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SDRUCCIOLI BRIVIDI D'ALTERITA'..."Segreta" di Daniela Cattani Rusich

Post n°6 pubblicato il 08 Ottobre 2011 da elenavarriale1

SDRUCCIOLI BRIVIDI D’ALTERITA’

                    “Segreta”

       di Daniela Cattani Rusich

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Io e gli altri, il me ed il sé, l’ossessione dell’alterità, la dualità dell’essere, il dilemma dell’identità: “ma chi è io, se essi non sono io?” si chiedeva Paul Valery.

Ed è proprio la dualità: aria/fuoco, io/tu, io/le donne, nonché il sottolineato confronto sinergico con  altri artisti ad ispirare ed attraversare ogni singolo verso della bella ed intensa silloge “Segreta” (Onirica Edizioni, 2010) di Daniela Cattani Rusich.

L’anima è segreta” scrive l’autrice “sorgente di profumi/amplesso di Aria/ e/ Fuoco/fremente di poesia”.

Aria e Fuoco, dunque, le due parti in cui è suddivisa la silloge che apparentemente sembrano contrapporsi ed annullarsi vicendevolmente,  ma che nella dualità ideale della  Rusich diventano un unico che dà forza, senso e ragione alla poesia. E’ infatti nel caos dell’anima che la poesia ritrova la perduta, segreta o nascosta armonia: “ha più cicatrici che fiori/la strada che porta alle stelle…”

E nella dualità dell’essere ci sono gli opposti: maschile/femminile, giorno/notte, terra/cielo. Polarità che convivono e si conciliano in sintesi di accettazione: “Tra terra e mare/è quel che amo di te:/ciò che non somiglia”. Comprensione e rispetto dell’alterità fino all’estrema sintesi nel destino condiviso: “Antitetica armonia sei/- presente - estro d’assenza/a sciogliermi il respiro/ pulsando acute sintesi in destino”.

E le parole per  rincorrere e rappresentare la dicotomia ordine/ disordine non possono che disporsi, distendersi e sistemarsi in versi liberi. Versi che sperimentano e ricercano ritmi e lemmi. Osano, in una vera e propria “sinergia fra parole e segno, tra fonema e significato”, come ha spiegato Ivan Fedeli nella sua prefazione.

L’autrice anche nello stile predilige l’alterità: esplora con la mente, senza dimenticare la pelle, un’ interessante e stimolante sperimentazione fonetica e semantica.  “Lungo la schiena,” scrive “-sdruccioli brividi d’accenti acuti -reazione chimica che cerca e svolge”.

                       Elena Varriale

 

 

L' AUTRICE

Daniela nasce per caso a Milano, da madre greca e padre friulano. Il suo sangue misto pullula anche dei geni turchi della nonna, di quelli slavi del nonno e di quelli armeni dei bisnonni. In lei convivono aspetti e culture diversissime.

Di formazione umanistica, ma estremamente eclettica, dopo aver frequentato lo IULM, si specializza in relazioni pubbliche e fa praticantato presso due testate locali della provincia di Milano, ottenendo il libretto di pubblicista.

Inizia a scrivere poesie all’età di otto anni; poi, col tempo, oltre alle altre passioni - la fotografia, la musica, il canto, il ballo - approfondisce sempre più il suo primo grande amore: la scrittura in tutte le sue forme. La sua prima opera edita, una fiaba del 2006, viene inserita nel volume L’angolo fatato -collana Fantagraphia, LDS editore. Numerosi suoi testi, sia in prosa, sia in poesia, sono presenti in antologie di autori vari, pubblicate da Aletti, Giulio Perrone, Albus, Liberodiscrivere, Liminamentis, Onirica edizioni.

La sua prima silloge “Rendimi l’anima”- Edigiò, arriva terza al concorso nazionale “Poetando” della Albus e finalista a quello della Montedit nel 2008.

Ottiene alcuni riconoscimenti, segnalazioni di merito e il primo premio nella sezione racconti con “Porrajmos- l’olocausto zingaro” al concorso artistico internazionale “Them romano” 2008; l’anno dopo si classifica prima al concorso “Un monte di poesia”, con la lirica “Segreta”, che dà il titolo alla sua seconda silloge, premiata da poco (settembre 2011) al concorso “Massa città fiabesca di mare e di marmo”.

Nel 2009 si concretizza l’esperienza di “Malta Femmina”: un romanzo corale pubblicato con Zona editrice e scritto da quindici autrici di tutta Italia, al quale ha partecipato nel ruolo della zingara Kali. Nel 2010 la poesia “Mia viandante senza tempo è premio della giuria al concorso nazionale “Massa città di mare e di marmo” e al Trofeo Colle Armonioso dell’Accademia Alfieri di Firenze.

Nel 2011 esce il suo primo romanzo breve “C’è Nessuno?”, che sta già riscuotendo un buon successo di pubblico.

Daniela è scrittrice, poeta, pubblicista, editor e performer; redattrice del sito Poetika.it, direttore creativo di Onirica Edizioni, realizza videopoesie, videoletture e segue progetti collettivi. Pubblica articoli sul web, partecipa a eventi, reading, presentazioni e performance, che organizza anche per altri autori. Ha curato alcune antologie per Onirica e Albus Edizioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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