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Post n°335 pubblicato il 26 Ottobre 2013 da santobevitore
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Post n°334 pubblicato il 18 Ottobre 2013 da santobevitore
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Post n°333 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da santobevitore
Se finisce, finisce. Non c’è nulla da fare. La fine è l’opposto dell’inizio: è ai suoi antipodi. Nella posizione intermedia tra inizio e fine ci possono stare una o mille cose, ore, giornate, sensazioni, meraviglie, stupori, illusioni, disillusioni, delusioni che magari, quando è finita, puoi anche temporaneamente rimuovere. Però poi ritornano. Lo stesso può valere anche per la fine. Per esempio la fine di un film o di una canzone ti lasciano comunque dentro qualcosa (una o mille). L’unica fine a cui non c’è seguito è quella della morte (se poi uno è credente nemmeno la morte è definitiva, anzi). Tutti gli altri tipi di fine hanno una prosecuzione. Il che, se ci pensi, è strano. Perché sta a significare che la fine non è tale (con l’eccezione di cui sopra). Forse è la dimostrazione che la fine è un fine per arrivare altrove. |
Post n°332 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da santobevitore
L'egocentrismo è l'atteggiamento e il comportamento del soggetto che pone se stesso e la propria problematica al centro di ogni esperienza (omissis). Jean Piaget (1896-1980) sosteneva che tutti i bambini piccoli fossero egocentrici, in quanto incapaci di differenziare il proprio punto di vista da quello altrui. (omissis) Il bambino, sempre secondo la teoria di Piaget, inizierà a superare il proprio egocentrismo con l'inizio del periodo delle operazioni concrete (dai 7 agli 11 anni). Da questo momento in poi, il bambino sarà in grado di porsi dal punto di vista altrui. Il linguaggio egocentrico si può ritrovare anche negli adulti, soprattutto in caso di stress prolungato o in situazioni di grande euforia. |
Post n°331 pubblicato il 30 Settembre 2013 da santobevitore
Estratto dall’editoriale di Alessandro Sallusti (il moroso della Santanchè), da Il Giornale di domenica 29/09/2013 Ancora una volta - come succede da 18 anni a questa parte - politici e commentatori non hanno capito nulla. |
Post n°330 pubblicato il 19 Settembre 2013 da santobevitore
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Post n°329 pubblicato il 19 Settembre 2013 da santobevitore
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Post n°328 pubblicato il 13 Settembre 2013 da santobevitore
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Post n°327 pubblicato il 11 Settembre 2013 da santobevitore
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Post n°326 pubblicato il 27 Luglio 2013 da santobevitore
Le parole restano appese nell’aria: è il loro destino. Non le afferri, non le catturi, al massimo te ne impadronisci ma, nel farlo, le trasformi, a volte fino a farle diventare (come si suol dire) pesanti. Quasi tutte le parole dette durante un dialogo, lungo o breve che sia, vengono dimenticate o trasformate in fantasie individuali. Vengono vissute in base alle emozioni che ci avranno trasmesso, mai in maniera obiettiva e univoca. Le parole subiscono l’effetto prospettiva: nessuno le vede allo stesso modo come le vedi tu. Le parole, pur se pesanti come macigni, restano appese all’aria, come le ombre. |
Post n°325 pubblicato il 26 Luglio 2013 da santobevitore
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Post n°324 pubblicato il 12 Luglio 2013 da santobevitore
Annuncio vobis, gaudium magnum: habemus pvt! A distanza di quasi due mesi li hanno ripristinati! Basta con i serial-pvter, basta coi dialoghi in pubblica del tipo: - chatter: "Tizia, andiamo in stanza privata"? La scenetta successiva vedeva 3 o 4 chatters maschi che andavano nella stessa stanza, con successivi ritorni in pubblica e accuse di sciacallaggio. Ps: per la cronaca, un paio di cosiddetti chat-leader, interpellati in merito ed esponendo loro le sacrosante lamentele per la situazione, rispondevano con un "puoi cambiare chat" |
Post n°323 pubblicato il 19 Giugno 2013 da santobevitore
Si avvisa l’utenza che i pvt di chat sono momentaneamentedisattivati a causa di un disservizio tecnico già segnalato ai tecnici chestanno lavorando da giorni per una risoluzione del problema.
Questo è il comunicato ufficiale che, teoricamente, dovrebbe giustificare il fatto che ormai da 4 settimane non funzionano i cosiddetti "pvt". La loro assenza potrebbe anche essere relativamente grave, se non fosse che la chat è diventata un surrogato di mercato delle anime perdute: gli appelli a leggere la messaggeria (dove si trova il nome della stanza privata in cui recarsi), i nomi delle stesse stanze private scritti in pubblico e proposti (dalle faccine azzurre) a chiunque abbia una faccina rosa etc. sono ormai diventati simili a un delirio che rende l'atmosfera decisamente pesante. Non credevo che si potessero raggiungere questi livelli di squallore. Non credevo ci fosse così tanta gente dedita solo al virtual-sex (e non venitemi a raccontare che in stanza privata ci andate per chiacchierare del tempo). E in tutto ciò Digiland che fa? Qual è lo scopo? La storia del guasto (che non si aggiusta in 4 settimane) appare sempre più risibile. Almeno diteci cosa c'è dietro e chissà che se ne vadano altrove tutti i serial-pvter. Grazie per l'attenzione, Digiland Ps: Cari ammi, invece di dedicarvi alle segnalazioni e al bannamento, vedete un po' di dirci come stanno le cose |
Post n°322 pubblicato il 29 Maggio 2013 da santobevitore
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Post n°321 pubblicato il 16 Aprile 2013 da santobevitore
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