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SCHETTINO SALVO' LA CONCORDIA

Post n°32 pubblicato il 22 Luglio 2012 da saltwater57

Concordia: altri 60 giorni ai periti

Rinviata a ottobre l'udienza per l'incidente probatorio

 

sabato 21.07.2012

 così come riportate dall'ANSA e dai vari giornali:

GROSSETO - Rinviata al 15 ottobre prossimo l'udienza per l'incidente probatorio per il naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio scorso davanti al porto dell'Isola del Giglio. Lo ha deciso stamani il gip di Grosseto Valeria Montesarchio. Ad avanzare richiesta di rinvio erano stati i periti per poter usufruire di altro tempo prima di depositare la perizia.

 

 Nel provvedimento con cui è stato disposto il rinvio dell'udienza al 15 ottobre - per consentire la proroga delle operazioni peritali - il gip ha avvisato le parti che l'udienza proseguirà nei giorni successivi fino alla fine dell'esame dei periti. I periti, in tutto quattro, sono stati chiamati a rispondere su una serie di quesiti in merito alle possibili cause del naufragio della Concordia. Per stamani era fissata la seconda udienza dell'incidente probatorio, al Teatro Moderno di Grosseto trasformato in aula di tribunale. Per la procura presenti i sostituti procuratori Maria Navarro, Stefano Pizza e Alessandro Leopizzi.

Unico tra gli indagati (rpt indagati) presenti Salvatore Ursino, secondo ufficiale di coperta della Concordia, arrivato insieme al suo difensore Antonio Langher.

PERITI CONSEGNERANNO LAVORO ENTRO SETTEMBRE - I quattro periti consegneranno il loro lavoro entro il mese di settembre. Il gip ha concesso loro (l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il professor Antonio Scamardella, il contrammiraglio Domenico Picone e il capitano di vascello della Marina Salvatore Carannante) circa 60 giorni un più di tempo per rispondere ai 50 quesiti che dovranno fare chiarezza su quanto successo la notte del 13 gennaio scorso a bordo della Costa Concordia. Tra i quesiti, quelli più importanti sono le risposte che potranno venire dalla cosiddetta scatola nera, se le paratie e le porte stagne della Concordia funzionavano, tutto ciò che riguarda la Concordia dal giorno del suo varo in mare al naufragio, il comportamento del comandante Francesco Schettino fino al momento in cui è rimasto a bordo.

URSINO, IO IN PLANCIA MA RUOLI BEN DEFINITI - "Sono sereno. Ero presente in plancia ma i ruoli erano ben definiti. La mia funzione era quella di 'familiarizzazione', ovvero ero lì come ufficiale di affiancamento". Lo ha detto Salvatore Ursino, secondo ufficiale di affiancamento di Costa Concordia, indagato nell'ambito dell'inchiesta sul naufragio del 13 gennaio scorso all'Isola del Giglio, unico imputato presente all'udienza di oggi.

"Al momento dell'impatto con lo scoglio al comando c'era Francesco Schettino. Prima di lui, alle 20, al comando c'era Ciro Ambrosio" ha proseguito Ursino all'uscita dal Teatro Moderno, accompagnato dal suo avvocato Antonio Langher. "Non si è trattato di un inchino ma era solo navigazione turistica come si vedrà dalle carte, anche se ci sono le operazioni peritali in corso", ha aggiunto Ursino. Salvatore Ursino ricorda poi "il terrore" negli occhi della gente nei momenti successivi all'impatto. "Non me li dimenticherò mai e l'allarme generale non poteva essere dato prima. 

 Francesco Schettino «ha fatto bene ad aspettare a dare l'evacuazione della nave», perché «se avesse gettato le ancore  al largo», la tragedia della Costa Concordia sarebbe stata di dimensioni ben più ampie. A dirlo è Salvatore Ursino, secondo ufficiale di coperta (sia pur in «tirocinio») nella plancia di comando della nave, al momento del naufragio davanti all'isola del Giglio, lo scorso 13 gennaio. E' stato Schettino a portare la nave a spiaggiare».

 

 
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