SANO E CONSAPEVOLE

Un percorso che ha un inizio, ma non una fine...quindi, vi consiglio di partire dal primo post!

Creato da MotaatoM il 13/11/2008

UNITEVI A NOI

Grazie al fondamentale intervento da parte di alcuni amici/e bloggers, vi segnalo questo link: http://blog.libero.it/SPIEGATEMIQUESTO/6360286.htlm

attraverso cui potrete aderire ad una giustissima (a mio parere) iniziativa di protesta contro i denigranti “scoop” che appaiono quotidianamente nella Homepage di Libero. Sono molto infastidito sia dai titoli di tali articoli (indegni persino per il cestino) sia dalle immagini puerili. E, pensare che tutti noi della community siamo costretti a subire la visioni di tali nefandezze per accedere ai nostri profili! Personalmente, evito di incrociare con lo sguardo tali pubblicazioni (come “Guardate che smagliature!” o “Sarkozy dimagrisce grazie al sesso con la Bruni”) e mi butto velocemente verso il “LOGIN”! Aprite gli occhi, gente!! Non cagate ‘sta robaccia!! Ci sono tantissimi blog da guardare che, piuttosto, possono arricchirci culturalmente e moralmente!

 MotaatoM

 

Area personale

 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Ultime visite al Blog

gabriele.alioto97xdavide96vincenzo762011venereblu63Nadj90kinder4evergigi.abruzzounamamma1vitalina.yakovkagelsomina_a_voltesoniaric04psicologiaforenseDream4ever81mara.m1pulcenelcuore
 

FACEBOOK

 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Benvenuti/eGIU' LA MASCHERA!! »

IL RICHIAMO

Post n°2 pubblicato il 13 Novembre 2008 da MotaatoM
 
Foto di MotaatoM

Mi trovo sufficientemente distante dall’inquinata civiltà, in mezzo ad una selvaggia distesa di palme nane. Se non ci fossero queste piante, accompagnate da rada sterpaglia, sarebbe un arido deserto di terra rossa.

Dappertutto, massi  tondeggianti  di roccia grigia (franati giù dal monte chissà quando) sorvegliano il vicino panorama costiero.

Mi attira l’idea di raggiungere a piedi una zona del pianoro che mi ricorda, lontanamente, Stonehenge. Per farlo, abbandono l’accennato sentiero ed affronto un’infinita gimcana attorno alle onnipresenti palme nane.

Fatto.

Adesso  non resta che scegliere, tra questi dolmen naturali, quello più adatto. Ce ne sono di varie dimensioni e forme. Uno, in particolare, fa decisamente al caso mio. Alto circa tre metri, è accessibile a chiunque. Salgo in cima e mi siedo su di esso, assumendo la classica postura da meditazione.

Chiudo gli occhi. La mia mente inizia poco a poco a sgombrarsi. Il flusso (prima incessante) di pensieri rallenta d’intensità.  Mi concentro sulla respirazione. Non è mica semplice, sono alle prime armi. Le distrazioni sono dietro l’angolo.

Rammento a me stesso che finalmente ho raggiunto l’origine, la natura. Vorrei spogliarmi completamente e sentire l’azione del vento su ogni parte del corpo nudo, per assaporare la sensazione dell’animalità perduta. Allo stesso tempo, so di essere speciale come qualsiasi filo d’erba, come una tra le tante cavallette, come il mare che ho davanti. Né più, né meno.

La società mi allontana dalla verità, dall’essenziale. Invidio le poche tribù primitive ancora sopravvissute. Loro sì che vivono la vita più giusta, anche se ogni componente del gruppo rischia di morire in giovane età.

Io, invece, fin dalla nascita sono stato costretto a seguire direttive, indotte e devianti, contro la mia volontà.

 Mi hanno registrato all’Anagrafe. Mi hanno affibbiato un cognome ed un codice fiscale. Mi hanno battezzato. Mi hanno dichiarato italiano. Mi hanno subito fatto respirare l’aria contaminata da chi mi ha preceduto. È assurdo pensare che i miei genitori fossero obbligati a farlo.

Avrei voluto essere uno strumento della vita, non solo della burocrazia!

Per fortuna, ho avuto modo di ribellarmi successivamente.

Molti, prima o poi, si rendono conto dell’imbroglio. Non siamo liberi, ma prigionieri dell’umanità stessa. Cosa volete che m’importi dei soldi, della fama o della nazionale di calcio?! Il mio non è un attacco gratuito. Amo la pace e la giustizia. Siete stati voi, corrotti, a volere imporvi su di me (e sulla collettività che non ambisce al potere), senza darmi alcuna possibilità di scegliere autonomamente la strada da percorrere…

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963