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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO

Post n°67 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

(Saffo)

 

(dolceamara invincibile (fiera) )

La tua grazia leggera

(un altro inganno)

m’illude coi suoi vezzi – in primavera,

la stagione più futile dell’anno

*

Nella faretra aveva quella sola

quasi invisibile freccia

Parlava con accento intimidito

Neppure seppe d’avermi colpito

*

"Il tuo corpo è reale?" gli chiedevo

mentre l’anima al sogno trattenevo

Per alleviare la sua grave pena

spezzare avrei dovuto la catena

*

Lo strale di Cupido era nascosto

nella curva innocente delle ciglia

Fremeva l’arco – l’ultimo avamposto

cadde abbattuto dalla meraviglia

*

Venne un giorno a trovarmi. Ero malato

del mio solito male. Disadorno

trovò l’arredamento dl locale.

S’affacciò, si ritrasse spaventato

*

Come la neve, l’amore

quest’anno un’altra volta m’ha ingannato

Fittizio il suo candore: era la brina

che mascherava il prato

*

Rimane nella stanza della musica

l’eco del tuo diteggio all’imbrunire

Poche stridule note, cauti accenni

di un addio che si vuole differire

 

 

pathémata mathémata

 

 

 

(sofferenza è disciplina)

Fin qui il mio tempo è stato

l’attesa di un momento

Ora ‘il coltello sento

che fu profetizzato’

*

La vita se n’è andata

resta la sua sembianza,

del giorno un simulacro

nella stanza

*

Io sono qui,

come un’icona triste

E la vita a chiamarmi

poco insiste

*

M’aveva soltanto sfiorato,

stranamente leggera...

M’accorsi verso sera

della lama affondata nel costato

*

Il disastro non è, come si crede,

conflagrazione, apocalisse, schianto

è crollo silenzioso, disincanto

dell’anima che abiura alla sua fede

*

Non so da quanto il grigio è il mio colore

È un palazzo di pietra la memoria;

anni di piombo grevi, senza storia,

sulla cella deserta del mio cuore

*

E m’appare d’un tratto

la mia vita

effimera corolla

già sfiorita

 
 
 
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