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« 28o anniversario morte R...i miei interrogativi sul... »

i miei interrogativi sulla morte di rita atria di laura picchi

Post n°2130 pubblicato il 23 Luglio 2020 da laura561

Era il 1995 quando a Viareggio da Nino Caponnetto sentii per la prima volta il nome di Rita Atria. Fu quel nome di quella ragazzina a spingermi alla consegna della prima tesina sulle stragi del 1992 e 1993 consegnata alle procure di Caltanissetta, Firenze e Palermo. Ci rimediai un trauma perchè non ero preparata al potere che reagisce e cerca di farti piu' male possibile.

Cominciai a ingrassare , a avere la fibromialgia, a stare male psicologicamente, allora pensai anche tanto non mi crede piu' nessuno , tanto sono un peso  per tutti che ci sto a fare al mondo?

Era una cazzata quello che pensai, ma lo pensai, per poi scoprire o riscoprire il valore della vita e della resistenza per la tutela della democrazia e dei diritti, la lotta per la verità. Ne feci la mia vita.

Ho sempre creduto che Rita Atria si fosse uccisa non perchè depressa ma perchè sapeva che la mafia senza Borsellino che la proteggeva di li a poco la trovava e la uccidevano, per sfuggire ai suoi carnefici.

Ho sentito il servizio del tg1 con Nadia Furnari e spero che chi di dovere risponda a queste domande che una donna come me alla quale si sono riaperte le ferite si fa:

Che voleva dire Rita Atria quando ha scritto a Borsellino io senza di te sono morta? Non vanno ricostruiti i rapporti di Rita dalla morte di Borsellino per capire quelle parole cosi' precise di una testimone di giustizia?

Perchè in casa di Rita Atria non sono state rilevate sue impronte tranne una traccia biologica su un'anta? Nessuna impronta quindi sulla finestra e sul davanzale da dove si sarebbe suicidata. C'è da rimanere senza fiato.

Hanno trovato nel sopralluogo un bicchiere rotto, nessuna impronta di Rita Atria nemmeno su quello. Pare normale chiedersi se quella casa sia stata ripulita prima del rilevamento impronte da qualcuno per coprire qualcosa o qualcun'altro .

Infine pare normale chiedersi perchè Rita Atria non è mai arrivata in tribunale a parlare del democristiano Culicchia che con Mattarella frequentava quel centro Scontrino dove stavano le logge di Gelli in Sicilia e che Rita Atria affermava fosse dietro un omicidio di mafia.

Lo chiede una donna che ha le ferite aperte di nuovo e che come tanti altri partigiani, partigiane ha diritto alla verità quale che sia di quella morte di Rita Atria e della storia di questi 28 anni.

Il movimento dei militari democratici si chiese Chi è il nemico vero? venne distrutto. Ora ha eredi civili nell'associazione antimafie rita atria e in goffredo d'antona. tutti facciano quadrato intorno a loro, perchè stavolta è peggio di sempre, stavolta gli amici e amiche non sono in prima linea, sono direttamente sulla linea di fuoco. Auguri Italia mio amato e disgraziato Paese di Pace.

Laura Picchi

 
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