« Quando i sacerdoti non s... | L'influenza di Dio nell... » |
Piangere i defunti?
Post n°346 pubblicato il 25 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (6): 16:1 Sri Sukadeva Gosvami disse: Caro re Pariksit, col suo potere mistico il grande saggio Narada rese visibile il bambino morto agli occhi di tutti i parenti che piangevano e poi parlò cosi. 2 Sri Narada Muni disse: - O essere vivente, buona fortuna a te. Guarda tuo padre e tua madre. Tutti i tuoi amici e parenti sono sopraffatti dal dolore per la tua scomparsa. 3 A causa della tua morte precoce, una parte della durata della tua vita è ancora rimasta. Perciò puoi rientrare nel tuo corpo e godere della vita che ti resta, attorniato da amici e parenti. Accetta il trono reale e tutte le opulenze che tuo padre ti offre. - 4 Grazie al potere mistico di Narada Muni, l’anima rientrò nel suo corpo per breve tempo e rispose alla richiesta del saggio. Egli disse: - Secondo i frutti delle mie attività interessate, io, essere vivente, trasmigro da un corpo all’altro, talvolta tra le specie di esseri celesti, talvolta tra le specie di animali inferiori, talvolta tra i vegetali e talvolta tra le specie umane. Perciò, nel corso di quale vita queste persone erano mio padre e mia madre? Nessuno in realtà è mio padre e mia madre. Come posso accettare queste due persone come miei genitori? 9 L'essere vivente è eterno e indistruttibile perché non ha inizio e non ha fine: non nasce e non muore. È il principio fondamentale di tutte le forme corporee, eppure non appartiene ad alcuna categoria corporea. L'essere vivente è cosi sublime che è qualitativamente uguale al Signore Supremo. Ciò nonostante, essendo estremamente piccolo, è incline a cadere sotto l’influsso dell’illusione propria dell’energia esterna; egli si crea cosi varie forme di corpi che corrispondono ai suoi differenti desideri. 10 Per questo essere vivente, nessuno è caro, nessuno è sfavorevole. L’essere vivente non fa distinzioni tra ciò che è suo e ciò che appartiene ad altri. Egli è uno senza secondi; in altre parole, non è turbato da amici o nemici, da benefattori o persone malevole. Egli è soltanto un osservatore, un testimone delle differenti nature degli uomini. - 12 Sri Sukadeva Gosvami continuò: Quando l’anima condizionata [Jiva], nella forma del figlio di Maharaja Citraketu, ebbe parlato in questo modo e fu partito, il re Citraketu e gli altri parenti del figlio morto restarono attoniti. Così essi tagliarono le catene dell’affetto che era dovuto alla loro relazione con lui e cessarono i loro pianti. |
Inviato da: cassetta2
il 25/04/2020 alle 10:28
Inviato da: ruggero1949
il 28/07/2019 alle 10:39
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/07/2019 alle 14:32
Inviato da: cassetta2
il 05/01/2019 alle 18:37
Inviato da: ruggero1949
il 14/07/2018 alle 17:05