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Post N° 3
Ho finito di leggere "ti prendo e ti porto via", di Ammaniti, e qualcosa mi si è incastrato dentro alla fine del libro.
In realtà, così come le pagine sono volate nella lettura di tante vite banali e speciali al tempo stesso incastrate fra loro, riflettevo su come Ammaniti riesca in fondo a scrivere esattamente come a volte mi capita di pensare. Vite normali, o vite speciali, se poi queste finiscono in un libro?
La risposta mi sembrava all'inizio scontata: vite speciali, con un lieto fine e tutto il contorno giusto. Un lieto fine, anzi due, o tre.
Invece no. Alla fine la vita reale emerge. Ed è esattamente lì a ricordarti, proprio quando ti aspetti il solito lieto fine dove tutti vivono felici e contenti, che hai voluto leggere un libro che sembrava una storia di vita normale, e lo è stata fino alla fine.
O forse c'è un'altra spiegazione. Forse la morale è che non ci vengono mai date altre occasioni, e che la vita va presa al momento giusto. Non c'è un premio di consolazione, e neppure una seconda chance: o la sai cogliere quando arriva, oppure ciao.
E in fondo, il bello del libro è che in fondo la morale è lì, e che è giusto che sia un libro a ricordartelo, perchè nella tua vita non lo dovrai commettere quello stesso errore.
Un bel libro, comunque.
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Inviato da: kolline
il 05/03/2010 alle 01:03
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 14:39
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 07:20
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 07:09
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 00:41