Urla sommesse...

"Armatevi, prodi..la guerra è ormai alle porte!" ..i corni echeggiarono nell'aria densa di paura, urlando quella terrificante ed inattesa prospettiva: il roseo futuro del villaggio stava per essere sommerso di sangue scarlatto, la quiete che durava da anni annientata da un improvviso fragore efferato...Il cavaliere, destato dal suo sereno riposo, fu scosso da tanta impetuosità, confuso ed esitante nell'accettare l'estemporaneo verdetto! Nn avrebbe mai voluto abbandonare l'equilibrio interiore che negli anni aveva guadagnato, nn avrebbe mai pensato di dover perdere i punti di riferimento che la tranquilla monotonia gli aveva garantito, nn avrebbe mai pensato che sarebbe giunto l'istante in cui avrebbe perso tutto ciò che rendeva appagante la sua esistenza...ora, invece, il suo mondo stava svanendo, lasciando il posto all'oscura incertezza, all'angosciante disperazione...
La battaglia ebbe inizio...cruda, spietata, drammatica...nn lasciava scampo ai tentennamenti, alle illusioni, alle speranze...feriva e basta, uccideva se necessario...distruggeva...tutto! Il cavaliere era debole, insicuro, troppo legato a ciò che aveva smarrito per strada per poter affrontare, impavido, il nemico...dentro il suo animo prevalevano la mestizia e il tormento...era arido, vuoto, senza voglia di vivere.....ogni colpo, una ferita...ogni affondo, uno squarcio...ogni ricordo, un dolore..atroce! Ritrovarsi lì, sdraiato ai piedi di una quercia, nell'occhio del ciclone...spade sguainate alla sua destra, dardi infuocati alla sua sinistra..una fine, la sua, ormai decisa da quel fato implacabile che aveva rapito le sue uniche ragioni di vita, succhiandogli l'energia vitale che lo aveva reso così valoroso nel glorioso passato! I suoi occhi veravano lacrime da troppo tempo per avere la lucidità di scorgere una via d'uscita all'imminente morte...all'orizzonte scorgeva già il lungo mantello scuro della donna con la falce..giunta a porre fine alle sue sofferenze di animo inquieto...
...invece, niente era scritto, l'imprevedibile avvenne...alle sue spalle il cavaliere sentì una voce, rauca e fievole, ma con un messaggio immensamente efficace: "Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace"..."Lotta, ragazzo, nn arrenderti..hai un futuro davanti e nn puoi rinunciarvi solo per quello che è successo nel tuo recente passato!La vita è fatta di difficoltà, di prove da affrontare con la determinazione di chi vuole vincere, nella vita!"...gli occhi del cavaliere tornarono a tessere lacrime...ma erano gocce intrise nn più di rassegnazione, ma di vitalità e fermezza..."Voglio tornare a sognare!" disse squarciando il silenzio che aveva addormentato il suo animo affranto...si destò e, alzandosi, strinse la mano di colui che gli aveva donato cotanto ardore, infondendogli quel coraggio smarrito: un altro cavaliere, anche lui ferito più volte, apparve ai suoi occhi..."Amico, anche tu hai subito le ingiustizie di una guerra assurda, ma hai trovato la forza anche per me: grazie!"...i due cavalieri si fissarono...per la prima volta nn si sentirono soli...quell'attimo di empatia, di comunione emozionale, di intensa amicizia, li rese vicini...ora, con l'altro accanto, ognuno di loro si sentiva invincibile! La loro vera battaglia iniziava in quell'istante...i due cavalieri fecero breccia nelle truppe avversarie, avanzarono con sicurezza ed entusiasmo, sospinti da quel legame che aveva ridato speranza a due cuori disillusi...niente avrebbe potuto fermarli, li attendeva il trionfo al varco...
...ma...niente risulta mai scontato...così la stanchezza mentale, il panico di avere smarrito la strada, il terrore che quella lotta potesse nn avere una fine...tutto ciò li indebolì, li rese vulnerabili, esposti ai pugnali del mondo!  "Questa cavalcata tra fiotti di sangue gelido ed urla disperate avrà mai una fine? Raggiungeremo mai un approdo celeste? Nn tollero ormai più questa atroce sofferenza.."..il loro animo mostrava segni di cedimento inconfutabili...la rassegnazione aveva estirpato dai due cavalieri la speranza, il sogno, la gioia di credere in un domani felice...
...A volte, però, la realtà supera la fantasia, il cielo si tinge di rosa, l'aria si impregna di un'incantevole fragranza, una brezza delicata vezzeggia le stanche membra del corpo...ed il paradiso ti appare nn più così lontano! Stremati, sanguinanti, tormentati..i due cavalieri restarono impassibili, disarmati, increduli dinanzi a tanto splendore...Un miraggio, una rivelazione mistica, un sogno apparve ai loro occhi costernati...due ancelle, due ninfee, due angeli...posero la propria mano destra sul volto dei cavalieri, il cui viso si illuminò di un dolce sorriso...placarono le loro ferite, restituirono loro le energie disperse...cullarono il loro animo ferito, proteggendolo dal lacerante passato...restituirono loro la felicità, la voglia di sperare, sognare... vivere! La guerra era vinta...il loro conflitto interiore affondato...la carestia, la distruzione, le perdite che l'uragano improvviso aveva lasciato erano ormai alle spalle...Salirono in groppa ai propri destrieri, senza più armi, spogli, nella loro vera, pura, essenza...fieri di esibire al mondo intero quelle conquiste così duramente ottenute..Con la loro, salda, amicizia nell'animo e le rispettive, stupende, principesse strette in un tenero abbraccio liberatorio, i due eroi si fermarono sull'orlo di un burrone...e quel baratro che, così a lungo, aveva raffigurato la loro paura di vivere..ora aveva lasciato il posto ad una lussureggiante, paradisiaca, incantevole, emozionante vallata di sogni...