Come promesso, vi parlerò dei sogni vigili.
Essi rappresentano l’esperienza massima che può accadere durante il sonno. Avvenimenti del genere sono rari e sconvolgenti (in senso estremamente positivo) e possono mutare radicalmente la propria interpretazione della vita.
Personalmente, m’è successo una ventina di volte (o forse più), ma soltanto in cinque o sei occasioni sono riuscito a prolungare la “visione” per 20/30 secondi. Nella maggior parte delle circostanze in questione, invece, mi sveglio subito dopo essermi accorto di ritrovarmi cosciente all’interno dello spazio onirico. La maggioranza di noi, infatti, per paura o senso di smarrimento, preferisce rinunciare all’impresa. Vi assicuro che è un peccato!
Un sogno diventa “vigile” solo quando sono presenti particolari presupposti (predisposizione verso l’ignoto, apertura mentale, tranquillità emotiva, curiosità, coraggio…) e dà la possibilità al protagonista di “farsi un giro” in un mondo fantastico, di aprire delle porte del suo essere, di interagire con la coscienza cosmica.
I sensi che siamo in grado di percepire sono i seguenti:
· Vista (per merito del terzo occhio).
· Tatto (sebbene questa percezione sia abbastanza limitata).
· Udito (tramite la mente…risultano chiarissime intere frasi).
Non ho avuto, ancora, modo di sviluppare sensazioni olfattive e gustative…la prossima volta, magari, proverò ad assaporare qualcosa!
Nel dettaglio, accade che durante un comunissimo sogno (dove l’interessato non ha capacità autonoma di movimento, cioè “subisce” l’evolversi degli accadimenti onirici senza avere effettivamente coscienza di trovarsi in un sogno), all’improvviso, l’intelletto si ridesta e ci si riscopre presenti in un’altra realtà. Quest’ultimo, adesso, è in grado di percepirsi come la proiezione sommaria dell’individuo che in quel preciso momento ronfa, disteso su un comodo materasso.
È una frazione di secondo fondamentale, durante la quale lui/lei s’impaurisce (e di conseguenza si sveglia) oppure prosegue in bilico precario (perché basta deconcentrarsi un attimo per perdere un’occasione che difficilmente si ripeterà). Se si riuscisse a proseguire (dipende dalla volontà) si vivrebbero sensazioni legate all’immaterialità.
Ultimamente, la prima cosa che faccio dopo aver appurato di trovarmi in un sogno vigile è quella di guardarmi intorno. Non so bene come io riesca a comandare il mio corpo effimero, visto che in tale condizione non esistono muscoli che regolano (per esempio) i movimenti del collo. Mi sorprende la nitidezza delle immagini, dei particolari. Luoghi, oggetti e persino scritti, simboli, numeri (il famoso 3 periodico).
L’ultima volta sono disceso da una rampa di scale volando (o meglio, planando dolcemente dal primo piano) ed ho maneggiato volontariamente dei leggeri parallelepipedi bianchi, della dimensione di una scatola per scarpe. Purtroppo, il tempo non è mai sufficiente ad indagare con maggior cura.
Altre volte ho invocato il nome di una mia amica particolarmente ricettiva, nella speranza che mi facesse compagnia durante l’esplorazione, ritrovandomi (invece) di fronte ad alcuni miei “doppioni”. Un’altra volta, ho incrociato una figura alquanto enigmatica ed indipendente…il famoso “viaggiatore” che ho menzionato nel precedente post. Si trattava di un ragazzo di colore, alto quanto me (circa 1,80), coi capelli neri non molto corti, vestito con una maglietta verde militare e dei pantaloni beige. Ciò che lo contraddistingueva era la sua pelle leggermente squamosa o macchiata, ma principalmente i suoi occhi: molto grandi, a mandorla, simili a quelli di un rettile (ma le pupille erano normali). Aveva un’espressione pacata, ma attenta, ed un sorriso accennato…era come se sapesse e controllasse, immobile e saggio. Dopo averlo notato, mi avvicinai fino ad arrivargli faccia a faccia ed intanto urlavo: sono cosciente!! Sono cosciente!! Lui rimase impassibile e sorridente, mentre mi guardava fisso. Mentre io, per via della foga, mi svegliai.
Quel sogno (quasi un anno fa) mi ha aperto la coscienza, nella sua semplicità. Auguro a chiunque simili esperienze, perché non si avverte la minima paura (nonostante le stranezze che descrivo). Per di più, l’ho fatto nel bel mezzo della notte. Quindi, in piena fase R.E.M. credo sia più semplice far dei sogni vigili nel dormi/veglia…prima di addormentarsi o durante la mattinata…oppure (per chi ha questa abitudine…io no!) durante i pisolini pomeridiani.
Ripeto: buoni sogni a tutti!
Inviato da: Dream4ever81
il 17/06/2009 alle 16:06
Inviato da: dolce_biondina80
il 07/02/2009 alle 13:32
Inviato da: elbirah
il 26/01/2009 alle 18:29
Inviato da: MotaatoM
il 20/01/2009 alle 23:14
Inviato da: dolce_biondina80
il 20/01/2009 alle 13:23