Creato da saltwater57 il 14/02/2012
once upon a time : il vecchio e il mare

Ultime visite al Blog

lazzaro_zannasalvterzsunavemimmo.pesareconcettafusco28Alelaguzzip.galli48arezzo30bal_zacstudiolegalezanclagianca.gaetaa.cracchiolocix561saminomaknie
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Area personale

 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« COSTA ALLEGRA ALLARME INCENDIOCOSTA CONCORDIA: TUTTI A... »

COSTA CROCIERE: BENVENUTI A BORDO

Post n°8 pubblicato il 01 Marzo 2012 da saltwater57
Foto di saltwater57

Errori umani o problemi tecnici, piccoli o grandi  focolai d’incendio a bordo, guasti alle macchine, difficoltà nell’individuazione degli ostacoli: c’è tutto nella storia degli incidenti navali che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni della navigazione italiana. 

Ciò nonostante  bisogna risalire al lontano 1991 ed alla primavera del 1997  per trovare degli eventi eclatanti che hanno causato perdite di vite umane in mare, come meglio sotto riportato: 

  •          10 aprile  1991: il traghetto ”Moby Prince” entra in collisione con la petroliera ”Agip Abruzzo”, ancorata a 2,7 miglia dalla costa al largo di Livorno. Muoiono 140 persone a bordo del traghetto. Un solo sopravvissuto tra i membri dell’equipaggio: il mozzo.
  •         28 marzo 1997: la nave albanese ”Kater I Rades” affonda circa 35 miglia al largo di Brindisi dopo una collisione con la corvetta della Marina militare italiana ”Sibilla”. Sono tratte in salvo 34 persone e recuperati quattro cadaveri. Altri 54 corpi saranno estratti dopo il recupero del relitto avvenuto il 20 ottobre 1997. Il bilancio della tragedia sale a 86 vittime quando il governo albanese dichiara la morte presunta di altre 28 persone scomparse nel naufragio.

 Per quanto riguarda invece gli altri mezzi di trasporto, il tradizionale rapporto statistico annuale dell'Aviation Safety Network   parla di un 2010 che - con le sue 831 vittime - è indubbiamente peggiore (+9,8%) del 2009 e leggermente peggiore (+2,6%) della media degli ultimi dieci anni.

Fortunatamente  gli incidenti aerei fatali avvenuti nel 2010 e nel 2011 non hanno colpito gravemente compagnie europee, come era invece avvenuto nel 2009 con la tragedia del volo Air France AF477 inabissatosi nell'oceano.

 I tre eventi più catastrofici sono stati lo schianto in atterraggio di un Boeing 737-800 dell’Air India proveniente da Dubai,  l'impatto contro una collina di un Airbus 321 della Airblue ad Islamabad e, sempre in fase di atterraggio, l’esplosione di un Airbus 330 della Afriqiyah Airways a Tripoli. 

I nostri media hanno così dato meno rilievo al tema dei disastri aerei e ciò, a causa dei meccanismi non sempre razionali con cui percepiamo il rischio,  può far erroneamente sembrare che il trasporto su navi sia diventato meno sicuro in relazione all’incremento vertiginoso del numero dei passeggeri trasportati nell'ultimo decennio.

Dal 1997 ai tempi d'oggi,  nel Mediterraneo, si sono verificati degli incidenti che hanno coinvolto pochissime navi, alcuni aliscafi, un monocarena  e qualche peschereccio, senza aver subìto perdite numerose di  vite  umane e nessuna nave da crociera.

Ho ritenuto opportuno citare le due sciagure che risalgono, tra l’altro, a circa 20 anni fa, per dimostrare che a differenza di altri mezzi di trasporto come i treni e gli aerei che, proprio per la loro tipologia, possono fare ben poco,  L’IMO con tutti gli organi preposti ha provveduto a variare, in questi anni,  le norme che regolano la costruzione, la sicurezza passiva ed attiva, i sistemi  di evacuazione rapida, la formazione adeguata degli equipaggi e tutto quanto attiene all’implementazione della sicurezza a bordo, apportando  le opportune correzioni  in relazione all’evento accaduto,  tale da collocare le navi , (SFORTUNA  DI  QUALCHE  ARMATORE  A  PARTE) senza ombra di dubbio, al primo posto nella classifica dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo.

 

Nino Ursino

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963