Tony Albert Brewster - T.A.B.
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# 288

 Se di molto cielo abbia bisogno un uomoNon ho trovato né Bene, né Male.Ho solo visto un corollario di strappi e quiete.Ho sentito dentro, oggi,ciò che esiste domani.
 

# 287

 Sopra macerie abbiamo fiaccoleNuova estate, apparsanon da sola,ma insieme a un Amore scritto molto,molto tempo prima.Cristallizzato su un muro,ch'era cosparso da frammentidi bottiglie sfasciatee ora s'illumina in clangore di pupille.Vive Ivàn ancor oggi, e continua ad accorrere gente nel suo regno, e anche i suoi fratelli son venuti da lui, e lui dà loro da mangiare. Chi viene là,…
 

# 286

 Lo sguardo riflessodentro l'altroUna acrobata avevastrane favole nello zaino,zoppicava quasi ballassee questo me la feceadorare,senza chenemmeno comprendessibene.Poi passammo da unacittà alla campagnavergine, infinea un lago verdescreziato da forzepacifiche e lungimiranti;Acquistammo tempo,scordandoci di morire.
 

# 285

 Fiera di meHo guardato, mentre non vedevo Nulla, ho buttatogiorni che sarebbero stati migliori.Ma ora l'orologio ha lancette che non mi interessano, l'orecchiolo presto al sospiro buono del Cuore.Offro attenzione alla luce, quell'improvvisoriverbero di un lago che ho trovatoimmenso e verde smeraldo, come saliredall'immersione un poco alla volta.Senza strappi e maschere, piano e confusoalle cristalline…
 

# 284

 Tha HeuaIGiunsero in tanti agenti e debbono scusarmi se non reagii,se non ero nemmeno, se non ebbi il lorosenso del Tempo.Chiusero i sotterranei del monastero e procurarono scarsa dignità all'accolita, monitorarono gli stessichiavistelli nel mezzo di stipiti consunti e sparsero ancelle aromatiche in fianco a stelleterrene, offuscate, per onore dell'Indefinibile, di nero.IIFurono tutti identificati e rilasciati con…
 

# 283

 Gloomy hooliganIn uno slargo poso attrezzi e anelli,collane etniche e paradossi buddisti:l'intento a essere miglioretenendosi il vecchio vizio.Osservo tutto il mucchietto, e annuso il bruciatoche l'aria mi trascina alle narici, una pirada qualche parte: Gange? Vientiane?O solo me stesso, che senza accorgermi brucio?Può essere ossigeno, come può essere disincanto.Giungla o asfalto metropolitano: ovunque inseguo una…
 

# 282

 30 febbraioGestita l'Estate si apprestavaa includere l'autunno come i fiori rinsecchiti, che trattenevasin da pargolo tra le paginedi vecchi diari, libercolie agende. Li aveva trovati liberando la soffitta e spazzando via la polvere,che affannava troppo i suoi ricordiinducendogli aritmia cardiaca insieme alla malinconia.Così aveva messo ordinee stabilito due punti fermi: rigoree duttilità. Ma erano serviti…
 

# 281

 Bronx dentroLe cose hanno margine e struttura alte,le piangi, le rimpiangile cambie trascendi all'altro capo della strada.Lì trovi bicocche e strali di erbaccia,mucchi di ingorghiprovocati da sogni sbandatie strafatti.Indugi, e conti i minuti con unaossessione che prima ti era assai lontana,allunghi la mano scabra  per tastare la realtà che si è già cambiata d'abito,e ora viveai…
 

# 280

 ErebusL'oppio era carta da bruciare,e le vele si imbrogliavano in placidi languori di bonaccia,si stava in troppi, e si annaspava.Poi venne il vento, benedetto e certo:ci allargò le piume e le gonfiò,poiché avevamo preso il pellicanoper la nave, ignorando la libertà.
 

# 278

 Fessura di soleSpostare il tavolo, inseguire quel frantoio di luce,avvenirmi senza che le dita disegnino figure dai riflessi inquieti e mossi,abitare una casa e comprendere un milione di pensieriin una gabbia dalle sbarre invisibilie dalle crepe,macchie d'umido sulla pellicola cerebrale.Nemico è di sé stesso l'uomo,pallido brancica in stanze morigerate e l'accoglienza non è il suo…
 

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