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« Relazione Commissione er...Audizione assessore salu... »

Audizione assessore salute Liguria Claudio Montaldo 28 marzo 2012 in Comm.errori sanit.: presiede vicepresidente/1

Post n°849 pubblicato il 12 Luglio 2012 da laura561

Seduta del 28/3/2012


 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE

La seduta comincia alle 14,15.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Seduta del 28/3/2012

Audizione dell'assessore alla salute della regione Liguria, Claudio Montaldo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dell'assessore alla salute della regione Liguria, Claudio Montaldo, che ringrazio per aver raccolto tempestivamente il nostro invito. È presente altresì il dottor Sergio Vigna, dirigente dell'Agenzia regionale sanitaria.
La Commissione, nell'ambito delle proprie competenze, ha avviato l'esame di una proposta di relazione sullo stato della sanità della Regione Liguria. Il lavoro istruttorio si è basato principalmente sui dati acquisiti in occasione della missione svoltasi a Genova il 18 ottobre 2010. Si tratta, pertanto, di una documentazione non del tutto attuale, benché alla Commissione ne sia pervenuta altra, successivamente.
La Commissione si è quindi determinata a procedere a un ulteriore approfondimento per rendere più attuali i dati, in modo da avere un aggiornamento istruttorio e predisporre con tempestività una bozza di relazione aggiornata.
In questa occasione potranno essere resi elementi di conoscenza, anche in merito ai casi di presunti errori sanitari. I colleghi potranno inoltre aggiungere eventuali segnalazioni e rivolgere domande all'assessore, al quale do la parola.

CLAUDIO MONTALDO, assessore alla salute della regione Liguria. Ringrazio il presidente e la Commissione. Per rendere più semplice il nostro e, soprattutto, il vostro lavoro, abbiamo predisposto della documentazione, che consegno, per fornire alla Commissione elementi aggiornati, rispetto alla missione svolta ad ottobre 2010, sugli andamenti della sanità ligure sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista delle attività e delle prestazioni. Alleghiamo inoltre una relazione specifica sul tema del rischio clinico - a mio avviso di particolare pertinenza e interesse per la Commissione - e la relazione della sezione regionale di controllo della Corte dei conti sulla sanità ligure relativa al 2010. Abbiamo inoltre allegato tre documenti dell'Agenzia regionale: sullo stato di salute dei liguri, sul progetto dedicato alla cronicità denominato «Nocchiero» e sul sistema di valutazione.
Vorrei brevemente richiamare gli elementi fondamentali di aggiornamento della situazione, ma devo fare un piccolo passo indietro. Nel considerare l'andamento della sanità in questo decennio, lo suddividiamo in tre fasi. Nella prima, fino al 2006, abbiamo osservato un crescente accumulo di disavanzi dovuti a un sistema di difficile controllo, con duplicazioni delle strutture, figlie di una logica di concorrenzialità e competizione fra le singole Aziende. L'anno precedente, il 2005, avevamo superato il limite del 7 per cento, perciò siamo entrati nel regime di «accompagnamento» ed è stato varato il piano di rientro convenuto con il Governo.

 


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Dal 2007 al 2009, il sistema è stato sostanzialmente riportato sotto controllo dal punto vista economico, con risultati che hanno consentito di ridurre progressivamente l'imposizione fiscale che avevamo dovuto applicare quell'anno, e che pure era progressiva in base al reddito del contribuente e aveva esentato l'85 per cento delle imprese.
A oggi, l'imposizione fiscale sui redditi riguarda esclusivamente quelli superiori ai 30.000 euro annui - l'aliquota dell'addizionale è pari a 0,5 per cento - mentre l'addizionale sull'IRAP è applicata soltanto, per adesso, a quattro categorie: le imprese finanziarie e bancarie, le assicurazioni e le imprese energetiche.
Qui sorge il problema del terzo periodo, il biennio conclusosi nel 2011, che in questa relazione abbiamo denominato il biennio del sottofinanziamento. Infatti, a causa di una modifica del calcolo della «pesatura» degli anziani determinata da un'iniziativa ministeriale, siamo stati duramente penalizzati e, per la prima volta nella storia delle regioni, nel 2010 abbiamo ricevuto meno soldi dell'anno precedente: si tratta di soli 20 milioni di euro in meno, grazie a un'azione di solidarietà all'interno della Conferenza Stato-Regioni, altrimenti ci saremmo ritrovati con ben 128 milioni di euro in meno.
Credo che questo sia emblematico di quanto non ci si aspetterebbe: una regione che realizza gli obiettivi del piano di rientro ed esce dall'accompagnamento ha ricevuto una penalizzazione durissima. Altrettanto è avvenuto nel 2011; in questi due anni abbiamo lavorato per contenere il disavanzo al di sotto del 5 per cento e per evitare di tornare in accompagnamento e di avere un'imposizione fiscale che noi ritenevamo, e continuiamo a ritenere, difficilmente sopportabile dalle famiglie e dall'economia della nostra regione.
Abbiamo ripianato i disavanzi del 2010 con la tassazione cui facevo riferimento prima, già limitata ad alcune categorie, e abbiamo utilizzato risorse del sistema, della Regione. Per il 2011 ripianiamo facendo ricorso a una seconda cartolarizzazione - la prima risale al 2007 - e vendendo 80 milioni di euro di patrimonio, recuperando così le condizioni per poter tenere un equilibrio rispetto ai 144 milioni di euro di disavanzo del 2011.
Il 2012 è per noi l'anno in cui, non avendo più beni da vendere - almeno non in quantità significativa - dobbiamo assolutamente riportare il sistema in equilibrio; il piano di risanamento che stiamo perseguendo prevede una manovra, tra entrate e uscite, pari a 170 milioni di euro. È una manovra molto pesante, pari al 5 per cento del nostro Fondo, che persegue anche l'obiettivo di allinearci ai costi standard e quindi alle performances delle altre regioni che hanno comportamenti più efficienti. Non so se ci riusciremo, ma credo che ad oggi possiamo dire che stiamo lavorando intensamente in questa direzione, benché sia tuttora difficile capire se riusciremo a centrare l'obiettivo, per il raggiungimento del quale abbiamo impegnato fortemente tutte le nostre Aziende.
Non volendo intrattenere troppo a lungo la Commissione su questo tema, rimanderei alle domande che i commissari presenti desiderano rivolgerci e, ovviamente, ai testi che abbiamo presentato. Grazie.

PRESIDENTE. L'assessore ha presentato una corposa relazione, che sarà sicuramente utile per un aggiornamento dei dati di cui la Commissione è già in possesso. Tra l'altro, nella sua introduzione, l'assessore ha ripercorso le tappe che hanno visto la Liguria impegnata a superare quella fase di crisi e di difficile uscita dall'accompagnamento; l'azione della Regione ha avuto il sostegno dei Ministeri nel biennio 2007-2009, mentre per gli anni 2010-2011 lo sbilanciamento che si è determinato è stato superato da un limitato aumento dell'IRAP e nel 2011 - come è stato detto - dalla cartolarizzazione, ossia dalla vendita di parte del patrimonio.
Do ora la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni, ribadendo che l'assessore

 


Pag. 5

ha già presentato una documentazione che sarà utilissima ai relatori per definire il testo della relazione da sottoporre alla Commissione.

 

 
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