Ricordi l'antica strofa d'amore?
Oh che bell'uomo oh che bell'uomo,
se fossi un'edera a lui avvinghiata
resisterei tenace, a tutti i venti
e agli sguardi lo coprirei e al dolore.
Oh che bella donna oh che bella donna,
l'assalto vincendo d'altri amanti
nel gentile tuo recinto coglierei
innamorato i cari frutti in fiore.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Sorriso bello, sorriso caldo e luminoso,
di tutti il più bello tra gli uomini di Roma,
io un girasole che umile in dono s'offre
e tu come il sole acceso di splendore.
Faccia bella, faccia fervida e ridente
di tutte la più bella tra le donne di Roma
io un astro che beato in corteo ti segue
e tu come la luna placida nel chiarore.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Amore mio, appena son venuta
tra le braccia tue il petto caldo
come fosse l'anima ho presto toccato
nel tiepido calore del corpo a corpo.
Amore mio, quando t'ho svegliata
con gli occhi tuoi la luce m'hai donato,
tu fonte unica di vita ai giorni miei
al fuoco tuo io mi vorrei scaldare.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Sei bello, si sei molto bello,
tu che somigli a un angelo forte
e biondo nella mia camera vieni
come in paradiso a cogliere rose.
Sei bella, si sei molto bella,
libero e ebbro nel tuo corpo mi perdo
e sperduto felice tra i turgidi bei seni
il grembo diventa un cielo d'oro.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Oh che piacere! Oh che gioia grande!
Segui il ritmo lento mio diletto
i corpi nudi teneri stringiamo
e nelle vene verrà il calore.
Oh che gioia grande! Oh che piacere!
Porgi il tuo bel viso mia diletta
le labbra bagniamo arse di sete
e tra le bocche sarà uno il sapore.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Al tempo che non ero più una bambina
quand'ero come un fior di campo fresca
uno sguardo gettasti come una freccia
di lusinga piena dentro il cuore.
Io ero adolescente dalla guance lisce
fuggivo il mondo e cercavo il fondo,
cercavo la gioia e avevo il dolore
allo specchio dei tuoi occhi ero signore.
Cantami l'antica strofa d'amore...
Salivo bambina in braccio al padre
come il sole radiosa e bella
accarezzando tenera la barba
e a lui chiedendo conforto e vigore.
Un madre si donava tra le spighe
alla voracità del sogno mio bimbo,
gli sguardi tutti in lei deponevo
intrepido come un cavaliere.
Cantami l'antica strofa d'amore...
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Inviato da: chiaracarboni90
il 31/05/2011 alle 11:36