Laura Picchi

ho dovuto riscrivere il mio lavoro sulla strage di Ustica. Ho capito che non devo farmi condizionare da niente e nessuno, continuare a inseguire il mio sogno di contribuire a dare giustizia alle vittime di Ustica soltanto guardando a cosa è venuto fuori dagli atti processuali. Mi sono posta il limite di non essere io a verificare ne' la tesi di Ciancarella, ne' a dire la causa di morte di Marcucci Lorenzini Dettori e le altre morti sospette, lo deve dire il magistrato competente.Io nella prima parte del lavoro espongo la mia tesi, nella seconda spiego perchè dopo tanto verificare la tesi di Ciancarella, studiare i casi di morte sospette io abbia deciso di astenermi da ogni giudizio definitivo per quello che è successo in 42 anni.

 

Mi sono gravata di pesi enormi che non spetta a me portare, a me spettava leggere gli atti ed esporre una mia tesi. Questa versione del lavoro è la piu' cinica, ma scrivere la tesi in questo modo serve su tutto a proteggermi a livello di salute psicofisica da altri contraccolpi, che la minerebbero forse in modo irreversibile. laura picchi