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« RACCONTI ITALIANI ONLINE...RACCONTI ITALIANI ONLINE... »

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - SCELTA DI POESIE MODERNE ITALIANE - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE ED POETA ANCHE

Post n°6 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

P o e s i e (1980-2000)

 

da LA FAMOSA VITA (1986)

 

La mia pace

Infelice siedo su uno scalino

in piazza ma appari tu, improvviso

spavaldo come nessuno quest'anno

e io rifiato dopo tanto affanno.

 

Ragazzo

Quante arie mi darei di superiorità

con te che fuggi l'amore delle donne

se fossi io un bel ragazzo freddo

col ciuffo ardito e la camicia bianca.

 

La tregua

La sera io ricevo le amiche a casa

un morbido divano il cibo e le parole.

Come stai? e tu? io sono stanca

stremata le saluto, quando le rivedrò?

 

Castità

Di cedere il mio corpo

casto su un letto sfatto

non se ne parla neppure.

 

La decisione

Fra gli uomini d'adesso sotto il sole

uno del tutto buono e dolce non si trova.

Non ci rimane dunque che brindare sole

e la sventura fuggire altrove.

 

La resa

Stasera perderò ogni ritegno

stremata ti chiederò un sostegno.

Nel tuo letto accanto a te saldo

ti chiederò di dormire al caldo.

 

Estate

Potessi io avere un ragazzo sensibile

col sangue nuovo e caldo gli occhi belli

cominciare con lui l'estate senza bugie

bruciare infine al sole tutte le poesie.

 

 

da VICOLO DEL BOLOGNA (1992)

 

 

 

Poesie per le oche

I

Mi incanta guardare le bianche oche

azzuffarsi nei giochi dell'amore,

dormire nel calore delle piume.

 

Mi placo mentre dolcemente vanno

placide nell'acqua trasparente,

ingenue sul dolore della vita.

 

E mi strazia la grazia di un'oca

che lenta e fiera s'allontana sola.

 

II

Le vedo al laghetto di Villa Pamphili

tra un lieve scuoter di piume e d'ali

e schizzi d'acqua e impeti gioiosi

stringere fili d'erba nel becco beate

e senza voli o tanti sogni per la testa

consumare la vita bella naturale.

 

A diletto dei loro occhi l'azzurro

e il verde del canneto e una sola attesa

l'arrivo di un uomo col cibo del giorno.

Ah! potessi io essere una candida oca!

 

III

E' un'allegria vederle tranquille.

 

Ignare di lusinghe e folli fole

paghe di niente girano in tondo.

 

Ci trovano tutto intero un mondo

e segreta qualche pagliuzza d'oro.

 

Esplodono i sogni a mille a mille.

 

IV

Come bianchi animali immortali

si dondolano e aspettano calme

socievoli all'ombra dei salici

fin all'estate al suo culmine.

 

 

Vicolo del Bologna

 

I

Erano di una freschezza antica

i fili dei bucati bianchi

un miracolo il sole così caldo

e perfino il ronzio di un'ape.

 

Stava al balcone tra rossi gerani

e l'odore di salvia e prezzemolo

senza avere profondi pensieri.

 

Ricordava della passata notte

la sua bocca le labbra piene

e i capelli sulla fronte.

 

II

La gioia della gente l'attirava

in un caffè aperto a chiacchierare

nelle rumorose e calde serate estive.

 

Tornava tardi nella sua stanza vuota

in quel corridoio familiare

che un vicolo era del paradiso.

 

III

Girò la curva e laggiù apparve

in fondo a violo umido e scuro

vigoroso e con la grazia del sole.

 

Lei respirò profondamente e lenta

tra i gerani piegata sul balcone

pensando a come renderlo immortale.

 

IV

Molto si meravigliò nel vedere

camminare in quel quartiere popolare

un dio a Apollo o a Ermete pari.

 

Aveva il corpo perfetto e alto

un viso bello e gli occhi neri,

greco all'aspetto più che romano.

 

 

da Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Ricordi l'antica strofa d'amore?

 

Oh che bell'uomo oh che bell'uomo,

se fossi un'edera a lui avvinghiata

resisterei tenace, a tutti i venti

e agli sguardi lo coprirei e al dolore.

 

Oh che bella donna oh che bella donna,

l'assalto vincendo d'altri amanti

nel gentile tuo recinto coglierei

innamorato i cari frutti in fiore.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Sorriso bello, sorriso caldo e luminoso,

di tutti il più bello tra gli uomini di Roma,

io un girasole che umile in dono s'offre

e tu come il sole acceso di splendore.

 

Faccia bella, faccia fervida e ridente

di tutte la più bella tra le donne di Roma

io un astro che beato in corteo ti segue

e tu come la luna placida nel chiarore.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Amore mio, appena son venuta

tra le braccia tue il petto caldo

come fosse l'anima ho presto toccato

nel tiepido calore del corpo a corpo.

 

Amore mio, quando t'ho svegliata

con gli occhi tuoi la luce m'hai donato,

tu fonte unica di vita ai giorni miei

al fuoco tuo io mi vorrei scaldare.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Sei bello, si sei molto bello,

tu che somigli a un angelo forte

e biondo nella mia camera vieni

come in paradiso a cogliere rose.

 

Sei bella, si sei molto bella,

libero e ebbro nel tuo corpo mi perdo

e sperduto felice tra i turgidi bei seni

il grembo diventa un cielo d'oro.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Oh che piacere! Oh che gioia grande!

Segui il ritmo lento mio diletto

i corpi nudi teneri stringiamo

e nelle vene verrà il calore.

 

Oh che gioia grande! Oh che piacere!

Porgi il tuo bel viso mia diletta

le labbra bagniamo arse di sete

e tra le bocche sarà uno il sapore.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Al tempo che non ero più una bambina

quand'ero come un fior di campo fresca

uno sguardo gettasti come una freccia

di lusinga piena dentro il cuore.

 

Io ero adolescente dalla guance lisce

fuggivo il mondo e cercavo il fondo,

cercavo la gioia e avevo il dolore

allo specchio dei tuoi occhi ero signore.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

 

Salivo bambina in braccio al padre

come il sole radiosa e bella

accarezzando tenera la barba

e a lui chiedendo conforto e vigore.

 

Un madre si donava tra le spighe

alla voracità del sogno mio bimbo,

gli sguardi tutti in lei deponevo

intrepido come un cavaliere.

 

Cantami l'antica strofa d'amore...

……………………………….

 

da POESIE BAMBINE (1996)

 

 

In bicicletta

a Felicetta

 

1.

La mamma Felicetta in bicicletta

sulla via Cassia sorpassava la vita.

2.

Soave col seno all'aria pedalava

e degli sguardi ignara con gioia andava.

6.

Sentiva dei campi arati l'odore,

lungo le siepi non c'era il dolore.

9.

Che aria fresca era in bici la mattina,

prima di cucire com'era carina!

11.

In bicicletta è volata una mattina,

l'infanzia con una bella bambina.

12.

Come vi vedo Annina e Felicetta,

belle andare in giro in bicicletta.

 

 

Poesie per un bambino

a Pietro

 

1.

Ho un bel bambino,

ha un nome romano e antico.

Si chiama Pietro, ha un anno

e incede sereno e solenne,

fedele nel cuore.

E' il mio nuovo amore.

 

2.

Somigli a latte fresco di giornata

o a basilico nato a primavera.

 

Una spiga di grano il tuo corpo

pare e due chicchi gli occhi belli.

 

Hai denti che sono grani di riso

e guance come due splendenti soli.

 

Il tuo albero ha rami di pesco

e foglie e gemme al mondo rare.

 

5.

Tu che la veste verde hai del prato

e i rami della primavera alzati,

 

tu che sorgente sei di acque chiare

e di rive feconde, d'erba e violette,

 

tu mi guardi col volto più che umano.

 

11.

Quando vedo te su un campo seduto

dolce e caro trasformarti in fiore,

 

ché sembri fatto di sole e di velluto,

immobile e beato nel tuo splendore,

 

mi spavento e temo per un minuto

immobile davanti al tuo candore

 

e al muoversi lieve di foglia umana

ogni mio pensiero scuro s'allontana.

 

12.

Vorrei essere acqua di fonte

e scivolare nella tua boccuccia.

 

Vorrei essere aria fresca e leggera

per stringere il tuo piccolo corpo.

 

Vorrei soltanto avere corde d'oro

per levare lodi alla tua grazia.

 

 

Anima mia candida

1.

Anima in cerca di santità in terra,

oh anima che sola al mondo vivi

e versi d'amore dolce ancora scrivi,

anima senza paradiso in terra.

 

2.

Di pena piena e dolore cammini

e non t'accorgi che ti manca l'amore,

se non t'abbraccia anima mia un uomo

tra qualche ora qui smarrita muori.

 

8.

Avessi tu forma di una colomba

bianca o di una nuvola leggera!

Non fossi tu del mio sentire tomba

da diventare altra da quel che io era.

 

11.

Non hai un amore da abbracciare

anima mia né cose da imparare,

stanca ora sei d'andare senza vita

in giro portando aperta la ferita.

 

12.

Di cose nuove ti prende l'ansia

anima che mandare non sai

queste strofette messaggere

a uomo in terra d'amore dolce.

 

 

 

dal prossimo libro di poesie (1990-2000)

 

 

 
 
 
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