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once upon a time : il vecchio e il mare

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« IL FUTURO CHE AVANZAle persone giuste al pos... »

IL RITORNO AL PASSATO

Post n°34 pubblicato il 17 Agosto 2012 da saltwater57
Foto di saltwater57

QUALCHE SETTIMANA, CON ORGOGLIO E SPERANZA PER LA NOSTRA CATEGORIA COSI' BISTRATTATA, SI PARLAVA DEL FUTURO CHE AVANZA (IL PASSAGGIO DELLA TIRRENIA ALLA NUOVA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE), EBBENE OGGI SI E' COSTRETTI A RITORNARE INDIETRO DI 50 ANNI.

RITENGO SIA DOVEROSO DA PARTE MIA, A NOME DI TUTTI I MARITTIMI CHE TRANSITANO SU QUESTO BLOG RINGRAZIARE SENTITAMENTE I SINDACATI CONFEDERALI PER L'IMPEGNO PROFUSO E PER QUANTO "SICURAMENTE" FARANNO A BREVE NEI SUCCESSIVI RINNOVI CONTRATTUALI ED AZIENDALI, PER PORTARCI AL PIU' PRESTO AD EQUIPARARCI AI PAESI DELL'EST (ROMANIA) ED A QUELLI DEL FAR EST(FILIPPINE ED INDIA).  ORMAI MANCA POCO SOTTO L'ASPETTO ECONOMICO, MANCA SOLO QUALCHE PICCOLA SFORBICIATA SULLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA.

 

Italia Marittima porta da quattro a otto mesi il periodo da trascorrere a bordo «Pirati in agguato, decine di fusi orari e famiglie lontane: rischiamo d’impazzire>> 

di Silvio Maranzana

 

Comandanti dell’ex Lloyd contro gli imbarchi lunghi

 Sono sull’orlo dell’ammutinamento i comandanti e gli ufficiali di Italia Marittima, l’ex Lloyd Triestino dopo la decisione della compagnia armatrice di raddoppiare la durata dell’imbarco del personale navigante portandola da quattro a otto mesi. Il blitz è stato fatto a luglio e ha ottenuto l’avvallo di Cgil, Cisl e Uil senza che i marittimi ne fossero preventivamente informati. «Mia moglie ha detto che già le ho rovinato la giovinezza, ma questo è troppo, stavolta quando parto cambia la serratura di casa per non farmi più rientrare - riferisce con amarezza Pasquale Architravo di Torre del Greco - Sono entrato al Lloyd Triestino nel 1974 e da 13 anni comando navi di Italia Marittima, ma non sono mai stato in mare per otto mesi filati. Per noi è stata una doccia fredda, il mio prossimo imbarco è a ottobre, rischio di stare via da casa per una vita». Luigi Salvemini, triestino è primo ufficiale di coperta e due giorni fa è partito dallo Sri Lanka: «É sconosciuto ai più il tipo di vita che si fa a bordo di queste navi: non vediamo le famiglie per mesi, non abbiamo un collegamento internet, non abbiamo una televisione satellitare, cambiamo decine di volte fuso orario: già quattro mesi sono duri, otto sono una follia».

«Per poter affrontare le sfide che giornalmente il mercato globale impone - è stata la spiegazione fornita da Italia Marittima - il gruppo deve poter contare su un sistema omogeneo di gestione anche del proprio personale navigante, evitando oneri aggiuntivi derivanti da situazioni locali particolari, ancorate a dinamiche del passato e non in linea con i tempi». Va tenuto presente che il Gruppo Evergreen che ha sede a Taiwan è composto di quattro società: oltre a Italia Marittima che rappresenta circa il 20 per cento del trasportato complessivo, Evergreen marine corporation di Taiwan, Evergreen marine United kingdom e Evergreen marine Singapore, dove i periodi di imbarco sono già di otto mesi. «L’alternativa a tale omogeneità - ha minacciato la compagnia - è che Italia Marittima spa dismetta la bandiera italiana dalle proprie navi sociali e le noleggi con contratti di “time charter” con le evidenti ripercussioni sul piano occupazionale».

Solo il sindacato Federmar Cisal non ha firmato l’accordo. «Questa posizione - ha denunciato il segretario regionale Giorgio Marangoni - si configura come un ignobile ricatto, tenuto conto che i risparmi conseguenti a questa operazione, derivanti in particolare dalla diminuzione delle spese di avvicendamento (viaggi, diarie) per la sostituzione degli equipaggi risultano assolutamente ininfluenti rispetto ai costi di gestione di una nave».

«Sulle portacontainer della Maersk - sostiene il comandante Architravo - il periodo d’imbarco è di 3 o 4 mesi, quattro mesi ci stanno i comandanti sulle navi della israeliana Zim, su quelle dell’italiana Grimaldi anche i marittimi filippini non vanno oltre i 120 giorni. Raddoppiare questo periodo crea enormi problemi di sicurezza. Dobbiamo attraversare zone infestate dai pirati, effettuare passaggi stretti, rischiamo di impazzire». «Se passa questa - conclude amaro Salvemini - accompagni tuo figlio in prima elementare e quando torni è già in seconda».

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 «Per poter affrontare le sfide che giornalmente il mercato globale impone - è stata la spiegazione fornita da Italia Marittima - il gruppo deve poter contare su un sistema omogeneo di gestione anche del proprio personale navigante, evitando oneri aggiuntivi derivanti da situazioni locali particolari, ancorate a dinamiche del passato e non in linea con i tempi».

COMMENTO PERSONALE: un bieco attacco alla dignità del lavoratore

VERGOGNA!!!!!!!!!!!! 

Nino Ursino

 

 
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