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introduzione caso sandro marcucci

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rivista aeronautica gennaio 1976 aspide aria aria in sperimentazione a Pratica di Mare

 

Processo primo grado scieri due condanne per omicidio

 

processo scieri giudici in camera di consiglio

Post n°2654 pubblicato il 13 Luglio 2023 da laura561

https://www.blogsicilia.it/siracusa/la-morte-di-scieri-chiesti-24-e-21-anni-per-i-suoi-ex-caporali-attesa-per-la-sentenza/895620/

Diario lavoro altrui

𝙉𝘼𝘿𝙄𝘼 𝙉𝙊𝙉 𝙀’ 𝙎𝙊𝙇𝘼 𝙋𝙀𝙍𝘾𝙃𝙀’ 𝙉𝘼𝘿𝙄𝘼 𝙀’ 𝙏𝙐𝙏𝙏𝙄 𝙉𝙊𝙄
Pensiamo che sia inutile dire chi sia 𝐍𝐚𝐝𝐢𝐚 𝐅𝐮𝐫𝐧𝐚𝐫𝐢, cofondatrice dell’Associazione Antimafie Rita Atria, specialmente a chi ha avuto la fortuna di averla come amica, il privilegio di averla come compagna nelle lotte o a chi l’ha semplicemente conosciuta, ma per chi non la conoscesse possiamo sintetizzare dicendo che lei è una combattente, una persona che da più di trent’anni è sempre in prima linea avendo come unico scopo quello di perseguire Verità e Giustizia e di dare voce a chi non ce l’ha.
Un impegno silenzioso senza proclami e senza ricompense se non l’affetto e la stima di chi l’ha conosciuta, la certezza di avere fatto il proprio dovere, di essere stata dalla parte giusta, senza se e senza ma.
Ma ora è arrivata la sentenza definitiva e inappellabile della Cassazione…
I fatti: Anni fa il sito della Rita Atria (www.ritaatria.it) pubblicò delle lettere aperte dell’avvocato Fabio Repici, lettere indirizzate alle massime cariche istituzionali, lettere di critica all’allora Prefetto di Messina, Stefano Scammacca.
Lettere che già erano state pubblicate da altri siti del messinese e nazionali, che sono state citate da 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐯𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 nei suoi articoli e quindi riportate in un libro scritto dallo stesso Travaglio per l’editore Garzanti, lettere anche citate dall’onorevole Sonia Alfano durante un comizio.
Nadia è stata citata in un giudizio civile dall’ ex Prefetto per rispondere di diffamazione mezzo stampa perché il dominio internet era stato registrato da lei (che notoriamente è una informatica e tra le tante altre cose si occupa anche di questo, senza oneri per l’Associazione).
In primo grado il Tribunale di Messina rigettò la richiesta evidenziando che non c’era alcuna diffamazione ma in appello La Corte Messina ha poi ribaltato questo risultato.
Non condividendo tale decisione ed essendo nelle nostre facoltà abbiamo deciso quindi di fare ricorso in Cassazione dove eravamo convinti che avremmo potuto dimostrare che non c’era stata alcuna diffamazione e che Noi (perché l’Associazione e non Nadia Furnari ha pubblicato le lettere) avevamo semplicemente pubblicato lettere di dominio pubblico, 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙨𝙘𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙞 𝙜𝙪𝙖𝙙𝙖𝙜𝙣𝙖𝙣𝙙𝙤𝙘𝙞 𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙨𝙞𝙩𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙩𝙤 𝙜𝙞𝙖̀ 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙞 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙞 ❞𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙖𝙩𝙞❞ 𝙙𝙖 𝙢𝙚𝙙𝙚𝙨𝙞𝙢𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙖𝙧𝙘𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙧𝙖𝙜𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙖 𝙣𝙤𝙞 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙞𝙪𝙩𝙚.
Così non è stato.
La Cassazione ha ritenuto di non modificare in alcun punto la sentenza della Corte di Appello rigettando, pertanto, i ricorsi e condannando ciascuno dei ricorrenti al rimborso, in favore del controricorrente, delle spese del giudizio, oltre che al pagamento delle spese forfettarie, degli esborsi liquidati, e degli accessori come per legge, dichiarando la sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte di ciascun ricorrente, dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello, ove dovuto, per i ricorsi.
Certamente le decisioni dei giudici noi le accettiamo anche se non le condividiamo. Sicuramente questa condanna che ci colpisce tutti, anche se colpita in prima persona è stata la nostra vicepresidente Nadia Furnari, che sentendo forte su di sé questa responsabilità voleva affrontarla con le sue sole forze economiche perché come sempre, carica su di sé i pesi maggiori, istintivamente, come uno scudo.
Ma l'associazione "Rita Atria" è un corpo unico e come tale risponderà, con la dignità di chi non scende a compromessi.
Però ora abbiamo bisogno di tutti quelli che condividono il nostro cammino, anche solo idealmente, e considerato che l’associazione è totalmente autofinanziata, tranne che per un piccolo introito proveniente dal 5permille, vi chiediamo di aiutarci e di sostenerci contribuendo, anche con una cifra simbolica, alla raccolta fondi.
𝙐𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙞 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙨𝙛𝙤𝙧𝙯𝙞 𝙖𝙞 𝙫𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙘𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙢𝙤𝙧𝙩𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙛𝙧𝙖 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖, 𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤𝙩𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙨𝙤 𝙘𝙝𝙚, 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤, 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙖𝙨𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙛𝙧𝙖 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞𝙖, 𝙛𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙛𝙞𝙣 𝙙’𝙤𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙫𝙤𝙡𝙫𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙩𝙖, 𝙉𝙖𝙙𝙞𝙖 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙙𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙣𝙤𝙞, 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙗𝙖𝙩𝙩𝙖𝙜𝙡𝙞𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝘼𝙨𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚.
BB:
Causale: contributo straordinario spese sentenza Corte Suprema di Cassazione del del 17/4/2023.
PER LE INDICAZIONI BANCARIE ANDARE AL LINK:

 

 
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Studio missilistico di Laura Picchi

Post n°2652 pubblicato il 07 Luglio 2023 da laura561

 

 

1

AIM-54A

incompatibile

PBXN-3

60.54kg

2

R-27T in servizio 1984 incompatibile

TGAF-5

24.00kg

R-27R in servizio 1983 incompatibile

R-27ER in servizio 1985 incompatibile

3

R-23T a raggi infrarossi incompatibile

TGAF-5

20.80kg

R-24T a raggi infrarossi incompatibile

R-23R compatibile apex mig 23

R-24R compatibile apex mig 23

4

Red Top incompatibile

TNT

18.10kg

5

AIM-7F incompatibile

PBXN-3

15.09kg

AIM-7M incompatibile

6

AIM-7C incompatibile

PBXN-4

11.52kg

AIM-7D incompatibile

AIM-7E incompatibile

AIM-7E-2 incompatibile

Skyflash incompatibile

Skyflash SuperTEMP

incompatibile

RB71 incompatibile

7

AA-20 Nord gittata 4 km incompatibile

Composition B

10.48kg

8

Matra R530E incompatibile

PBXN-3

10.37kg

Matra R530 incompatibile

Matra Super 530D

incompatibile

Matra Super 530F incompatibile

 

9

 

Aspide-1A primo volo 1974 aria aria operativo in produzione 1978 esplosivo tnt e t4 compound b compatibile

 

PBXN-4

 

10.24kg

Matra R511 incompatibile

PBXN-3

10

PL-7 a guida infrarossi incompatibile

HBX

9.60kg

Matra R550 Magic 1a guida infrarossi incompatibile

Matra R550 Magic 2

a raggi infrarossi incompatibile

11

R-3S a raggi infrarossi incompatibile

TGAF-5

8.80kg

R-13M a raggi infrarossi incompatibile

R-13M1 a raggi infrarossi incompatibile

R-3R compatibile atoll a guida radar mig 23

PL-2 a raggi infrarossi incompatibile

12

Firestreak incompatibile

TNT

8.75kg

13

AIM-9B incompatibile a raggi infrarossi

HBX

7.62kg

AIM-9B FGW.2

incompatibile a raggi infrarossi

AIM-9E

incompatibile a raggi infrarossi

 

 

 

 

 

 

AIM-9J

incompatibile a raggi infrarossi rear aspect

aim-9j3 primo sidewinder all aspect compatibile F4E phantom

AIM-9P

incompatibile a raggi infrarossi

PL-5B a guida infrarossi incompatibile

 

RB24 incompatibile a raggi infrarossi

RB24J

incompatibile a raggi infrarossi

Shafrir

incompatibile a raggi infrarossi

Shafrir 2

incompatibile a raggi infrarossi

14

Fireflash incompatibile

TNT

7.00kg

15

AIM-9D incompatibile

HMX

4.69kg

AIM-9C incompatibile

16

AIM-9L incompatibile

RBXN-102

4.06kg

RB74 incompatibile

17

SRAAM incompatibile

TNT

4.00kg

18

AIM-9G incompatibile

PBXN-3

3.53kg

AIM-9H incompatibile

19

R-60M incompatibile

TNT

1.35kg

R-60MK incompatibile

20

R-60 incompatibile

TNT

1.15kg

 

https://arca.live/b/gaijin/52853592

 

 

L'aspide Selenia il primo volo l'ha fatto nel 1974, potrebbe essere il missile che ha abbattuto il dc9.

Il mig 23 era disarmato, non possono essere stati il missile Apex o Atoll ad abbattere il dc9.

 

L'altro missile compatibile che si sa in servizio è il missile Aim9-j-3, è il primo all aspect, colpiva il target in tutte le direzioni, poteva essere lanciato da una distanza fino a 18 km, aveva come esplosivo hbx contenente tnt e t4. E' montato sul F4E phantom, che non c'era al momento della strage sul luogo della strage.

 

Fiscal Year 1976 and July-September 1976 Transition Period ...

books.google.it › books

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United States. Congress. Senate. Committee on Armed Services · 1975

 

 

AIM-9J Sidewinder - War Thunder Wiki

Launch range, 18 km

 

Type Explosive HBX

 

Il Phantom E era stato ordinato agli Usa dall'Italia nel 1977, nel 1980 lo avevano sia gli Usa sia l'italia.

 

Sipri Yearbook 1977 World Armaments and Disarmament SIPRI Yearbook 1977

 

Italy USA 40 McDonnell Douglas Fighter F-4E Phantom (1977)

Il dc9 o è stato abbattuto da un'Aspide Selenia o da un Sidewinder aim9b, al quale si è spostato l'angolo di tiro attirato dal calore del sole sulla fusoliera del dc9, lanciato da ag266 un caccia di Grosseto

Laura Picchi

 
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4 luglio

Post n°2651 pubblicato il 05 Luglio 2023 da laura561

Era il settantesimo compleanno di mia madre. Auguri Mamma. Tante piante in regalo e splendido biglietto di auguri dei suoi cugini di Collodi. Grazie.

Grazie anche al Professor Fulvetti Gianluca di Pisa di Storia, mi aiuterà. Laura Picchi

Diario lavoro altrui

𝘾𝙚𝙧𝙘𝙝𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙂𝙖𝙗𝙧𝙞𝙚𝙡𝙚 al tempo fidanzato di Rita Atria. Marinaio di leva calabrese. Era imbarcato sulla nave Capri in missione in Albania - Valona. Per favore aiutateci a trovarlo.
𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐞 𝐪𝐮𝐢𝐧d𝐢 𝐚𝐮𝐬𝐩𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐞.
𝗖𝗲𝗿𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗜𝘃𝗮𝗻𝗮 al tempo istruttrice di nuoto presso la piscina vicino a villa Pamphili.
Potete scriverci in privato
info@ritaatria.it
nfurnari@ritaatria.it => Nadia Furnari firmataria esposto per la riapertura.
𝗔𝗜𝗨𝗧𝗔𝗧𝗘𝗖𝗜 𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗢𝗡𝗗𝗘𝗥𝗘 𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗢 𝗔𝗣𝗣𝗘𝗟𝗟𝗢.
GRAZIE!

8 luglio

Avete vinto voi. Avrete i miei soldi ma non la mia dignità. Ringrazio l'Avv. e Amico Papandrea per avermi supportato per aver ereditato una situazione non facile...
purtroppo ti ho conosciuto troppo tardi (solo 14 anni di causa se non ricordo male). Ha vinto Stefano Scammacca... e io ho scoperto di essere più pericolosa di Travaglio... sono soddisfazioni.
Ringrazio la mia Associazione e tutti coloro che hanno partecipato alla prima raccolta fondi che mi ha permesso di affrontare la Cassazione. Avrei voluto restituirvi ogni euro ma non sarà possibile. Mi dispiace. Grazie ancora a tutti.
Certamente le decisioni dei giudici noi le accettiamo anche se non le condividiamo. Sicuramente questa condanna che ci colpisce tutti, anche se colpita in prima persona è stata la nostra vicepresidente Nadia Furnari, non la riteniamo giusta e come associazione, dopo aver letto con attenzione i documenti e le motivazioni, presto usciremo con un comunicato stampa in cui spiegheremo i fatti e il perché della nostra posizione.
Certamente, avremo bisogno di una mano da parte di tutti quelli che ci sono vicini e che ci sostengono, perché non abbiamo spalle così forti da affrontare l'onere economico che da questa condanna deriverà.
Nadia ha scritto il post in prima persona, sentendo forte su di sé questa responsabilità e perché, come sempre, carica su di sé i pesi maggiori, istintivamente, come uno scudo.
Ma l'associazione "Rita Atria" è un corpo unico e come tale risponderà, con la dignità di chi non scende a compromessi.

 

 
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28 giugno diario

Post n°2648 pubblicato il 28 Giugno 2023 da laura561

Oggi trattamento endovascolare per mio fratello Luca per impedire rottura 3 aneurismi aorta splenica. Per ora tutto ok. Laura Picchi

aggiornamento 29 giugno mio fratello è stato dimesso. In giornata è a casa.

 
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lotta contro l'obesità diario

Post n°2647 pubblicato il 27 Giugno 2023 da laura561

inizio 23 maggio 2023 113, 2 Kg

dopo un mese 109 Kg

oggi 108,1 kg.

 
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Ustica Procura di Roma verso l'archiviazione

Post n°2646 pubblicato il 27 Giugno 2023 da laura561

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/06/26/linchiesta-su-ustica-dei-pm-di-roma-verso-larchiviazione_d1bbaa93-3e61-48da-a9f2-36f0e65b90a6.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter&utm_campaign=fisco24_info

La magistratura di Roma archivierà questo pezzo di indagine perchè gli autori del reato sono rimasti ignoti. E'  stato impossibile attraverso le perizie stabilire la nazionalità del caccia assassino che ha abbattuto il dc9 con un missile.

Non ci voleva tanto a capire come finiva, visto la volontà di chi era in servizio di coprire chi ha abbattuto il dc9 su mandato dei vertici militari, dei servizi e della politica. Avevo perfettamente capito che alla verità giudiziaria non ci si puo' piu' arrivare. Purtroppo.

Laura Picchi

 

 
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Ustica nei commenti su you tube

Post n°2645 pubblicato il 23 Giugno 2023 da laura561

https://stragediustica.blogspot.com/2023/06/ustica-nei-commenti-su-you-tube.html

Diario lavoro altrui

https://www.facebook.com/events/993288012116358/?ref=newsfeed&__cft__[0]=AZXlgV6Rfm6Defh6VM17tIxdW2BTMxoR_TpM30I1WYAe6QiLyDJR3ACsFfSsuwJq_5Q79zRT0mfovPCPtsTo7UxVU-2vuKFONHFlwNCFFUGOo1TtZQzazYWh8iJ8Vjhux_B5vhFpoNxnOSeL0VTJ-ZeE7c3EAYwmbliT2mYRtpLGANPXH3SyvssKfHJUHmmhjtc&__tn__=H-R

23 giugno Ninna nanna Storie di amore e di mafie

Ben quattro tappe in Sicilia dal 23 al 28
Castelvetrano-Cinisi-Messina-Milazzo
I dettagli al link:

COMUNICATO STAMPA
Dal 23 al 28 giugno saremo impegnati con tante compagne e tanti compagni di Viaggio nella presentazione del libro “Ninna nanna: una storia d’amore e di mafia” di Rita Mattei, edizioni All Around.
Non si tratta per noi di un viaggio tra le pagine di un libro, bensì un viaggio tra le pagine della nostra storia.
La pubblicazione del libro “Io sono Rita. Rita Atria, la settima vittima di Via D’Amelio” è stata l’occasione per tornare a ricontattarci, ritrovarsi negli anni che sono passati e scoprire che la sintonia è sempre la stessa. Il desiderio di condivisione però è più solido, quasi a volersi tenere stretti in questo clima di oblio che sta contaminando le coscienze del nostro Paese.
Nel libro di Rita Mattei non c’è solo una storia – trasformata in romanzo – di Vincenzina Marchese, ma ci sono gli anni della cronista, quelle descrizioni che potrebbero sembrare frutto della fantasia e che invece sono fatti reali che sappiamo riconoscere.
Abbiamo realizzato due video per raccontare alle nuove generazioni la forza di una storia e la gioia del ritrovarsi a camminare insieme, perché magari non abbiamo vinto, ma sappiamo che vogliamo essere protagonisti della nostra storia.
Vi invitiamo a venire, perché non saranno le nostre facce scure piegate dalla pesantezza. Ci saranno i sorrisi di chi sa di aver dato quello che poteva e di voler ancora contribuire a dare spazio a quelle storie scomode che ci impongono riflessioni e non giudizi.
Nel libro di Rita Mattei c’è tutto questo: c’è la storia e c’è la riflessione. Ci sono le contraddizioni. Ci sono le paure. Ci sono le scelte estreme e quel raccontarsi verità che permettono di sopravvivere e di amare ancora nonostante tutto.
Vi aspettiamo!
Ringraziamo La testata LeSiciliane per "viaggiare" con noi in questa tour della memoria.
E poi:
Palmosa Fest - Castelvetrano
Casa Memoria - Cinisi
Libreria Colapesce - Messina
Associazione Città Invisibili, Civico 6 e Libreria Filoramo - Milazzo

Dal TG3 Sicilia del 24 giugno.
𝐌𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐅𝐎𝐑𝐎𝐆𝐑𝐀𝐅𝐈𝐂𝐀 - 𝐌𝐀𝐂𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀 𝐏𝐀𝐋𝐄𝐑𝐌𝐎
DI 𝗙𝗥𝗔𝗡𝗖𝗢 𝗟𝗔𝗡𝗡𝗜𝗡𝗢 E 𝗠𝗜𝗖𝗛𝗘𝗟𝗘 𝗡𝗔𝗖𝗖𝗔𝗥𝗜 dell'Agenzia di Fotogiornalismo "𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮"
La Memoria passa dalle immagini... una mostra difficile ma necessaria per far conoscere alle nuove generazioni cosa è successo a Palermo... e alle generazioni che c'erano di non dimenticarsene.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼, dovrebbe essere portata ovunque perché dietro ogni foto c'è un racconto e vi possiamo assicurare che ascoltare Lannino e Naccari è andare oltre quelle fotografie. Alla fine la mente proietta il contesto e ci si immerge in quegli anni che non possono essere dimenticati. Non può essere dimenticato il fotogiornalismo grazie al quale oggi abbiamo, per esempio, le immagini dell'uomo con la borsa di Borsellino in via D'Amelio. E' stata Studio Camera a farle. A loro e 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐅𝐨𝐭𝐨𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐕𝐄𝐑𝐈... 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐦𝐦𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐄❗
𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟰 𝗴𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟮𝟮 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼
𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟲.𝟯𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟵.𝟯𝟬 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟮𝟮
𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗣𝗕𝗮𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗡𝗮𝘀𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗲𝗿𝘃𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼

30 giugno


𝐋❜𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐦𝐚𝐟𝐢𝐞 𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐀𝐭𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐥𝐥𝐚𝐛𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥❜𝐚𝐯𝐯. 𝐆𝐨𝐟𝐟𝐫𝐞𝐝𝐨 𝐃❜𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐚 𝐌𝐚𝐜𝐜𝐚𝐠𝐧𝐨𝐧𝐞𝐝𝐢𝐆𝐫𝐚𝐧𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐚𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐎𝐫𝐢𝐨𝐥𝐞𝐬
𝐑𝐈𝐂𝐂𝐀𝐑𝐃𝐎 𝐎𝐑𝐈𝐎𝐋𝐄𝐒 QUERELATO DAL EX DIRETTORE DI MERIDIONEWS, io avrei scritto un qualcosa di diverso, perché se è vero che Riccardo ha mille e mille difetti, però è un Cronista è un Giornalista che ci mette sempre la faccia, e mi stupisce ( o forse no ) che un giovane giornalista, il quale avrà sicuramente dei meriti che io non conosco se a meno di 40 anni già dirige(va) un giornale, l abbia querelato per aver solo difeso libertà di stampa. Sto disponendo istanza di archiviazione ed auspico che venga accolta. In caso contrario nessun problema. Da soli e insieme con Riccardo abbiamo avuto a che fare con controparti diciamo “ diverse”, e quindi con la coscienza serena e tranquilla andiamo avanti
Queste che sono in calce sono le dichiarazioni che Riccardo mi ha mandato, tanto per sorridere un po’
***********************************************
Signor Giudice, le chiedo innazitutto perdono, e mi scuso col mio difensore, per il ritardo con cui sottometto questa nota; l’età, gli acciacchi, e i pesi che in questi tempi difficili gravano su un cronista volenteroso, ancorché non di primo pelo, non mi sono stati cortesi. Ma vengo alla trattazione della causa, alla mia posizione; e me ne sbrigo rapidamente: a me personalmente non sembra di aver notato, in ciò che ho scritto, nulla di penalmente o civilmente rilevante; le mie polemiche non superano mai un certo livello, dettato dalle regole tecniche ma soprattutto dalla vecchia educazione; in questo caso, a mente fredda, mi sembra anzi di essere stato particolarmente benevolo, e quasi favorevole, al mio opponente.
Ma qui mi fermo; altrimenti l’avvocato D’Antona, che ne sa più di me, avrebbe il diritto di sentirsi scavalcato; e anche Lei, forse, non mancherebbe di sorridere del semplice cronista che si avventurasse nei codici. “Sutor, ne ultra crepidam” mormorereste entrambi; e a ragione.
Perciò, lascio la trattazione giuridica a chi tocca, umilmente; e anche, in verità, con una certa allegria, vedendo il mio dotto e valente Avvocato con gli occhi di tanti anni fa, quando a lui giovanetto spiegavo i rudimenti del mio mestiere (ma ne scelse un altro, in cui eccelse).
E questi rudimenti son semplici: noi siamo al servizio del pubblico e della nostra coscienza; abbiamo regole, leggi e superiori; ma sempre, in definitiva, la pena o il premio promanano da essa; che essere deve severissima, più d’ogni legge o giudice o direttore, perché ad essa non possiamo sottrarci in alcun modo.
E qui, il caso era semplice: un giovane giornalista, conosciuto in passato come volenteroso; che forse aveva mancato, e forse no; che in ogni caso non aveva violato le leggi (sarebbe stato denunciato) nè i regolamenti professionali (sarebbe intervenuto l’Ordine). Un svista momentanea dunque, al massimo; non un reato e neanche formale indisciplina.
Nella mia vita di direttore, di casi simili non ne sono mancati. Li risolvevo con un buon “cazziatone” a quattrocchi, nella mia stanza, certo – come in effetti avveniva – che non avrei dovuto ripetermi mai più. Non solo: qualche giorno dopo affidavo al “colpevole” un caso particolarmente difficile, per confermargli la mia fiducia, e davo mano a sua insaputa a risolverla, per lasciargli il ricordo, accanto a quello del rimprovero, di una vittoria che lo bilanciasse.
Ma io a mia volta ero allievo di un gran maestro, che non mi rimproverò mai direttamente, neanche in casi per cui altri mi avrebbero non dico licenziato ma messo al muro. Così la mia direzione, a volte militaresca e sempre severa, non fu mai rigettata da alcuno; e ancora, alla mia età, mi onoro di lettere, telefonate e visite dei miei vecchi “ragazzi” di cui neanche i più maltrattati negano buon ricordo e affetto al loro antico maestro e poi collega.
Il mio opponente –lo dico con simpatia – è anch’egli un giovane, non meno del suo “nemico”: giovane redattore l’uno, giovane direttore l’altro; e l’incontro – ahimè – fu spigoloso. Avutane la notizia – com’era abbastanza prevedibile per un collega molto anziano - io ero moralmente tenuto a intervenire: per smussare gli angoli, per riportare ai giusti termini la gran battaglia, per esortare i colleghi – redattore e direttore – a un “volemose bene” magari dialettale ma di buon senso. Il direttore, lo ricevetti a casa mia, con piacere perchè era un ragazzo simpatico, anche se forse assai consapevole del suo grado. Purtroppo, certo per colpa mia, feci fiasco: così, eccoci qui davanti alla Legge.
Per essa, come si sarà capito, io ho un rispetto d’altri tempi. Eppure, fidando nella tolleranza accordata a vecchi, bambini e matti, io oso non solo difendermi ma addirittura dettare la sentenza. Eccola:
“In nome del Popolo Italiano, e di re Salomone,
visto sentito deliberato ecc.,
la Corte
condanna i convenuti a bere una bottiglia di Malvasia isolano, un bicchiere per parte, ma pieno raso, al medesimo tavolo e vuotandolo insieme; il vino sarà fornito dalle due parti a pari spese; le parti toccheranno i bicchieri gridando “In culo a chi ci vuol male”; e tutto ciò a casa dell’Orioles, come più anziano e e più noto a Bacco. I saggi che avranno favorito questo dibattito – sapienti Magistrati o Principi del Foro - saranno, se lo vorranno, presenti per accertare la giusta e corretta amministrazione della Giustizia; non sarà loro negato un bicchiere”.

 

 
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sera Strage di Ustica testimonianza Bertolino

 

processo scieri rimesso in istruttoria

 

Ustica: ha vinto Itavia definitivamente la causa!

 

Caso Scieri ultima udienza

 

morte di Berlusconi

Post n°2638 pubblicato il 13 Giugno 2023 da laura561

In vita gli ho detto di tutto: amico di mafioso Dell'Utri, ultracapitalista del nord, piduista, anticomunista, corrotto e corruttore, evasore, abusante ragazze minori.

Non ho risparmiato niente. Ecco ieri mattina ho sentito un vuoto. Zangrillo aveva detto il vero sulla leucemia e il mio nemico e' morto in un letto di ospedale di lusso, ma con tutta la sofferenza che da' una leucemia.

C'è l'idea che il destino gli ha presentato il conto finale e definitivo, il mio nemico politico le ha pagate tutte in una volta. Non  condivido chi dice ma da vivo ha fatto il Berlusconi, non aggiungendo si ma poi è morto leucemico ed è finita in pareggio.

Spero che i figli diano parte dei loro immensi patrimoni alla lotta contro leucemie e cancri, perchè tanta gente non trova nemmeno un letto in ospedale, muore a casa senza la possibilità di curarsi o in un pronto soccorso sovraffollato.

Magari nel dolore loro penseranno anche a chi non ha niente.

Resta un vuoto: se n'è andato il nemico politico di 31 anni. Se vuole fare una cosa giusta nel vivere l'eternità, almeno tra le braccia di Dio chieda scusa a tutte le sue vittime ammettendo le responsabilità e illumini figli e nipoti a essere italiani migliori di quanto lo è stato lui che si credeva Dio e tanta gente l'ha creduto Dio, lo crede Dio, era ed è solo uno dei velli d'oro.

Laura Picchi

 

 
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caso scieri ultima udienza processo articolo

 

lavoro laura picchi trasferito su nuovo blog

Post n°2636 pubblicato il 10 Giugno 2023 da laura561

il lavoro di laura picchi è trasferito qui: https://www.blogger.com/blog/posts/8488410985453662607

Diario lavoro altri

𝑷𝒂𝒍𝒆𝒓𝒎𝒐, 𝑼𝒏𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝑳𝒊𝒃𝒓𝒊 - 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂 𝑭𝒊𝒍𝒊𝒑𝒑𝒊𝒏𝒂
𝒅𝒐𝒎𝒆𝒏𝒊𝒄𝒂 11 𝒈𝒊𝒖𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒓𝒆 17.
𝑺𝒕𝒂𝒏𝒅 34
A distanza di un anno esatto dalla pubblicazione di ❞𝙄𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙍𝙞𝙩𝙖. 𝙍𝙞𝙩𝙖 𝘼𝙩𝙧𝙞𝙖, 𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖 𝙑𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙖 𝙙’𝘼𝙢𝙚𝙡𝙞𝙤❞ scritto da 𝘾𝙪𝙘𝙚̀-𝙁𝙪𝙧𝙣𝙖𝙧𝙞-𝙋𝙧𝙤𝙩𝙤, edizioni 𝙈𝙖𝙧𝙤𝙩𝙩𝙖&𝘾𝙖𝙛𝙞𝙚𝙧𝙤, si ritorna dove tutto è cominciato: Palermo, Villa Filippina e la Marina di Libri. 𝙇’𝘼𝙨𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝘼𝙣𝙩𝙞𝙢𝙖𝙛𝙞𝙚 𝙍𝙞𝙩𝙖 𝘼𝙩𝙧𝙞𝙖 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙘𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙞𝙡 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙤-𝙞𝙣𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙘𝙪𝙤𝙡𝙚, 𝙣𝙚𝙞 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞, 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙚𝙧𝙞𝙚.
Un lavoro corale che, per la prima volta dopo trentuno anni, ha posto domande scomode sulla fine della testimone di giustizia più giovane d’Italia. Un lavoro che ha spinto anche il 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙙’𝙞𝙣𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖 a riaprire vecchi fascicoli. Siamo grati a tutti quelli che non si arrendono alla narrazione ufficiale e non si fermano davanti alle risposte scontate.
𝙋𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤, ❞𝙄𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙍𝙞𝙩𝙖❞, 𝙙𝙤𝙥𝙤 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙞𝙙, 𝙖𝙣𝙙𝙧𝙖̀ 𝙤𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙞𝙣𝙞 𝙚𝙪𝙧𝙤𝙥𝙚𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙥𝙥𝙧𝙤𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝘽𝙧𝙖𝙨𝙞𝙡𝙚, 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙚𝙨𝙥𝙤𝙣𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝘾𝙤𝙨𝙖 𝙉𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙘𝙧𝙚𝙖𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙡𝙞𝙙𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙚𝙖𝙣𝙯𝙚.

*RITA ATRIA. Un’adolescente contro la mafia*
❗️Replica 10 giugno 2023 ore 21 ❗️
Teatro Binario 30
*via Giovanni Giolitti 159-165, Roma*

 

 
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6 giugno

Post n°2635 pubblicato il 06 Giugno 2023 da laura561

E' come se avessero archiviato me e 14 anni di vita, ma lo so bene l'archiviazione stavolta ci sta tutta. Grazie a chi ha indagato, grazie a chi mi ha informata. Ora si volta pagina definitivamente.Laura Picchi

 
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il caso di rita atria a chi l'ha visto

Post n°2634 pubblicato il 03 Giugno 2023 da laura561

https://www.raiplay.it/video/2023/06/Rita-Atria-riaprire-le-indagini-sulla-morte-della-ragazza-che-collaboro-con-Borsellino---Chi-lha-visto---31052023-0fdf7bb1-06d9-4dba-ae9d-cfd1081d249b.html

COMUNICATO STAMPA
𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐀𝐭𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 ❞𝐂𝐡𝐢 𝐥’𝐇𝐚 𝐕𝐢𝐬𝐭𝐨❓
L’𝘼𝙨𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝘼𝙣𝙩𝙞𝙢𝙖𝙛𝙞𝙚 𝙍𝙞𝙩𝙖 𝘼𝙩𝙧𝙞𝙖 ringrazia la trasmissione “𝘾𝙝𝙞 𝙡’𝙝𝙖 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤❓” per essersi occupata del caso della giovane testimone di giustizia Rita Atria deceduta in viale Amelia 23 a Roma, in circostanze ancora non chiarite del tutto, una settimana dopo l’uccisione del 𝙂𝙞𝙪𝙙𝙞𝙘𝙚 𝙋𝙖𝙤𝙡𝙤 𝘽𝙤𝙧𝙨𝙚𝙡𝙡𝙞𝙣𝙤.
In particolare, vogliamo ringraziare le giornaliste 𝙁𝙚𝙙𝙚𝙧𝙞𝙘𝙖 𝙎𝙘𝙞𝙖𝙧𝙚𝙡𝙡𝙞 e 𝘾𝙝𝙞𝙖𝙧𝙖 𝘾𝙖𝙯𝙯𝙖𝙣𝙞𝙜𝙖 che hanno voluto approfondire e parlare, con grande professionalità, dei tanti interrogativi emersi nel libro-inchiesta “𝙄𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙍𝙞𝙩𝙖. 𝙍𝙞𝙩𝙖 𝘼𝙩𝙧𝙞𝙖: 𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖𝙣𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙑𝙞𝙖 𝘿’𝘼𝙢𝙚𝙡𝙞𝙤” (di cui sono autrici 𝙂𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙣𝙖 𝘾𝙪𝙘𝙚̀, giornalista del TG1, 𝙉𝙖𝙙𝙞𝙖 𝙁𝙪𝙧𝙣𝙖𝙧𝙞, Vice Presidente dell’Associazione Antimafie “Rita Atria” e 𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙤𝙩𝙤 direttora de LeSiciliane), nel quale si ricostruisce, anche con documenti inediti, tutto quello che in trent’anni non è mai stato cercato, chiesto, investigato, scritto, interrogativi che sono poi confluiti in un 𝙚𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙖𝙥𝙚𝙧𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙞𝙣𝙙𝙖𝙜𝙞𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙋𝙧𝙤𝙘𝙪𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙤𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙍𝙤𝙢𝙖 tramite l’Avvocato 𝙂𝙤𝙛𝙛𝙧𝙚𝙙𝙤 𝘿’𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣𝙖 del foro di Catania che rappresenta noi e la sorella, 𝘼𝙣𝙣𝙖 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙖 𝘼𝙩𝙧𝙞𝙖.
Il servizio andato in onda nella serata del 31 maggio è stato per noi uno degli esempi, ormai rari nel panorama italiano, del giornalismo etico, coraggioso e antimafioso di cui parlava 𝙂𝙞𝙪𝙨𝙚𝙥𝙥𝙚 𝙁𝙖𝙫𝙖: ❞𝙇𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖̀❗ 𝘿𝙤𝙫𝙚 𝙘’𝙚̀ 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖̀, 𝙨𝙞 𝙥𝙪𝙤̀ 𝙧𝙚𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙚 𝙙𝙞𝙛𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙩𝙖̀❗
Ora speriamo che l’appello lanciato in trasmissione di far emergere ogni possibile informazione sul periodo romano di Rita Atria abbia dei riscontri positivi.

 

 

 
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25 giugno 2010 andreis su Ustica intervista ad Oggi

Post n°2633 pubblicato il 30 Maggio 2023 da laura561

Come lo sai Picchi che dietro la guerra elettronica c'è la strage italiana di Naldini e Nutarelli che abbattono il dc9 con due missili sparrow a guida radar e inerte? Parla Agostinis a Oggi nel 2010 , la persona a cui Nutarelli disse Fossimo stati a casa. Nutarelli si stava pentendo, andava ucciso con Naldini a Ramstein. Io non so come qualcuno che ha schermato insieme al pd808 il cielo con la guerra elettronica mentre il caccia di Grosseto faceva la strage avesse il coraggio di fingersi amico di Marcucci e della moglie Maresa insieme alla compagna che ha affossato la possibilità di Marcucci e Lorenzini di avere giustizia inducendo il giudice al dissequestro dei rottami del piper e avgas col toluene sbagliato poi distrutti. Dopo questa intervista silenzio politico militare interrotto dai nostri nemici che Priore ha smentito Ciancarella, quindi egli dovrebbe tacere. Ha bruciato la vita Ciancarella con i suoi, perchè la guerra elettronica italiana ha oscurato ai radar italiani la strage del caccia di Grosseto. Io comunque non sono disposta a tacere la verità storica, quella giudiziaria è irraggiungibile ma quella storica è derivante da questa intervista:

2) LA BATTAGLIA – Parla l’uomo che raccolse le confidenze del pilota Nutarelli
«Fossimo stati a casa quella sera! Non avremmo visto quello che purtroppo abbiamo dovuto vedere». L’arrivo di un cameriere interrompe il discorso. Al tavolino di un bar, davanti all’istituto tecnico aeronautico Malignani di Udine, sono seduti un asso delle Frecce Tricolori, il tenente colonnello Ivo Nutarelli che nel 1988 perderà tragicamente la vita con il collega Mario Naldini, durante una esibizione a Ramstein in Germania, e l’insegnante dell’istituto aeronautico Andrea Agostinis, destinato qualche anno dopo a diventare «famoso» suo malgrado perché coinvolto e poi prosciolto nell’inchiesta sugli attentati di Unabomber. I due si conoscono bene e si frequentano perché abitano nello stesso palazzo, perché dall’Istituto Malignani escono molti dei piloti destinati a finire nella pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori e perché il professor Agostinis porta spesso i suoi allievi alla base di Rivolto. «Era la fine di maggio del 1986», ricorda Andrea Agostinis, «Con Ivo si parlava di un incidente aereo e io commentai: “Assomiglia un po’ alla sciagura di Ustica”. Mai l’avessi detto. Nutarelli si fece scuro in volto. Si incupì e si lasciò scappare quella frase: “Fossimo stati a casa quella sera”. «Non ne afferrai appieno il significato. Capii solo dopo il disastro di Ramstein. Credo che Nutarelli in quel momento stesse per farmi rivelazioni molto importanti che non riusciva più a tenersi dentro. Era stressato, preoccupato. Ustica evidentemente lo tormentava. Ma solo quando mi interrogò Rosario Priore afferrai fino in fondo il significato di quella frase. La sera del 27 giugno 1980 Nutarelli e Naldini si alzarono in volo dalla base di Grosseto con i loro F 104. Intercettarono il Dc 9 Itavia, lo affiancarono e poi scoprirono qualcosa di molto grave perché lanciarono il segnale di allarme, ma non via radio. “Squoccarono” elettronicamente il codice di emergenza e per essere più sicuri che il loro segnale fosse stato recepito, come da manuale, fecero una manovra a triangolo che serve proprio per avvertire gli operatori radar a terra di una situazione di massima allerta. Non usarono la radio evidentemente per non farsi intercettare da altri. È la prova che Nutarelli e Naldini avevano scoperto qualcosa di veramente grave. Forse aerei non della Nato che avevano violato il nostro spazio aereo. Pare che nei giorni successivi abbiano confidato a qualche collega che c’era stato un combattimento aereo». Ma Rosario Priore da lei cosa volle sapere?
«Nutarelli morì a Ramstein due giorni prima di essere interrogato dal magistrato. Priore fece a me delle domande che avrebbe voluto fare al pilota. Perché mi chiese con insistenza se conoscevo la procedura di scarico dei missili durante una missione e al rientro alla base. Domande tecniche, dalle quali capii che quella sera Naldini e Nutarelli erano rientrati senza un solo missile. Mi sono sempre chiesto: “Li avevano lanciati tutti? Alcuni li avevano scaricati in mare per non farli ritrovare? O subito dopo l’atterraggio il comando aveva ordinato di farli sparire?”».
Professore, sta dicendo che anche Nutarelli e Naldini quella sera hanno lanciato dei missili? E contro chi?
«Non ho dubbi. L’ho capito dalle domande che mi ha fatto Priore. Anche loro hanno sparato. E sono tornati alla base con 450 chili in meno sul loro caccia. Contro chi non lo so ma è chiaro che il segnale di emergenza generale che hanno usato, lo si lancia solo quando c’è una situazione di combattimento»

 

 
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Domani a Chi l'ha Visto? si parlerà di Rita Atria

Post n°2632 pubblicato il 30 Maggio 2023 da laura561


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Domani a Chi l'ha Visto? si parlerà di Rita Atria.
In studio Anna Maria Atria (sorella di Rita).

 

 
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