« Gli atei sono a rischio.... | La conferma di viaggi in... » |
Il tempo atomico – un altro modo di misurare il tempo.
Post n°293 pubblicato il 06 Aprile 2019 da ruggero1949
Nello "Srimad Bhagavatam" (canto 3:11): 1 La più piccola particella esistente nella manifestazione materiale, indivisibile e non costituita in un corpo, si chiama atomo. Anche dopo la dissoluzione di tutte le forme, l’atomo continua a esistere come entità invisibile. Il corpo materiale non è altro che una combinazione di questi atomi, ma l’uomo comune non può capirlo. 2 Gli atomi sono la condizione ultima dell’universo manifestato. Quando essi mantengono la loro forma, senza costituirsi in corpi differenti, sono definiti un tutto unico e illimitato. Esistono certamente differenti corpi nelle varie forme fisiche, ma sono gli atomi in sé che compongono l’intera manifestazione cosmica. 3 Si può calcolare il tempo misurando il movimento degli atomi che si combinano nei corpi. Il tempo rappresenta la potenza dell’onnipotente Signore Supremo, Hari, che dirige ogni movimento fisico, sebbene Egli non sia direttamente visibile nel mondo fisico. 4 Il tempo atomico si misura secondo lo spazio atomico preciso che esso copre. Il tempo che copre l’aggregato non manifestato degli atomi è detto il grande tempo. Commento al v. 4: Tempo e spazio sono fattori correlativi. Il tempo, infatti, si misura in funzione dello spazio atomico che copre. Il tempo ufficiale è calcolato in funzione del movimento del sole, e il tempo atomico è il tempo che il sole impiega a coprire lo spazio di un atomo. Il tempo più lungo corrisponde all’esistenza intera della manifestazione indifferenziata. Tutti i pianeti coprono un certo spazio percorrendo la loro orbita, e questo spazio si calcola in atomi. Ogni pianeta segue la sua orbita in modo costante, compreso il sole. Il tempo globale che copre la creazione, il mantenimento e la distruzione dell’universo, misurato secondo la rotazione dell’insieme dei sistemi planetari fino al termine della creazione, è conosciuto come il kala supremo. 5 Le divisioni del tempo grossolano si misurano come segue: due atomi formano un doppio-atomo, e tre di questi doppi-atomi formano un esatomo, che è visibile nei raggi di sole che penetrano attraverso le fessure di una persiana. Si possono chiaramente vedere gli esatomi che salgono verso l’alto. Commento al v. 5: L’atomo è definito come una particella invisibile, ma quando sei di questi atomi si uniscono, formano un trasarenu, che diventa visibile nella luce del sole che passa attraverso le fessure di una persiana. 6 Il tempo necessario per l’integrazione di tre trasarenu forma un truti, e cento truti formano un vedha. Tre vedha formano un lava. Commento al v. 6: Se si divide un secondo in 1687,5 parti, ognuna di queste parti equivale a un truti, che è il tempo necessario per l’integrazione di diciotto particelle atomiche. Questa combinazione di atomi in differenti corpi forma la base secondo cui si calcola il tempo materiale. Il sole è il punto centrale a partire dal quale si misurano i differenti periodi di tempo. 7 Il tempo coperto da tre lava equivale a un nimesa, l’unione di tre nimesa forma uno ksana, cinque ksana insieme formano un kastha, e quindici kastha formano un laghu. Commento al v. 7: Un semplice calcolo permette di scoprire che un laghu equivale a due minuti. In questo modo il calcolo atomico del tempo, così come ce lo rivela la saggezza vedica, può essere convertito in tempo attuale. 8 Quindici laghu formano un nadika, detto anche danda. Due danda formano un muhurta, e sei o sette danda rappresentano il quarto di un giorno o di una notte, secondo il calcolo dell’uomo. 9 Il recipiente per misurare la durata di un nadika, o di un danda, può essere fabbricato con un vaso di rame del peso di sei pala [397 gr.], nel quale si sarà praticato un foro con un’asta d’oro del peso di quattro masa e lunga quattro dita. Quando si posa questo recipiente sull’acqua, il tempo necessario perché si riempia d’acqua fino alla sommersione si chiama danda. Commento al v. 9: Questo verso precisa che il foro nel recipiente di rame dev’essere fatto con un’asta che non superi il peso di quattro masa e non misuri più di quattro dita di lunghezza: questo serve a regolare il diametro del foro. Quindi si posa il recipiente sull’acqua, e il tempo necessario alla sua sommersione si chiama danda. Questo è un altro metodo per misurare un danda, metodo regolato dallo stesso principio della clessidra. Sembra che al tempo della civiltà vedica non mancasse nessuna conoscenza, si tratti della fisica, della chimica o delle matematiche superiori. Le misure potevano essere effettuate in modi differenti, usando i mezzi più semplici. Il testo sulla misurazione del tempo continua e si conclude con una tabella, compilata dal Commentatore. Commento: Per quanto riguarda il tempo, abbiamo pensato di aggiungere qui una tabella delle sue divisioni con l’equivalente del tempo attuale. un truti = 8/13 500secondo un vedha = 8/135 secondo un lava = 8/45 secondo un nimesa = 8/ 15 secondo un ksana = 8/5 secondo un kastha = 8 secondi un laghu = 2 minuti un danda = 30 minuti un prahara = 3 ore un giorno = 12 ore una notte = 12 ore un paksa = 15 giorni |
Inviato da: cassetta2
il 25/04/2020 alle 10:28
Inviato da: ruggero1949
il 28/07/2019 alle 10:39
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/07/2019 alle 14:32
Inviato da: cassetta2
il 05/01/2019 alle 18:37
Inviato da: ruggero1949
il 14/07/2018 alle 17:05