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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO

Post n°65 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

   (Mimnermo)

(noi come le foglie)

Già muore agosto, e il consumato ardore

si dissolvc alle brezze della sera

L’estate, nel congedo più severa,

ti abbandona al deserto del tuo cuore

*

Io sono un’ombra cui nessuno impose

d’acquistare reale consistenza

Nella mia forma un angelo nascose

il riverbero della differenza

*

Trascorsero fanciulli come stelle

nel tuo cielo immutato

Lo stesso viso, docile e ribelle,

confondeva il presente col passato

*

Questi lunghi anni grigi senza amori

questi anni monotoni, gelati

un giorno scoprirai che sono stati

i tuoi anni migliori

*

Dal sole all’ombra muti trascorrendo

ci prepariamo all’ora del commiato

Dolce verrà la sera raccogliendo

gli ultimi nostri passi sul selciato

*

Moriranno le forme luminose

che un incanto ingannevole compose

In un buio silenzio varcheremo

di una murata porta il varco estremo

*

Sarà come salire sul battello

mentre un sole velato ti saluta

quell’ultima domenica perduta

nei giardini deserti del Castello

 

 

alétheia ámeinon aéi

(Sofocle)

 

(Verità preferibile sempre)

Ad armi pari si combatte il lento

duello con Madonna Verità

Se non sarai leale oltre che attento

nemmeno vinta ti si svelerà

*

M’incantavi quand’eri incantato

incantevole alato fanciullo

Non altro incanta che un ingenuo canto

Accorda opache note il disincanto

*

Come la scia d’una stella leggera

la tua grazia ha più luce nella sera

Rade volte la scorsi. A lampi sparsi

nella notte svanì senza svelarsi

*

Ha sapore di cenere il presente

La fiamma che bruciò dal primo altare

dentro l’aria si spegne lentamente

Il fuoco lo puoi solo ricordare

*

Potevamo capire anche più presto

che il nostro mondo no, non era questo

che il regno a noi assegnato dalla sorte

era quello dell’ombra, della morte

*

Pago l’amore della Perfezione

con il tributo della Solitudine

Ma non tradisco l’Angelo – rifiuto

l’antidoto dell’Approssimazione

*

Lasciatemi morire

come sono vissuto:

solo – senza mentire

nell’ora del saluto

 
 
 
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