Danielle la figlia del vecchio presidente francese Mitterand,  si sarebbe combattute proprio  per l’oro blu’. Insomma acqua che diventa merce, sempre piu’ rara, sempre meno considerata  diritto universale, bene comune. Del resto la storia non racconta mai cose nuove. Prendi uno dei piu’ simpatici corsi d’acqua mortaresi: il Cavoplezza. Lo vedi  placido  camminare  senza insicurezze  attraverso il vetro  di una finestra che si apre  da un muro colorato , lo vedi incedere gonfio delle sue certezze, quelle che io non  avro’ mai , e parlare agli alberi , ai rovi , ai fiori dell’ortica.. Chi lo direbbe che  da trecento anni viene conteso,litigato, comprato ,rivenduto  da nobili, da commercianti, da  abili negoziatori,  passando attraverso studi notarili, sentenze  parlamentari, uffici austeri di podesta’?.

…pace per il fornaio e i suoi amori,/ pace per la farina,/pace per tutto il grano
che deve nascere,/ pace per ogni amore che cerca schermi di foglie,/
pace per tutti i vivi,/ pace per tutte le terre e per le acque….

Mi sveglio dal sogno. A furia di percorrere le strade del sogno  si finisce  per crederci  e si ha voglia di abbandonare la strada larga e rassicurante di sempre. Quella che ci fa diventare tutti , cosi amava ricordare don Tonino,  notai dello status quo dell’esistente, nel momento in cui ci stanchiamo o non osiamo inseguire i cieli nuovi e le terre nuove.

Corro alla finestra , non ci sono buche nel mio giardino, salvo quelle che un cane  irrequieto e dispettoso si ostina a  scavare per organizzare il proprio supermarket invernale..E anche la mia radio quando parla della sabbia che salta laggiu’ in terra irakena cambia tono, diventa velata, soffusa, impercettibile.  Corro in cucino apro tutti i rubinetti , un vortice di acqua mi accoglie , mi saluta, mi rassicura; nel mio  frigo sorridono le bottiglie di minerale che Lachelli mi ha appena  lasciato davanti all’uscio di casa.

Non c’e nulla di cui preoccuparsi , nulla da risolvere, lo diceva infine anche l’amico poeta.

…Io qui non vengo a risolvere nulla./ Sono venuto solo per cantare e per farti cantare con me.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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