Creato da santaguero il 19/10/2004

Viandando

il cammino si fa camminando

Nomadi si nasce

Post n°149 pubblicato il 07 Novembre 2006 da santaguero

Rileggendo le pagine del mio blog mi è capitato tra gli occhi questo vecchio post. Mai come ora lo sento molto vicino al mio modo di percepire le cose. Lo ripropongo volentieri a me stesso e a coloro che passano da questa modesta locanda di viandanti con la premessa delle dovute scuse a chi già ebbe modo di leggerlo...

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi. Marcel Proust rilesse la frase e rigirò tra le mani la sua Recherche con fare compiaciuto. Con uno scatto repentino allungò la mano destra ed alzò la cornetta del telefono.
- Pronto casa Salgari... sei tu Emilio? -
- Sono in Malesia con la mente, ma non con il corpo, comunque siete pregati di lasciare un messaggio dopo il segnale acustico. -
Viaggiare, senza partire mai . .. Che genio!
- Pronto casa Chatwin?.. -
- Sono in viaggio per Uluru tornerò non so quando... -
Diavolo di un Bruce non sta bene che altrove!
Cosa ti fa più paura? Chiese con timore a se stesso Marcel.
Diamine che domande: un lavoro in banca!!!

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Commenti al Post:

Nomadi si nasce

eohs il 07/11/06 alle 12:52 via WEB

Ti ringrazo per avermi aggiunto hai blog amici.. io l'ho fatto perchè ti ho sentito affine..si vede che tra nomadi ci si riconosce..B!

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santaguero il 07/11/06 alle 13:34 via WEB

tra coloro che sono animati da una sana follia è il minimo che possa accadere...bacio

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eohs il 07/11/06 alle 13:55 via WEB

Non devi ringraziarmi, parli di Chatwin, Salgari e Proust.. è un piacere perdersi tra le righe di questo Blog..

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santaguero il 07/11/06 alle 18:42 via WEB

...un bacio.anzi molti.

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Notram il 07/11/06 alle 19:04 via WEB

Il mio esempio preferito, quando si parla di viaggiare senza muoversi fisicamente, è Agatha Christie che ha scritto tutti i suoi romanzi comodamente seduta a casa sua. Eppure quella donna viaggiava più di molti di noi...

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santaguero il 07/11/06 alle 19:12 via WEB

viaggiare senza partire... ci vuole grande immaginazione cosa di cui certamente non difettava la grande Aghata... benvenuto e grazie

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magdalene57 il 07/11/06 alle 19:44 via WEB

ti dirò, è un po che vengo da queste parti, ma mai, prima d'ora avevo fatto caso a quello che hai scritto lassù: il cammino si fa camminando che, potrebbe sembrare un ovietà ai miei occho distratti, però mi ha fatto riflettere du quante volte il cammino l'ho voluto fare correndo, rinunciando fin dall'inizio alla meta, che la natura non m'ha fornito del fisico da centometrista... è dura ammetterlo. ma ci vuole pazienza e il suo tempo anche per un giusto cammino. in quanto al brano che hai riportato, non posso che essere d'accordo, anche perchè, parigi, se ti ricordi ...., è sempre più lontana, ma è come se l'avessi vista con gli occhi di chi l'ha raccontata... un bacio, abbi cura di te.

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santaguero il 07/11/06 alle 19:49 via WEB

sono contento che scopri cose nuove venendo da queste parti...un bacio di cuore

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DONNADISTRADA il 08/11/06 alle 20:06 via WEB

...oh sì un monotono lavoro in banca farebbe paura anche a me, semza essere Emilio, Bruce o Marcel. Un abbraccio più che forte, carissimo compagno di strada :))

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santaguero il 08/11/06 alle 20:36 via WEB

...che bello fare quattro passi tra le nuvole in compagnia...bacio

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Anonimo il 11/11/06 alle 13:35 via WEB

Quale onore arrivare nella "modesta locanda" di un Viaggiatore. Leggo con gusto le tue righe e ciò che tra esse traspare. Non conoscevo questo frammento, da dove è tratto? Poco tempo fa mi ha colto una strana tristezza. Mi sono resa conto di non riuscire a vedere la mia città, per quanto io la ami, con quella stessa luce nello sguardo che ho nell'arrivo in terre straniere. E mi dispiaceva, mi dispiaceva terribilmente. E mi metteva a disagio. La verità è che nella "fretta" degli "impegni", nell'immersione in nuove esperienze e quant'altro stavo dimenticando di osservare. Che sciocca. Era così elementare. E vabbè. Ciao Viandante, a presto! Senza dubbio.a presto.

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santaguero il 11/11/06 alle 13:55 via WEB

ciao anonima... il frammento è tratto da un mio vecchio post che ho riletto casualmente e riproposto volutamente. Le porte di questa locanda modesta sono sempre aperte ai graditi (e alle gradite) ospiti...Non so dove abiti, ma credo che talvolta ci si senta stranieri a casa propria e bene in casa altrui, ma questo non è sempre un male. Anzi. Un abbraccio di arrivederci

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