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introduzione caso sandro marcucci

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Mimmo Lucano europarlamentare e di nuovo sindaco a Riace

 

EUROPEE ASTENSIONE E CAPETTI

Post n°2742 pubblicato il 10 Giugno 2024 da laura561

EUROPEE ASTENSIONE E CAPETTI Il 51 per cento non ha votato, non credo si possa criticare chi non vota e nello stesso momento criticare chi vota lo status quo. In Italia accade. Chi si astiene non è colpevole di niente, semplicemente non crede che nessuno lo possa rappresentare . Le mie battaglie SU USTICA per esempio non le porta avanti la destra per la bomba palestinese o libica a seconda dell'epoca, il pd e i 5 stelle per il missile francese o americano, a sinistra del pd pare portino avanti il missile israeliano. Vedete chi non è disposto a liberare l'italia dagli scheletri nell'armadio di stato, non si occupera' mai di tutelare i diritti di tutti, ma fara' solo l'interesse suo e dei suoi cortigiani. Io mi trovo con capetti che hanno avuto la brillantissima idea di non candidare Mimmo Lucano anche al Centro e in Toscana, sono astensionista con voto ideale a Lucano. Mimmo mi spiace, ci andavo stavolta al seggio per te. Bisogna cambiare i capetti a sinistra, hanno stufato. Laura Picchi

EUROPEE LA FINTA SINISTRA BOCCIATA SU TUTTA LA LINEA la lista di finti "compagni" fuori dall'europarlamento è se volete una seconda buona notizia: Risultato sotto le aspettative per Stati Uniti d'Europa e Azione che non arrivano alla soglia di sbarramento del 4% necessaria per mandare eletti a Strasburgo. Il partito di Renzi, Bonino e Maraio ha il 3,7%. Quello di Calenda il 3,3%.
E restano fuori dall'Europarlamento le altre liste, tra cui 'Pace terra dignità'' di Santoro, 'Libertà-Sud chiama Nord' di De Luca e Castelli, 'Alternativa popolare' di Bandecchi e 'Democrazia Sovrana popolare' di Rizzo.

 

 
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proroga 30 giorni motivazione assoluzione appello Antico caso Scieri

 

Ciancarella: con me si è ripetuta la storia

Post n°2740 pubblicato il 31 Maggio 2024 da laura561

Le amiche di RC di Viareggio mi dicono che Ciancarella esalta anche con loro la mia tesi con lo scenario di LL013 il caccia di Grosseto assassino e aggiungono dagli aggettivi che egli usa per te e non ha mai usato per nessuno si vede che egli ti ama.

Da quello che dicono di noi le amiche di Rc e in Parrocchia a Torre del Lago quando aggiungono la Laura Picchi e Ciancarella si vedono numerosissime volte a Lucca e stanno insieme per ore, ma la famiglia di Ciancarella cosa dice di questi incontri i vecchi del sios creano la calunnia:  Laura Picchi e Ciancarella diciamo hanno una relazione sessuale extraconiugale e lui (vi giuro l'hanno potuto dire nei loro salotti) diciamo la "ficca" da quando lei aveva appena 18 anni. La Laura Picchi è condizionata dal suo amante diciamo e cosi screditiamo entrambi e i loro lavori su Ustica.

Saputo questo uno o una si chiede come mai la famiglia non mi ha accompagnata fuori dalla loro vita nel 1994-1996 o nel 1998 quando ci si rincontra con Ciancarella e mi da in mano le carte dell'omicidio di Marcucci con cui chiede alle Istituzioni e a Massa di riaprire le indagine da firmare e inviare anch'io.

La famiglia di Ciancarella mi vuole bene, condivide il mio lavoro e allora si cambia strategia.

Si dice che io e il mio lavoro deprimiamo Ciancarella e vado tenuta il piu' lontano possibile da lui, gli psichiatri non mi diagnosticano la sindrome ossessiva compulsiva e la famiglia finalmente alla milionesima mia telefonata ossessionata dal sentire Mario 20 volte al giorno con il loro stesso terrore che o si suicida o lo ammazzano crede che io sia un problema per la salute mentale di Mario e mi chiede di farmi sentire il meno possibile.

Ciancarella è vero soffriva per me prima del Tar e Consiglio di stato lo uccidano con sentenze indegne negandogli la restituzione della difesa del maltolto e dei risarcimente. Io non lo sapevo.

Me lo dice il figlio naturale di Marcucci Luca Loffredo. Mario ci ha detto che alla fine il tuo impegno per mio padre Sandro l'hai pagato a carissimo prezzo, si riferiva ai tuoi rapporti con mamma e papa' e alla morte di tuo papa'. Non lo sapevo e non ho creduto subito a Loffredo.

Ci ho creduto quando ritrovo una vecchia lettera di Ciancarella dove mi scriveva: A me Laura interessa darti con il caso Marcucci un motivo per uscire dalla tua depressione, di crearti rapporti umani sociali e politici, di riprendere in mano la tua vita, si perchè cara Laura la tua vita è la cosa piu' importante. Vedi bisogna essere preparati quando ad esempio si fa una cordata scalando una montagna. Se non sei una donna matura, serena nel profondo, io ti consiglio di non andarci sui campi minati, perchè serve un equilibrio psicofisico ottimale per occuparsi di Marcucci e di Ustica oppure ti faranno a pezzi, è certo.

Mi dava Ciancarella le istruzioni per non soccombere a me e alle mie fragilità prima che combattere i vecchi del sios di Tascio.

Aveva paura già nel 2000 che mi facessero a pezzi e non gli è mai passata, ha deciso di farmi da scorta come Marcucci con lui.

Ciancarella ha un debito con la famiglia di Marcucci, perchè Marcucci ci è morto ucciso a fargli da scorta. Io ho lo stesso debito  a vita con la famiglia di Ciancarella, non ho resistito quando mi hanno detto meno ti fai sentire per Mario e meglio e'. I vecchi sios forse non se l'aspettavano, i tavoli che ho battuto con i miei pugni sono quelli di psichiatria, mi curano e ora riesco a telefonare molto poco, sperando un giorno, altro che essere contro, la famiglia di Ciancarella possa comprendere quanto mi piacerebbe se mi riaccogliessero a casa loro, tutti insieme a viverci la quotidianità con i vecchi sios fuori dalla nostra vita che hanno rovinato irrimediabilmente.. Non lo so se sarà mai possibile che Ciancarella mi torni a credere che non sono contro di lui, non lo saro' mai e se ultimamente non ci sono stata non è perchè spesso ero in disaccordo col nuovo Ciancarella, ma perchè ho un debito permanente enorme con la sua famiglia.

Non lo so Mario se ti ritrovo da qualche parte, su nuove strade, mi piacerebbe, ma non voglio illudermi.

Magari ci faremo due risate su quanto Mieli alle nostre quote non potrà mai volare, se ci rincontreremo, ci vuole esercizio. Laura Picchi

 

 
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la mia recensione del libro di Ciancarella

Post n°2739 pubblicato il 29 Maggio 2024 da laura561

La mia recensione del suo libro

Presupposto: Ciancarella ha speso quasi 44 anni di vita per dare giustizia a Ustica, 47 alla strage del Monte Serra, una vita contro corruzione, fascismi, p2, gladio e altre organizzazioni paramilitari. Militare e cristiano cattolico, comunista e pacifista, liberale e fedele alla Costituzione del 1948.

Presupposto : nel 1980-1983 avviene la falsa radiazione di Ciancarella e quindi gli viene rubato il grado, lo stipendio.

Nel 1985 Ciancarella diventa padre di Talitha, lui si batte perchè la sua famiglia abbia di che vivere.

Nel 1987 spacciano per suicidio l'omicidio di Dettori, un durissimo colpo per Ciancarella ma quando Marcucci gli chiede di tornare con lui ad impegnarsi per Ustica egli accetta senza premi, paracaduti, con pochi soldi e figli da portare all'autonomia umana, familiare ed economica.

Accetta Ciancarella per quel valore di gratuità  del servire la Costituzione e vanno incontro al 2 febbraio, all'incidente omicidio di Marcuccci con Lorenzini.

A Ciancarella piu' volte si potrebbe disgregare la famiglia, ma invece di lasciare la prima linea prima si unisce alla mia ex associazione per continuare a servire la Costituzione e poi incontra me quella che hanno definito la ragazzina che l'ha cambiato per sempre Ciancarella o forse ne ho ritirato fuori l'umanità.

Ha comportamenti con me mai avuti prima Ciancarella: mi sconsiglia di fare la tesi sulla strage di Ustica perchè è una trappolaccia, si preoccupa solo e soltanto della mia fragilità psicologica fino a che rincontra Tascio, l'ha trascinato a processo per diffamazione perchè Ciancarella avrebbe detto è l'assassino Tascio di Marcucci.

Nel 2000 mi dice che le bimbe curiose non le regge e che la faccia finita io di chiedergli le foto del corpo di Marcucci, io non combattevo per Ustica ma per tenermi Ciancarella vivo.

L'altra volta che si infuria con me è quando si rende conto gli nascondo qualcosa, al bar a Lucca con voce glaciale mi dice che io gli devo sempre dire tutto e su tutto la verità.

Alla vigilia di andare al processo voluto da Tascio, Ciancarella alla mia domanda se posso andare in treno con lui dice che non se parla proprio, io ero una ancora troppo infantile per capire perchè mi aveva sceso dal suo treno.

Si va insieme in aereo a Palermo, Ciancarella al ritorno fa battute per tutto il viaggio che riaccade come Ustica e non si atterrerà mai a Pisa. Tascio aveva un'occasione propizia, anch'io avrei abbattuto quel volo con me e Ciancarella sopra con una bomba dei palestinesi.

Ciancarella muore ucciso anche se la testa e il cuore ancora funziona con le sentenze del Tar e Consiglio di Stato che gli negano di riavere tutto il maltolto da am italia e i risarcimenti.

A me comincia a mancare, come alla mia ex associazione io credo e al loro legale Ciancarella ma è morto quello che mi ha protetto come quarta figlia quasi 20 anni.

Nessuno di quelli uccisi per cui abbiamo lottato ha avuto giustizia, Ciancarella lo vedo  per la  prima volta correre dietro a un premio, con l'impegno del suo amico storico Luciani e dell'editore suo Farinella.

Quel libro ha subito tagli grandi nell'indagine di Ciancarella su Ustica, Dettori, Marcucci e Lorenzini, manca Scieri del tutto.

Quel libro non ha qualità di insegnare a ciascun cittadino come ricostruire la verità su Ustica e connessi, su Scieri.

In questi anni io parlo con la famiglia di Ciancarella, di Marcucci, di Lorenzini, di Dettori e vedo solo macerie umane.

Il libro è molto meglio del manoscritto di Ciancarella perchè molti fatti personali familiari suoi e di Marcucci li riconsegna al privato e non al giudizio di un lettore sul divano che spesso non si mette nei panni di chi ha vissuto quella storia ma sale in cattedra, sul pulpito, si sostituisce al giudice che è uno per chi crede: Dio Padre e per chi non crede la coscienza di ciascuno.

Il libro è un dialogo intimo di un uomo fisicamente vivo ma che i tribunali hanno ucciso da lasciare a questo disgraziato Paese e alla famiglia.

Ecco anche il premio Repaci io credo sarebbe stato fosse stato vinto alla memoria di chi e' stato ucciso nella sua fedeltà alla Costituzione, quando è stato detto conta piu' il volere della difesa italiana responsabile del Serra e di Ustica, fascista e piduista,  paramilitare che del Capo dello stato Pertini antifascista, padre costituente, socialista, democratico e che voleva tutelare l'italia come ponte di pace tra Europa e nord africa, Europa e medio estremo oriente.

Io piango l'anima morta uccisa di Ciancarella, perchè al potere c'è tornato il fascismo ed egli ha perso con le carte truccate la guerra per la democrazia, i diritti umani, la libertà, la verità e giustizia , la pace.

Questo Mieli come l'ho vissuto io, non lo vivrà mai. Laura Picchi

integrazione 30 giugno 2024

Volevo spiegare il cambiamento di chi mi è stato padre Ciancarella. Io sono stata quella che ha messo prima della lotta per ustica ,anche l'interesse della famiglia è venuto dopo la lotta x Ustica Ciò ha scatenato gelosie, ma poi hanno detto a Ciancarella vedi lei è contro te e famiglia, è bene stia fuori dalla vostra vita Solo quando la sua anima è morta, Ciancarella fa solo padre marito e nonno escludendomi dalla loro vita e dal libro. Nessuna email o chiamata per le lotte per la mia salute o per lo studio. Mi è morta uccisa la sua anima. Sono sola con lo squarcio su Piper Marcucci. Stavolta Marcucci ha fatto in modo che il tumore alla pelle fosse benigno. Posso continuare da sola le lotte che facevo con e per Ciancarella Nessuno può sapere il valore della gratuità del servizio allo stato se non hai avuto esempi. Il mio è il vecchio Ciancarella quello che credeva che alla fine tutti avremmo avuto la verità giudiziaria e credeva in me l'unica che ha messo al primo posto, perché altrimenti facevo una brutta fine e Ciancarella mi amava come quarta figlia non poteva permetterlo Non dimentico!

 

 
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libro Ciancarella fuori dalla finale del Premio Repaci

Post n°2738 pubblicato il 29 Maggio 2024 da laura561

Confermata la diversità tra noi, la storia nostra e Paolo Mieli: libro Ciancarella fuori dalla finale del Premio Repaci

Sono soddisfatta che il socio della Fondazione Italia Usa Mieli , fondazione che con Luttwak ricorda lo schema P2 , ci abbia bocciato tenendo fuori il libro di Ciancarella fuori dai finalisti.

Il nostro premio, mi dispiace per il professor Luciani e l'editore Farinella, è la bocciatura di Paolo Mieli perchè siamo incompatibili per storie e valori.

Grazie anche a chi non ha capito che io sono sempre stata contraria alla partecipazione al Premio  Repaci di Ciancarella, perchè noi non  abbiamo cercato guadagni o premi per fare il nostro dovere: lottare per la democrazia, la verità, la giustizia.

In verità a me e a Ciancarella il premio che non volevamo ce l'ha dato Marcucci: amava e ama talmente Ciancarella e la sua famiglia da fargli da scudo umano e rimanere ucciso dal Sios di Tascio.

Io sono la prima beneficiaria di Ciancarella in vita, perchè ad una povera ragazzina con tendenza autodistruttiva egli nel 1994 ha steso su di me la sua ala forte impedendo che andassi di la' nell'altro mondo da suicida.

Ecco il post sul premio Repaci i finalisti

I FINALISTI DEL PREMIO VIAREGGIO-RÈPACI
La giuria del premio Viareggio-Rèpaci ha annunciato le terne di narrativa, poesia e saggistica che accedono alla finale dello storico premio letterario, giunto quest'anno alla sua novantacinquesima edizione.
Per la categoria NARRATIVA: Silvia Avallone con Cuore nero (Rizzoli), Federica De Paolis, con Da parte di madre (Feltrinelli) e Marco Lodoli, con Tanto poco, (Einaudi).
Per la categoria POESIA: Stefano Dal Bianco con Paradiso (Garzanti), Mariangela Gualtieri con Bello Mondo (Einaudi) e Laura Pugno con I nomi (La nave di Teseo).
Per la categoria SAGGISTICA: Pierluigi Battista con I miei eroi (La nave di Teseo), Francesco Gambino con In sala con il diritto (La nave di Teseo) e Vincenzo Trione con Prologo celeste (Einaudi).
La Giuria del Premio è composta da Paolo Mieli (Presidente) - giornalista, saggista e storico, Leonardo Colombati (vicepresidente) - scrittore, Luca Alvino - poeta, Maria Pia Ammirati - dirigente televisiva, scrittrice e giornalista, Camilla Baresani - scrittrice e insegnante, Giorgio Biferali - scrittore e insegnante, Maria Borio - poetessa, Gabriella Buontempo – produttrice cinematografica, Diamante D'Alessio - giornalista, Francesca Ferrandi - autrice, Costanza Geddes da Filicaia - docente di Letteratura italiana contemporanea, Emma Giammattei - docente di Letteratura Italiana, Luciano Luciani professore e giornalista, Edoardo Nesi - scrittore e saggista, Mirella Serri - docente di Letteratura e giornalismo.

Luciani Luciano dovrebbe lasciare quella giuria, lo dico perchè col suo onore, la sua trasparenza e onestà, la sua professionalità con Mieli è incompatibile pure lui.

Laura Picchi

 

 
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le siciliane n 82

 

dove l'ho tratta la mia tesi che è stato il mig italiano decollato da Pratica di Mare ad abbattere il dc9

Post n°2736 pubblicato il 27 Aprile 2024 da laura561

Questo è l'estratto del Manuale dell'Operation Northwood. Ciancarella: Ustica è una Operation Norfhwood contro Gheddafi. Ciancarella non legge il manuale, come fanno a farla.

Altrimenti io e lui non si fraintendevano Marcucci e Dettori. Se utilizzI un f104 e un missile tuoi, il giudice scoprirà che sei stato te e non il nemico Gheddafi come affermi. Devi recuperare un mig di gheddafi, un missile libico sovietico e poi abbattere il dc9 come fosse Gheddafi a farlo abbattere.

Gli Usa lo scrivono come fare:

  • L'uso di caccia di produzione sovietica pilotati da aviatori americani potrebbe fornire ulteriori provocazioni. Il disturbo dell'aeronautica civile, l'attacco a vascelli di superficie e la distruzione di un aereo telecomandato americano da parte di MiG sarebbe utile come azione complementare. Un F-86 adeguatamente riverniciato potrebbe convincere i passeggeri di aver visto un MiG[14], a maggior ragione se il pilota dovesse annunciare l'evento. L'inconveniente principale di questa ipotesi è il rischio implicito nel reperimento o nella modifica dell'aereo. Tuttavia, copie credibili di MiG possono essere realizzate negli Stati Uniti in tre mesi.
  • È possibile provocare un incidente che dimostri in modo convincente che un aereo cubano abbia attaccato e abbattuto un velivolo charter civile in volo dagli Stati Uniti verso Giamaica, il Guatemala, Panama o il Venezuela. La destinazione potrebbe essere scelta in modo che il piano di volo incroci Cuba. I passeggeri dovrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi gruppo di persone con interessi comuni, tali da giustificare un volo charter e non di linea.

Gli  Usa scrive Ciancarella per la direttiva Carter non possono fare la strage di Ustica loro direttamente, allora fanno la variante.

Am italia nel 1978 prende mig 23 mf, ci addestra un suo pilota in due anni e quando è pronto decolla il 27 giugno 1980 da Pratica di Mare con missile apex inerte a guida radar e abbatte il dc9, attuando il punto di provocare un incidente di un aereo libico che attacca e abbatte il velivolo civile italiano.

C'è scritto sul manuale dell'Operation Northwood come fare: o hai caccia o missili del nemico , o te li fai in copie convincenti in casa, gli Usa ne erano capaci in tre mesi.

Nessuno ha pensato mai di utilizzare per simulare l'attacco nemico a un velivolo civile tuo caccia e missili tuoi. Il magistrato incrimina te per strage, invece se trova traccia del nemico ma sei stato tu , comunque incrimina il nemico per aver abbattuto un aereo civile.

Nessuno utilizza mai per simulare di essere Gheddafi per abbattere il dc9 un f104 italiano, piloti italiani e missili a guida radar italiani, ma i suoi di Gheddafi.

Questa gente che prende Naldini e Nutarelli , gli sparrow inerti dando a me e a Ciancarella ragione come ai matti, offende Dettori e Marcucci, che io e Ciancarella non abbiamo capito.

Forse e dico forse c'è da andare anche noi a Pisa a inginocchiarci davanti alla tomba di Marcucci, chiedere scusa e poi domandargli: I tuoi figli, tua moglie, i tuoi nipoti, i tuoi fratelli e sorelle sono soli come cani sotto schiaffo di assassini, depistatori, mandanti. Ma chi te l'ha chiesto di far da scudo umano a Ciancarella, Sandro, e non  dirgli tutto?

Si e' vero Sandro, hai vinto, Ciancarella è vivo. Oggi Sandro compio 49 anni, ma vedi bisogna vedere come si sta da vivi. A noi, io e Ciancarella, rimane solo il rimorso di non avervi capito e che e' tutto archiviato, nessuno ha avuto giustizia.

Chi te l'ha fatto credere  Sandro che eri solo al mondo , che i tuoi non ti amavano piu', che quindi non saresti mancato a nessuno se Tascio ti faceva fuori coperto da governo Usa e Italia?

Lo so non ci puoi piu' rispondere, non possiamo piu' neanche litigare che far da scudo umano alla gente quando hai moglie figli e nipoti è ingiusto nei loro confronti.

Non possiamo neanche litigare guardandoti negli occhi. Che gli dico io a tuo figlio Fabio?

Che pensavi di aver perso il loro amore e cosi hai fatto da scudo umano a Ciancarella rimanendo ucciso dagli stragisti di Ustica?

Lo sai cosa mi è successo? C'era Sanremo 2024, un tema di discussione leggero leggero, mi sono trovata io al posto tuo quest'anno a commentare i cantanti con tua moglie e tuo figlio. Abbiamo passato un momento per me tra i piu' belli che ho mai vissuto. Erano solo i cantanti di Sanremo Sandro, ma per riscoprire i rapporti umani ci vuole liberarsi delle proprie pesantezze e riscoprire la bellezza della leggerezza.

A tua moglie piace il trio del Volo come a tuo figlio, è destino Sandro, non ci si puo' mai sottrarre al destino.

Laura Picchi

 

 
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lavoro sulla strage di Ustica con una "nuova" conclusione di laura picchi

 

lavoro laura Picchi: indice

 

le siciliane n 81

 

anniversario omicidio Dettori e Pasqua

Post n°2730 pubblicato il 31 Marzo 2024 da laura561

Oggi è il 37o anniversario dell'omicidio spacciato per suicidio del maresciallo Mario Alberto Dettori testimone della strage di #ustica. La Pasqua mia è dedicata quest'anno a Dettori. Ti voglio tanto bene. Laura Picchi

 

 
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scieri appello x due condannati per omicidio a Settembre

 

Stragi tra poco sono 32 anni e i giuda come disse Borsellino sono ai posti di comando

Post n°2728 pubblicato il 29 Marzo 2024 da laura561

I processi sulle stragi, sulla trattativa stato mafia  , sulla mancata persecuzione del covo di riina , sull'arresto di messina denaro dopo 30 anni di latitanza sono finiti con un nulla di fatto o col mistero.

Qualche risposta la si puo' avere dalla lista Sud chiama Nord di Cateno de Luca che proprio nel 2019 per le Europee si candido' con Berlusconi e Micciche'.

Beh il capitano Ultimo e la ex onorevole Piera Aiello in Parlamento hanno annunciato la candidatura con Cateno de Luca.

Dopo questa scelta di campo, è del tutto chiaro che ho fatto bene, parlo per me ovviamente, a non seguire questi guru dell'antimafia doc e vip.

Laura Picchi

 
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Precipita aereo di proprietà di Moretti collega di Naldini e Nutarelli: due morti

Post n°2727 pubblicato il 26 Marzo 2024 da laura561

https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/treviso/cronaca/24_marzo_26/treviso-ultraleggero-si-schianta-nel-giardino-di-casa-l-aereo-e-di-un-ex-comandante-delle-frecce-tricolore-793485d7-604b-4d33-b64e-1f2d1565cxlk.shtml

Qualcuno continua a dare segnali che si puo' ancora morire, se hai avuto a che fare con Naldini e Nutarelli, con Ustica e ti ricorda che devi smentire sempre fino alla morte che  ag266 è il continuo di aa464 ll464 f104 di naldini e nutarelli che prima con uno sparrow inerte abbatte il dc9 e poi il mig disarmato decollato da Pratica di Mare?

A me la povertà non spaventa, spaventa il silenzio di chi di dovere, i depistaggi di chi di dovere mentre si continua a morire se l'aereo è di proprietà dell'amico di Naldini e Nutarelli.

Quello si mi angoscia.. Buona Pasqua e Risveglio a tutti e tutte. A cominciare  dalla premier, fa le vocette, si nasconde nella giacca senza nessun rispetto per le Istituzioni italiane, mentre i sinistrati sono impegnati nella difesa di Decaro che si fa foto con le sorelle del boss, perchè parola sua hanno un negozio, non hanno niente a che fare col boss. Immagino che  Decaro sappia dove la sorella del boss abbia preso i soldi per aprire e mantenere il negozio, possa dimostrare siano puliti. Io non ho ancora sentito la sorella che va a denunciare le attività mafiose del fratello, sarà un caso. Ho sentito il senza vergogna Emiliano che è andato dalla sorella del boss a chiedere protezione per il sindaco decaro.

Ecco mi angoscia lo stato della politica italiana trasversalmente, no se sono in gravi difficoltà economiche, mi sono sempre rimboccata le maniche e ho cercato di uscirne dalle brutte situazioni, in 9 mesi nel 2013 persi tre familiari e mi  sono rialzata.

Laura Picchi

Aggiornamento

Scrive il giornale: possibile rottura del tubo dell'alimentazione.

Manuale di volo Sierra P2002

Se si rompe la pompa principale c'è la pompa elettrica che permette un'adeguata alimentazione del motore. E' impossibile la possibile causa dell'incidente  scritta dal giornale, le autopsie non le fanno. Non si sa nulla veramente di questo incidente all'aereo di proprietà di Moretti collega e amico di Naldini e Nutarelli con due morti. Il figlio del generale e moglie ha perso due genitori in un colpo solo a pochi giorni da Pasqua, diciamo che questo piccolo lavoro lo faccio per lui che nemmeno mi conosce e crede sicuramente all'incidente per guasto meccanico. Io credo che l'aereo era di Moretti in volo la sera della strage di Ustica, collega di Naldini e Nutarelli , le fiamme in volo non hanno una causa nota, si dovrebbe fare l'autopsia alle vittime. Laura Picchi

 

 

 
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il governo Meloni ha trovato l'escamotage per toglierci il reddito di inclusione

Post n°2726 pubblicato il 25 Marzo 2024 da laura561

Il reddito di inclusione a me e mio fratello è stato tolto in data di oggi. Hanno trovato l'escamotage. Si rimette la legge del 2013, i disabili maggiorenni che non guadagnano 2800 euro l'anno devono essere a carico irpef della madre, anche se non coabitano con essa e quindi hanno stato di famiglia differente.

Il governo ha detto che ci puo' mantenere mia madre, lui il sussidio in data di oggi ce lo toglie.

Silenzio sul fatto se Laura Picchi puo' lavorare o no, con le sue patologie e problemi dichiarati da una relazione dello psichiatra dopo avermi visita prima al privato poi non  andava bene al pubblico. Ho chiesto la rivalutazione della mia invalidità civile oggi al 67 per cento.

Per esempio prendendo le gocce di cipralex non posso guidare ne' lavorare a dei macchinari.

Per esempio con la sindrome depressiva maggiore sono inabilitata guarda casa a quello che mi preparo dal 1995 professore ricercatore. Non si puo' insegnare a classi di studenti comunicando la depressione ansia e altro.

Per esempio ho il tremore alle mani, sono  inabilitata a fare la cameriera.

Ho l'ernia al disco cervicale che mi impatta sul midollo, una lombare e quindi sono inabilitata

ai lavori che prevedono portare pesi.

Bisogna che mi dicano se mi abilitano comunque al fare il professore ricercatore con i miei problemi psichiatrici o mi fanno una documentazione che dica che posso lavorare al computer in uffici privati o pubblici.

Credo che mia mamma ha il diritto di non mantenermi fino a 80 anni, a meno che non c'entri il lavoro fatto da me finora. Non ti associ a dire che Ciancarella depista, anzi dici che ha ricostruito la verità storica su 200 omicidi di stato, quindi oltre a ostacolarti nel dare la tesi su Ustica a Pisa, come preannunciato doveva accadermi di peggio. Ciancarella e la moglie hanno i figli minacciati di morte dal 1987, io non so come pagare le spese ordinarie che hanno tutti.

La conclusione è  una sola: ANCHE IN MISERIA, MELONI LA VERITA' VIVE! io sono una donna, lesbica, marxista e francescana, accanto ai Ciancarella e ai miei morti  ammazzati  i 200 suddetti. Buona Pasqua Meloni. laura picchi

 

 
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5 marzo 1992 2024 ho scritto una poesia per Silvio Lorenzini

Post n°2725 pubblicato il 05 Marzo 2024 da laura561

Senza te
Trentadue anni senza te, senza verità, senza giustizia.
Un'onda di sangue e la mia mente là su quel monte cosi alto esangue
Un'onda di morte e io sul baratro di una drammatica sorte.
Figli, nipoti, genitori tutti sotto tiro, senza pace, senza piu' nemmeno una lacrima.
Le ho piante tutte le lacrime, senza di te.
Vorrei camminare sull'arcobaleno, raggiungerti la' tra le stelle in un baleno ma mi sveglio col cuore che batte all'impazzata, comincia senza te una nuova triste giornata.
Era il 5 marzo, cominciai a portarmi il mondo sulle spalle, come una pesante croce la' in quel giardino pieno di calle.
Tu la bellezza di una vita salvata per un soffio, tu un ricordo troppo doloroso, a cui mi aggrappo per percorrere ancora la mia strada, tu un cuore troppo grande del quale resta la' in quel campo cosi arido e brullo una rosa senza petali, gettata a terra sotto un forte temporale alla fine di questa orribile guerra. Tu un cuore tanto grande, che continua a riscaldare il mio
tra terra e cielo senza confini.
Per Amore, con  Amore, sempre rimarrà inciso il tuo nome in questo povero Paese:
Grazie, Silvio!
Laura Picchi

 

 
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caso scieri: Lele l'ultimo sfigato ucciso che non puo' avere giustizia perche' se ne è occupato Ciancarella

Post n°2723 pubblicato il 28 Febbraio 2024 da laura561

Ramondia e Celentano prescritti, Antico assolto per un falso documento che non c'era con gli altri due condannati a uccidere Scieri.

Scieri l'ultimo sfigato che non puo' avere giustizia perchè se n'è occupato Ciancarella.

Ciancarella puo' fare mille presentazioni del suo libro, ma resta il fatto che i casi di cui si è occupato lo stato minuscolo servo Usa li falsifica come la firma di Pertini come suicidi, incidenti, mistero, prescrizione , è troppo tardi per darvi giustizia.

Lo stato minuscolo spiace per Ciancarella ma è affetto da coniglite e quindi nega

1 la testimonianza di Ciriaco sul Monte serra Murri inviato da Tascio a volare senza abilitazione al pilotaggio perde i punti a terra,  si schianta sul Monte serra uccidendo 38 cadetti Marina, lui e altri 5 membri equipaggio (44 omicidi ricostruiti da Ciancarella, Tascio falsifica il documento di Murri sostenendo che era abilitato al pilotaggio)

2 la testimonianza di Laura Meli al processo contro Tascio Melillo Ferri e Bartolucci che dice io al Purgatori la vicenda di Firenze, il lo butto giu' di Naldini e Nutarelli riferito al dc9 la sera della strage di Ustica non l'ho detto, non mi ero ancora preparata ad andare da Priore (81 morti uccisi da Naldini e Nutarelli con missile a guida radar e inerte come ricostruito da Ciancarella nella strage di Ustica) Ustica è mistero come Ramstein strage per uccidere Naldini e Nutarelli come sostenuto da Ciancarella. Esperti contatti da edizioni eir in USA dicono c'era una carica esplosiva vicino al serbatoio alare dell'aereo acrobatico di Nutarelli.

3 Linguanti sios am italia gli f104 hanno abbattuto la sera della strage di Ustica il mig disarmato uccidendo il pilota. Il politecnico di Torino dice nel 1991 che a 50 km a sud di roma decolla un caccia militare, il perito tedesco dice il mig è decollato da pratica di mare o grazzanise o sigonella o gioia del colle. Il caccia decollato a 50 km a sud di Roma è il Mig decollato da Pratica di Mare come sostenuto da Ciancarella, pilota Mig disarmato ucciso da am italia come sostenuto da Ciancarella. Morte pilota mig resta mistero

4 Il perito di grosseto il corpo riesumato del dettori manca del processo xifoideo, la parte finale dello sterno. E' omicidio del Dettori come sostenuto da Ciancarella e chi ha collaborato con lui Caso archiviato come suicidio di dettori

5 Gli  esami del Lorenzini primo marzo 1992 dicono che è in iperfosfatemia senza danno renale, è bruciato di fosforo,  toluene trovato dai periti di Massa Ciallella e Romolo, polistirolo, supernapalm. Il Lorenzini ha sangue molto emolizzato e bilurubina alta, è morto ucciso da transfusione di sangue incompatibile. E' vittima con Marcucci di attentato come sostiene Ciancarella e chi ha collaborato con lui.. Caso archiviato non so i motivi.

6 Il povero Scieri.. La ragazza di un certo Filippo commilitone di Scieri in missione all'estero chiama il defunto oggi Falco Accame e gli dice: Dal car alla Gamerra in autobus i caporali fanno nonnismo alle reclute, Scieri li minaccia appena arrivati a Pisa di denunciarli ai Carabinieri. Il nonnismo è il metodo di addestramento di Celentano e Ramondia. Scieri viene pestato , fatto salire dai tre antico e gli altri due condannati in primo grado sulla torre di prosciugamento, uno lo pesta sulla mano e Scieri muore ucciso dopo ore di agonia. Celentano ordina di lasciarlo morire come Ramondia perchè Scieri metteva  a rischio il metodo di addestramento con il nonnismo dei futuri paracadutisti. L'avvocatino Scieri voleva la tutela dei diritti delle reclute, degli inferiori come Ciancarella e Marcucci nelle loro vicende, nel rispetto della legge e della Costituzione. Celentano il fascismo come Tascio e i suoi uomini alla sua corte. La ragazza conferma quanto viene detto al telefono  a Ciancarella da un commilitone di Scieri. Ai mandanti dell'omicidio Scieri hanno dato senza vergogna la prescrizione e nessuno li manda a processo per aver voluto la morte di Scieri.

Ciancarella è nella lista di proscrizione (come me e chi ha collaborato con lui) del potere italo americano dove moriremo loro sperano presto noi tardi. Scieri è l'ultimo sfigato di cui ci siamo occupati per vederlo preso in giro da chi è affetto da coniglite. L'unico esempio di rettitudine l'abbiamo visto nel Procuratore di Pisa e i suoi sostituti attuali e nella commissione Scieri diretta dalla splendida Sofia Ammodio, fa male anche per loro che sono come disse Marcucci per Ciancarella "gli unici innocenti" Laura Picchi

vedi https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/emanuele-scieri-s7z6bres?live

 

 
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rigopiano

 

strage rapido 904

Post n°2721 pubblicato il 14 Febbraio 2024 da laura561

23 DICEMBRE 1984, BOMBA SUL RAPIDO 904: “QUANDO LA MAFIA INIZIÒ A RICATTARE LO STATO” [di Stefano Baudino per L'Indipendente, 12 febbraio 2024]
Sono passati quasi quasi 40 anni da quell’eccidio, ma la magistratura antimafia ritiene che sulla strage del Rapido 904, anche nota come “strage di Natale”, ci sia ancora molto da scoprire. La DDA di Firenze ha infatti deciso di riaprire le indagini sull’attentato consumatosi il 23 dicembre 1984 sul treno Napoli-Milano, quando una tremenda detonazione squarciò il vagone 9 di seconda classe, mentre il convoglio – gremito di persone che si spostavano per le Feste – percorreva la galleria ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro, nella città metropolitana di Bologna. Quel giorno furono spezzate 16 vite, tra cui quelle di tre bambini, mentre i feriti furono ben 267. E se a livello processuale è stata definitivamente accertata la matrice mafiosa del delitto, inquadrato come anello di collegamento tra le bombe della “strategia della tensione” (da quella di Piazza Fontana a quella della stazione Bologna) e le stragi mafiose degli anni Novanta, ora i magistrati cercano ulteriori risposte. Per questo, stanno vagliando la sempre più concreta ipotesi che la strategia mafiosa di attacco allo Stato, al fine di intimidirlo e indurlo a trattare, possa essere stata “battezzata” proprio dalla strage del Rapido 904, nonché la pista che conduce alla “zona grigia” dei rapporti tra criminalità organizzata e apparati deviati delle istituzioni.
L’attentato e le indagini
L’ordigno che provocò l’esplosione venne posto all’interno del convoglio in occasione della sosta del mezzo presso la stazione di Firenze. Una viaggiatrice sopravvissuta, Rosaria Gallinaro, fece successivamente riferimento davanti agli inquirenti a un uomo, salito sul treno alla stazione Santa Maria Novella, concentrato a sistemare due borsoni sulla griglia portapacchi del corridoio, nonostante ci fosse spazio negli scompartimenti dei vagoni. La detonazione fu prodotta da una carica di esplosivo radiocomandata, situata sopra una griglia portabagagli nel corridoio della carrozza di seconda classe numero 9, proprio al centro del treno. Per innescarlo gli attentatori attesero che il convoglio penetrasse all’interno della Grande Galleria dell’Appennino, in modo tale da amplificare gli effetti del disastro.
Le indagini sfociarono nell’arresto di alcuni uomini del clan napoletano Misso, di cui gli inquirenti rinvennero un arsenale, e in quello del boss Pippo Calò – una delle figure più controverse di Cosa Nostra, anello di congiunzione tra mafia, P2, banda della Magliana e Vaticano – e del suo collaboratore Guido Cercola, dei quali venne perquisito il covo romano. Qui fu trovato materiale esplosivo ed elettronico compatibile con quello utilizzato per l’attentato. Nell’inchiesta venne implicato anche il deputato del MSI Massimo Abbatangelo, accusato di aver fornito l’esplosivo usato per la consumazione della strage. Nel gennaio 1986, il magistrato Pier Luigi Vigna chiese il rinvio a giudizio di Calò, Cercola, Fedrico Schaudinn (tecnico tedesco ritenuto l’artificiere dell’attentato) e altri esponenti dei gruppi romano e napoletano, nonché di Abbatangelo, ipotizzando che la strage fosse il risultato di un intreccio di tra mafia, Camorra, Banda della Magliana e destra eversiva, portandosi dietro l’obiettivo di “distogliere l’impegno della società civile dalla lotta contro la mafia” e produrre un “blocco del Paese sulla via della democrazia”. Nel novembre 1987, con la sentenza-ordinanza di rinvio a giudizio emessa dal G.I. di Firenze, furono accolte le richieste del pm. La posizione di Abbatangelo, essendo stato quest’ultimo eletto deputato, venne stralciata dal procedimento principale.
Le verità processuali
Il 25 febbraio 1989, la Corte di Assise di Firenze inflisse l’ergastolo a Calò, Cercola e figure a loro legate, ovvero Alfonso Galeota, Giulio Pirozzi e Giuseppe Misso, comminando ventotto anni al mafioso Franco Di Agostino e venticinque a Schaudinn. In secondo grado fu confermato l’ergastolo per Calò e Cercola, mentre la pena massima fu decretata anche nei confronti di Di Agostino; 22 anni vennero inflitti a Schaudinn, mentre le altre figure alla sbarra furono assolte per strage e condannate per detenzione illegale di esplosivo. Poi, il 5 marzo 1991, la prima sezione della Corte di Cassazione, presieduta dal giudice Corrado Carnevale – storicamente noto come “L’Ammazzasentenze”, nelle cui mani Cosa Nostra avrebbe voluto far veicolare la sentenza definitiva sul Maxiprocesso di Falcone e Borsellino, non riuscendo però nell’intento – annullò la sentenza di Appello. Il 14 marzo del 1992, la Corte d’Assise di Firenze confermò tuttavia gli ergastoli per Calò e Cercola, comminando una condanna a 24 anni di carcere a Di Agostino e a 22 anni a Schaudinn e punizioni meno severe nei confronti di Misso, Galeota e Pirozzi (per cui fu confermata l’assoluzione dal reato di strage). La quinta sezione penale della Cassazione, il 24 novembre 1992, confermò questa pronuncia, riconoscendo la “matrice terroristico-mafiosa” della strage. Il 18 febbraio 1994, la Corte di Assise di Appello di Firenze condannò il parlamentare Massimo Abbatangelo a sei anni, unicamente per possesso di esplosivo.
Il 27 aprile 2011, dopo una rilettura di indagini e risultanze processuali, la DDA di Napoli emise una ordinanza di custodia cautelare a carico del capo di Cosa Nostra Salvatore Riina, accusato di essere il mandante dell’attentato del Rapido 904. Nel maggio 2013, la procura di Firenze chiese e ottenne per lui il rinvio a giudizio. Assolto in primo grado nel 2015, il boss morì il 17 novembre 2017, mentre era in corso il processo di appello. Della vicenda del Rapido 904 si è occupata anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia. Nel dicembre 1995, la relazione Pellegrino ha infatti ufficialmente messo in discussione la lettura che vede come matrice della strage esclusivamente quella mafiosa, parlando di “una zona grigia caratterizzata da rapporti incrociati tra mafia, servizi segreti, criminalità politica e comune, il cui ruolo appare ormai innegabile”.
Un nuovo impulso
Ora, a pochi mesi di distanza dalle commemorazioni per il quarantennale della strage, la partita vive il suo terzo tempo. La procura distrettuale antimafia di Firenze, rappresentata dai pm Luca Tescaroli e Luca Turco, ha infatti aperto un nuovo fascicolo in cui si mira a fare luce sulle complicità esterne a Cosa Nostra in una stagione stragista che vedrebbe il suo inizio proprio con l’attentato al Rapido 904 e, successivamente, una prosecuzione nelle stragi del 1992-1993, fino al fallito attentato allo Stadio Olimpico del 23 gennaio 1994. Secondo gli inquirenti, infatti, è necessario approfondire la “posizione di soggetti all’epoca non coinvolti nel processo celebratosi a Firenze”. La tesi è infatti che già alla fine del 1984, Cosa Nostra – al cui vertice, dopo la vittoria della Seconda guerra di mafia, si era appena insediato Riina – si sarebbe sentita minacciata dalle rivelazioni del pentito Tommaso Buscetta e dai mandati di cattura emessi dal pool antimafia in vista del Maxiprocesso, decidendo dunque di attaccare lo Stato “nel continente” per costringerlo a scendere a compromessi. La bomba utilizzata per la “strage di Natale” avrebbe avuto infatti una serie di componenti, tra cui il Semptex, provenienti dagli arsenali di mafia di contrada Giambascio e di San Giuseppe Jato e utilizzati anche nelle stragi mafiose degli anni Novanta. Ci sarebbero poi importanti analogie tra i telecomandi “Telcoma System” usati sia per la strage del Rapido 904 che per quella di Via D’Amelio del 19 luglio 1992. Sulla base di altri spunti investigativi dati dall’esame dell’esplosivo, la DDA di Firenze si sta anche concentrando su una serie di altri fatti avvenuti nel capoluogo toscano nel medesimo periodo, tra cui un attentato effettuato contro un ufficio postale in via Carlo D’Angiò il 13 agosto 1985 e l’esplosione che distrusse una palazzina in via Toscanini il 5 novembre del 1987, non provocando vittime.
Davanti agli inquirenti, il pentito Giovanni Brusca – che fu peraltro il primo, alla fine degli anni Novanta, a parlare della “Trattativa Stato-mafia” – ha sostenuto che la finalità della “strage di Natale” fu quella di «distogliere l’attenzione dal Maxiprocesso e dalle indagini che stavano facendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quindi creare una strategia d’azione verso l’Italia, al nord, per distogliere l’attenzione dal sud e poter fare “i nostri interessi”». Il collaboratore di giustizia, inoltre, ha dichiarato che dietro l’attentato potesse esserci «la mano di Antonino Madonia», boss palermitano alleato dei corleonesi di Riina e intensamente legato a membri della destra eversiva e a personaggi delle istituzioni deviate. Quegli stessi ambienti su cui la Procura di Firenze sta indagando per individuare i presunti – ma sempre più probabili – mandanti esterni delle stragi del 1993.

 

 
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