Non siamo isole
Storia di un seme che morendo fa nascere un grande albero
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Post n°4 pubblicato il 12 Luglio 2007 da Raf_ADMOpiemonte
Sono carica! Sono due notti che penso a tutto quello che voglio scrivere in questo blog (peccato che questo vada a scapito delle ore di sonno, ma ci saranno altri momenti per dormire...). Vorrei perlare delle persone fantastiche che collaborano con l'associazione, soprattutto donne. Non sono femminista ma sono giunta alla conclusione che per natura le donne sono più sensibili e quindi pronte a dedicare tempo "agli altri". Vorrei citare Maria Grazia, infermiera in pensione che corre avanti e indietro per l'albese alla ricerca di nuovi donatori (e ne trova veramente tanti) e ha ancora il tempo per fare la moamma, la moglie, la tata ad un bimbo, l'accompagnatrice sullo scuolabus e non so cos'altro; Maria Luisa e Caterina, a cui la leucemia ha portato via i mariti, non superano i 45 kg di peso, ma hanno energia da vendere, organizzano, corrono, costruiscono, perché ad altri non tocchi la loro stessa sorte. Ma c'è anche Marcello, marito che tutte le mogli vorrebbero avere (senza invidia, ma con molta stima) che da circa un anno ha iniziato una battaglia per la vita a favore di Michela e di tutte le Michele del mondo. Visitate il loro sito www.undonoperlavita.com e capirete.... e poi ci sono tanti padri, madri, zii che hanno perso un proprio caro, o per fortuna che hanno vinto una battaglia o tutta la guerra. Poi dovrei citare Mariacristina, la famiglia Bessone, Anna, la mia Valchiria preferita, e tante altre e altri..... Non vorrei far venire la depressione a qualcuno parlando di persone che non ci sono più: questa è la vita, e non possiamo far finta di non vedere o non sapere che queste cose succedono. Non ne parlo per far pena o per commuovere. Ne parlo perché si può fare qualcosa, e paradossalmente sono proprio le persone che hanno perso di più che sanno dare di più. Purtroppo mi capita spesso di aver a che fare con persone che hanno bisogno di aiuto, un donatore di midollo che non si trova, e iniziano a parlarne agli amici e tutti loro si iscrivono in massa per aiutare. Ma perchè non riusciamo ad arrivare al cuore di chi sta bene e non ha problemi??? Perchè solo quando si ha sete si pensa a quanto è preziosa l'acqua? Questa è la nostra battaglia quotidiana: bussare ai cuori di ognuno con in mano il testamento di Rossano che dice: "Vorrei che anche voi vi facciate qualcosa per salvare quei ragazzi che come me stanno soffrendo". Grazie a tutti quelli che ci hanno già aperto. Foto: Iguana terrestre - Galapagos / Copyright Danilo Lombardi |
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