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Adorazione dei Magi di Santa Maria alla Torre

Post n°114 pubblicato il 01 Agosto 2015 da vianialberto
 

 church of Santa Maria a Torre

La chiesa di Santa Maria a Torre si trova poco fuori da Montespertoli, sulla via che porta a Lucardo. Faceva capo a questa chiesa uno dei tanti popoli rurali del piviere di San Pietro in Mercato costituito da case coloniche sparse nel territorio. Nonostante la piccola chiesa di Santa Maria sia stata rimaneggiata nel corso dei secoli fino all'ultimo intervento del secolo scorso, conserva ancora sulla facciata due stemmi in pietra raffiguranti le armi della famiglia Machiavelli di cui l'edificio era sotto la tutela di un patronato. Il patronato dei Machiavelli sulla chiesa ebbe inizio nel 1393 e si affiancò ad esso anche il patronato dei Capitani di Parte Guelfa nel 1437. Lo stemma dei capitani doveva sovrastare i due dei Machiavelli al centro della facciata, ma è andato perso. Ce ne uno invece all'interno della chiesa, su un tabernacolo in pietra serena a destra dell'altare maggiore. All'interno inoltre sono conservati due terrecotte invetriate di Giovanni della Robbia raffiguranti una un Angelo con Pergamena, e l'altra un tondo con lo stemma dei Machiavelli circoscritto da una ghirlanda di foglie e frutti.

All'interno c'erano anche tre dipinti oggi custoditi nel Museo di Arte Sacra. Uno di essi è una Adorazione dei Magi con una composizione geometrica molto evidente a "V". La testa canuta del Re Magio più vecchio, prostrato ai piedi del Bambino, costituisce il vertice inferiore della "V". I due bracci della lettera che si elevano in alto sono a destra i volti dei componenti della Sacra famiglia, a sinistra gli altri due Magi. Quindi in questo quadro si nota la rigorosa geometria; la ricchezze delle vesti dei Magi, soprattutto quello prostrato a terra che colpisce particolarmente l'occhio dell'osservatore; i colori tenui del cielo e dello sfondo; il rudere alle spalle della Sacra Famiglia.

La tela fu donata alla parrocchia nel 1802 dal nuovo prete, certo don Gaetano Ariani, che prese possesso della chiesa in quell'anno e dal padre del prete, Giobatta Ariani. Lo sappiamo grazie ad una scritta che si trova sul retro della tela e in questa scritta si dice che il pittore è il fiorentino Giovanni Camillo Sagrestani vissuto a cavallo tra '700 e '800.

Adorazione dei Magi

In realtà, dopo alcune esposizioni in delle mostre in cui il dipinto è stato osservato da critici d'arte, la maggioranza della critica odierna è concorde nel vedere la mano di un altro artista, quella di Niccolò Bambini: veneziano vissuto cento anni prima di Sagrestani. Bambini fu un allievo del Tiepolo e la sua pittura è pervasa dal tipico colorismo veneto come del resto si può osservare in questo dipinto di Santa Maria alla Torre. Sono evidenti inoltre somiglianze molto stringenti con opere del Bambini eseguite in affresco nel palazzo arcivescovile di Udine. Ma perché la scritta sul retro indica il nome di Sagrestani? Forse nel 1802 si era già persa la conoscenza dell'esecutore, quindi fu un errore; oppure i due committenti, il padre e il figlio Ariani, con malizia vollero far credere che avessero commissionato appositamente un dipinto di un noto pittore fiorentino per la chiesa della Torre, un pittore conosciuto all'epoca nelle campagne fiorentine, quindi molto popolare, invece di aver acquistato un quadro "riciclato" di un perfetto sconosciuto come poteva essere qui nelle campagne toscane un pittore veneto.

 

The church of Santa Maria a Torre is located just outside Montespertoli, on the road leading to Lucardo. Was headed by this church one of the many rural peoples of piviere of San Pietro in Mercato consists of farmhouses scattered throughout the territory. Despite the small church of Santa Maria has been altered over the centuries until the last intervention of the last century, still preserves two coats of arms on the facade in stone depicting the arms of the Machiavelli family of which the building was under the protection of patronage. The patronage of Machiavelli on the church began in 1393 and was joined to it also the patronage of the Captains of the Guelph in 1437. The coat of arms of the captains had to block out two of Machiavelli in the middle of the front, but was lost. There one instead inside the church, a tabernacle in sandstone on the right of the main altar. Inside also it houses two glazed terracotta by Giovanni della Robbia depicting an angel with a parchment, and one substantial a round with the crest of Machiavelli circumscribed by a garland of leaves and fruits.

Inside there were three paintings now kept in the Museum of Sacred Art. One of them is an Adoration of the Magi with a geometric "V" composition very obvious. The white head of older Wise Man, prostrate at the feet of the Child, is the lower vertex of the "V". The two arms of the letter that rise at the top are on the right the faces of the members of the Holy Family, on the left the other two Magi. So in this context we see the rigorous geometry; the riches of the clothes of the Magi, especially the one prostrate that particularly affects for eye of the observer; the soft colors of the sky and background; behind the ruins of the Holy Family.

The painting was donated to the parish in 1802 by the new priest, a certain Don Gaetano Ariani, who took possession of the church in that year and the father of the priest, Giobatta Ariani. We know this thanks to an inscription on the back of the canvas, and this written said that the painter is  the Florentine Giovanni Camillo Sagrestani lived between '700 and '800.

In reality, after a few shows in the exhibitions where the painting was seen by art critics, most critics today is unanimous in seeing the hand of another artist, that of Niccolò Bambini: Venetian lived a hundred years before Sagrestani. Bambini was a pupil of Tiepolo and his painting is imbued with the typical Venetian coloring as indeed can be seen in this painting of Santa Maria a Torre. Are obvious similarities also very strict with the Bambini's works performed in fresco in the archbishop's palace of Udine. But why the writing on the back indicates the name of Sagrestani? Perhaps in 1802 he had already lost the knowledge of the performer, so it was a mistake; or the two clients, the father and son Ariani, maliciously wanted to believe that they had a specially commissioned painting by a famous Florentine painter for the church of Torre, a painter known at the time in the Florentine countryside, so very popular, instead of purchasing a framework "recycled" to a complete stranger as he could be, here in the Tuscan countryside, as a Venetian painter.

 

 
 
 
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