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« caso Marcucci e Lorenzin...Caso Marcucci e Lorenzin... »

caso Marcucci e Lorenzini: analisi critica di laura picchi della risposta del governo Berlusconi all'Onorevole Monai

Post n°309 pubblicato il 09 Maggio 2011 da laura561

Premessa la risposta del governo all'Onorevole Monai:

"ALLEGATO 2 5-04106 Monai: Esiti della ricerca della documentazione inerente all'incidente mortale occorso ad un ex colonnello dell'Aeronautica militare in data 2 febbraio 1992.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

In seguito agli impegni assunti in data 27 ottobre 2010, come peraltro ricordato dallo stesso interrogante, furono immediatamente avviate le ricerche presso gli archivi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile.
Presso gli archivi dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile non si è riscontrato alcun elemento relativo all'incidente mentre, negli archivi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è rinvenuto il rapporto di inchiesta tecnico-formale dell'incidente in parola completo degli allegati, il decreto di nomina della Commissione per lo svolgimento dell'inchiesta ed il rapporto di inchiesta sommaria.
Dalla suddetta relazione d'inchiesta tecnico-formale emerge che, al momento dell'incidente, l'aeromobile era nei imiti consentiti per quanto riguarda l'efficienza della macchina e del motore, la visibilità era ottima ed i venti moderati. Inoltre risulta che i focolai d'incendio e la differente insolazione dei costoni sorvolati dall'aeromobile davano luogo a correnti discendenti e ascendenti ed il pilota era in buone condizioni fisiche. Nella fase finale del volo sarebbe venuto meno il rispetto della quota minima di sicurezza come prescritto dalle regole generali del volo a vista.
Come cause probabili dell'incidente viene riportato testualmente: «La Commissione ritiene che la causa determinante dell'incidente sia attribuita al mancato rispetto delle quote minime di sicurezza che, unitamente ad una sopravvalutazione delle prestazioni dell'aeromobile nonché alla presenza di fenomeni di micrometeorologia, che in quelle particolari condizioni possono portare alla formazione di correnti discendenti di non trascurabile intensità, hanno impedito al pilota di evitare l'ostacolo
Le raccomandazioni finali dell'inchiesta hanno riguardato la necessità del rispetto delle quote minime di sicurezza, particolari cautele da osservare nel volo in montagna e il consiglio di indossare in volo indumenti privi di fibre sintetiche.
Il Ministero che rappresento ha interessato, come previsto dal decreto legislativo n. 66/99, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo per le proprie valutazioni anche in relazione ad un eventuale riesame dell'incidente.
L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha evidenziato, in data 3 maggio 2011, l'impossibilità di procedere ad un riesame in quanto, anche volendo, non si potrebbe che ripartire dalle evidenze acquisite dalla commissione di inchiesta a suo tempo nominata e, quindi, da evidenze non acquisite direttamente dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.
Eventuali criticità o carenze nell'inchiesta in questione, quindi, non potrebbero essere sanate dall'azione investigativa, tenuto anche conto che a distanza di quasi vent'anni lo stato delle cose e dei luoghi risulterebbe inevitabilmente diverso rispetto a quello riscontrato.
Fermo restando quanto rappresentato si evidenzia che la normativa internazionale in materia di inchieste aeronautiche, nello specifico la previsione 5.13 dell'Allegato 13 alla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale, precisa che l'eventuale riapertura di una inchiesta chiusa possa avvenire soltanto in presenza di «nuove e significative prove» che, nel caso in esame, oggettivamente, non sembrerebbero essersi manifestate."
http://www.carlomonai.it/download/risposta_vicemin_castelli.pdf

 

 

Bisogna dire che all'art. 3, comma 1, decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66 si trova scritto:

"L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) conduce le inchieste tecniche di sua competenza con “il solo obiettivo di prevenire incidenti e inconvenienti, escludendo ogni valutazione di colpa e responsabilità”.

Chi ha potere d'inchiesta ha da valutare com'è risaputo oggi se Sandro Marcucci abbia o meno delle responsabilità rispetto al mancato rispetto delle quote minime di sicurezza ed ad una sopravvalutazione delle prestazioni dell'aeromobile, se queste sono le cause della sua morte e di Lorenzini insieme al  vento come concluse la Commissione d'inchiesta del Ministero dei Trasporti e la magistratura, poi decidere di riaprire il caso visto che Marcucci poteva volare e volò per la specifica missione di avvistamento incendi sotto i 500 piedi AGL regole vfr tenuto conto del più alto ostacolo a terra, visto che secondo le testimonianze vento non ce n'era quella domenica 2 febbraio 1992.

Per concludere il Ministro dei Trasporti ha chiesto se il caso doveva essere o no riaperto all'Ansv che non può assolutamente entrare in valutazione di colpa e responsabilità del pilota defunto Sandro Marcucci, non lo consente proprio quel decreto in base al quale il Ministero dei Trasporti ha chiesto all'Ansv un parere anche per un' eventuale riapertura del caso Marcucci e Lorenzini come si dice nella risposta all'Onorevole Monai e dunque non poteva dare alcun parere in merito alla riapertura o al lasciare chiuso com'è stato fatto il caso Marcucci e Lorenzini. Che altro poteva dire l'Ansv se non che non può far altro che prendere atto delle conclusioni della vecchia inchiesta se per regolamento non può entrare in valutazione delle presunte responsabilità del presunto incidente aereo del pilota defunto Sandro Marcucci in cui egli morì insieme a Lorenzini? Il problema infatti non è Ansv, è il Ministero dei Trasporti quando risponde che non sarebbero apparse prove nuove ed evidenti. Con quale indagine o accertamento non sarebbero apparse le prove nuove ed evidenti, visto che Ansv non poteva assolutamente entrare in valutazione delle presunte responsabilità del presunto incidente aereo del pilota defunto Sandro Marcucci in cui egli morì insieme a Lorenzini?

 

laura picchi associazione antimafie rita atria

 
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