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« caso Marcucci e Lorenzin...Processo per l'omicidio... »

Caso Marcucci e Lorenzini: Nota di Mario Ciancarella all'attenzione dell'Onorevole Carlo Monai di Idv

Post n°310 pubblicato il 11 Maggio 2011 da laura561

Ho aspettato oggi che si riunisce la Commissione Trasporti a rendere pubblica la lettera di Mario Ciancarella all'onorevole Monai, aspettiamo le decisioni di questo Parlamentare e andiamo avanti su fb a tenere i riflettori accesi sulla vicenda. Un "importantissimo riflettore" è stato spento quel 2 febbraio 1992(un "altro riflettore potentissimo" per illuminare la verità su Ustica è stato spento il 30 marzo 1987, si chiamava Mario Alberto Dettori) prima che illuminasse il cielo al momento della strage di Ustica e facesse vedere al magistrato con nitidezza chi, come e perchè aveva commesso ed era il mandante della Strage di Ustica a tutti i livelli nazionale ed internazionale. Ognuno di noi però ha il dovere come cittadino di prendere la sua piccola luce(la determinazione, la volontà e l'impegno nel quotidiano), unirla agli altri cittadini per riprodurre la luce di quei "riflettori potentissimi" per illuminare la verità su Ustica spenti per sempre. Noi è quello che intendiamo fare, facendo fino in fondo il nostro dovere. Laura Picchi associazione antimafie Rita Atria

NOTA ALL'ATTENZIONE DELL'ON MONAI



Gentile onorevole,

Con la presente desidero ringraziarLa per la attivita' politica finora svolta sul caso Marcucci Lorenzini, integrando e aiutando cosi' l'impegno impagabile di Laura Picchi per ottenere la riapertura del caso.

Vorrei tuttavia segnalarLe il pericolo che, vista la risposta del Governo alle Sue interrogazioni, si torni a giudicare la improcedibilita' della riapertura di indagini sulla base dei soli esiti della perizia tecnica che vent'anni fa fu redatta dalla Dott.ssa Italia. Ebbene proprio quelle conclusioni sono state da noi sistematicamente contestate sulla base di "prove nuove e certamente evidenti" (come vorrebbe il Governo, perche' la novita' non puo' essere temporale ma solo su aspetti non valutati ne' indagati che vengano tuttavia presentati), quali le foto dei resti di Marcucci all'interno dei rottami e le valutazioni delle contraddizioni tra la perizia e le risultanze testimoniali e tecniche agli atti.

A partire da quello strano pezzo di cruscotto che fu rinvenuto nella conchiglia in cui venne deposto il corpo di Marcucci e che risulta in tutta evidenza (si veda intervista pubblicata da Il Tirreno) consegnato dal tecnico dell'obitorio ai Carabinieri ma di cui in perizia non c'e' traccia alcuna; per arrivare alle evidenze del trauma cranico per asportazione subito da Sandro Marcucci ed alle relative dichiarazioni del medico Piegaia Minutoli alla Commissione di inchiesta su richiesta dei loro membri ma di cui non v'e' traccia negli esiti peritali e che furono riferite allo scrivente dallo stesso dottore alla presenza del fratello Marco di Sandro Marcucci; alla natura delle ustioni visibili (sempre dalle foto da noi prodotte e mai acquisite agli atti dell'inchiesta) sul suo corpo e di quelle rilevate sul corpo di Lorenzini, per finire ai grossolani errori di interpretazione dello scenario della precipitazione e del contesto operativo compiuti dalla frettolosa e scandalosa inchiesta, assunta del tutto passivamente dal Giudice Puzone. Per non dire della vergognosa alterazione delle date sui vari documenti della Magistratura in ordine al dissequestro dei rottami del velivolo, con cui si sperava forse di far tramontare per sempre la possibilita' di una seria indagine investigativa, e di cui solo tardivamente veniva data notizia ai familiari, impedendone ogni richiesta di ulteriore analisi tecnica.

La nostra documentazione accerta che nessuno fenomeno di micrometeorologia (come lo ha definito la perizia) poteva essersi verificato in assenza di vento (come diversi testimoni e la relazione dei Carabinieri certificano senza ombra di dubbio) e che, con la particolare esposizione del costone, avrebbe semmai potuto determinare, a causa della insolazione, una corrente esclusivamente ascendente, comunque minimale e certamemente tale da non poter  incidere sulla condotta di guida del velivolo.

Ne' la perizia prende in considerazione l'avvenuto primo schianto del velivolo sul carrello sinistro (evidenziato nella foto dallo schiacciamento in avanti della relativa gamba del carrello), con successivo rimbalzo e rovesciamento del velivolo (che ben potrebbe aver determinato la eiezione del corpo di Lorenzini, che la perizia invece sussume infondatamente - come testimonia indubitabilmente la posizione dello schienale del sediolino del passeggero incastrato sotto il corpo di Sandro Marcucci - come determinato dall'autonomo trascinarsi all'esterno del Lorenzini dopo l'impatto finale al suolo) prima dello schianto definitivo.

Noi crediamo di aver prodotto una "controindagine puntuale e documentata" che il Governo con evidenza non ha intenzione di prendere in considerazione.

Ora non ci resta che sperare in una Sua "non-passivita'" a fronte della documentazione offerta dal Governo, denunciando che e' la stessa documentazione che e' stata da noi criticata con ampia facolta' di prova, e che solo dalla disposizione di una riesumazione del cadavere di Marcucci e dalla relativa autopsia potrebbe essere eventualmente smentita, determinando una decisione di riapertura delle indagini che tenga conto delle risultanze della nostra "controinchiesta" e della relativa documentazione fotografica ed analisi critica della perizia.

Rimane comunque il nostro impegno perche' sia possibile comunque, un giorno, fare Verita' per dare Giustizia a Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini, per l'omicidio scellerato con cui si e' ritenuto di eliminare un pericolosissimo testimone per la vicenda di Ustica (Sandro) ed un potenziale testimone anch'egli pericolosissimo sullle reali dinamiche dell'incidente del Piper pilotato da Sandro Marcucci.

Crediamo che ogni Cittadino ed i familiari delle vittime anzitutto abbiano diritto all'accertamento veritiero sulle cause di un decesso violento di qualsiasi persona, e vogliamo sperare che Lei - come noi e sulla base della documentazione che Le abbiamo fornito e che Lei avra' certamente analizzato attentamente prima di procedere alla interrogazione - voglia dimostrare di non consentire che le menzogne di Stato siano nuovamente spacciate con spudoratezza e pretesa di insindacabilita'.

Saluti Cordiali.

Mario Ciancarella

 
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