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Rimini e la reggia di Sigismondo Pandolfo Malatesta

Post n°8 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da eremita80
 
Foto di eremita80

Il territorio di Rimini è pianeggiante solo in parte, alle spalle della città  con la collina di Covignano inizia la parte collinosa, dove si erge il Monte Titano, presenza concreta e massiccia una specie di scolta avanzata degli Appennini.

Prendendo Rimini come punto di partenza per un suggestivo viaggio fra sapori e tradizioni, il visitatore può andare per borghi e castelli, scoprendo una natura rigogliosa, una cucina antica, prodotti artigianali, riproposti a sagre e fiere in ogni periodo dell'anno lungo le vie dei borghi medievali.

Il centro storico di Rimini, antica città romana fondata nel 268 a. C.,  racchiude 2000 anni di storia che hanno lasciato tracce importanti e ancora visibili.

Da vedere dell'antica Ariminum: Arco d'Augusto, Ponte Tiberio, Domus del Chirurgo, l'anfiteatro romano,

Mentre del periodo mediovale malatestiano

Castel Sismondo un capolavoro architettonico militare della Rimini Malatestiana fatto costruire nel Quattrocento  da Sigismondo Pandolfo Malatesta, che ne fu anche l'architetto con la probabile consulenza di Filippo Brunelleschi e l'opera di Matteo Nuti e Cristoforo Foschi.

Era composto da un nucleo centrale di torri, bastioni e terrazzi, difeso da una cinta  di mura con ponti levatoi.

Il Castello era in gran parte concepito con gusto gotico, tutto medievale, con cortine murarie merlate e compatte, le tortuosità dei percorsi interni, le grossi torre quadrate con le poderosa mura  a scarpa.

Nel corso dei secoli ha subito notevoli trasformazioni, in particolare a fine Ottocento, quando furono abbassate alcune torri, distrutta la cinta muraria esterna, colmato il fossato.

La costruzione centrale conserva tuttavia ancora oggi intatto tutto il suo fascino.

Sopra l'arco d'entrata si trova il simbolo araldico dei Malatesta: l'elmo con cimiero a forma di elefante.

Ai lati di questa figura, scritto per intero con caratteri gotici, il nome Sigismondo Pandolfo.

La parte centrale del Castello visitabile, era adibita ad abitazione del principe.

Qui sorgevano le stanze più belle, adorne di arazzi e tende, tavole e affreschi. Fraq gli altri un dipinto su tavola di Piero della Francesca.

Nel tempo il Castello è stato utilizzato come fortezza, caserma della Guarnigione cittadina, carcere; ora è monumento storico ed ospita le più prestigiose mostre ed appuntamenti culturali della città.

La visita guidata per gli interni è a pagamento, per info tel. 0541/351611, altre informazioni dal sito  www.fondcarim.it

 
 
 
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