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« CASO ORLANDI E UNA STORI...il tirreno Delitto Scier... »

caso scieri il tirreno Il generale respinge le accuse «Mai fatto quella chiamata»

Post n°2071 pubblicato il 13 Luglio 2019 da laura561

Il generale respinge le accuse «Mai fatto quella chiamata»

PISA. «La telefonata? Mai fatta. L'ispezione il giorno di Ferragosto? Può sembrare strana per chi non è un militare». La voce è stentorea in linea con il personaggio, generale in congedo già comandante della Folgore e poi assegnato in ruoli di responsabilità a livello di stato maggiore dell'esercito. Enrico Celentano, 76 anni, buen retiro nella campagna senese, non ha difficoltà ad ammettere di essere indagato per la morte di Emanuele Scieri. Ma con la stessa prontezza ribadisce la sua assoluta serenità. Non risponde nel merito dell'interrogatorio, «durato più di 4 ore» precisa il generale a riposo che non ha perso il piglio del comandante. «Non ho nulla da dire al riguardo nel merito - risponde al Tirreno -. Confermo di essere indagato e di essere stato interrogato in Procura, alla presenza del mio avvocato. Ma di tutta questa storia che mi sta tormentando da anni non voglio parlare». Tra gli elementi ritenuti centrali nelle contestazioni all'allora comandante della Folgore c'è una telefonata partita dal cellulare in dotazione a Celentano verso l'utenza della sua casa a Livorno la sera della morte di Scieri. Scrive la commissione d'inchiesta: «A tal proposito Celentano dichiara di trovarsi a Livorno a quell'ora del 13 agosto, di non aver dunque effettuato la chiamata da Pisa; di non ricordare inoltre di aver ricevuto tale chiamata, ma di poter escludere che, se telefonata c'era stata, si fosse parlato di Emanuele Scieri; che ciascun comandante aveva in uso un proprio cellulare e che è dunque strano che qualcuno degli ufficiali potesse avere utilizzato un telefono in uso a lui». C'è poi quell'ispezione all'alba del 15 agosto nella Gamerra, con altri ufficiali al seguito, secondo la commissione d'inchiesta parlamentare mai spiegata per origine e finalità. «Sì, mi è stato chiesto di quella telefonata che io non ho mai fatto. E poi l'ispezione. Dicono sia stata un'iniziativa strana? Secondo loro che fanno altri mestieri. Chi fa il militare fa ispezioni di notte, nei giorni festivi, a Natale, quando meno uno se lo aspetta. È un modo diverso di ragionare». Il generale congeda il cronista: «Mi scusi, ma ora la devo lasciare. Ho da fare, come lei del resto. Le auguro una buona giornata». --P.B.

 
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