Filosofia&EsistenzaLa filosofia è l'esser coscienti d'essere, d'esserci; è il continuo progettarsi per essere ciò che si è il più autenticamente possibile, scegliendosi sempre nella propria libertà, facendosi liberi, senza attendere di diventarlo. |
PRECISAZIONI DELL'AUTORE
Questo blog non ambisce a nessuna Hit, non pretende di rientrare in alcuna classifica.
La crudità di alcune immagini qui esposte non si pone scopi drammaturgici, nè di effetto scenico, tantomeno velleità di moralismo ipocrita perbenista o buonista. Esse sono immagini di un reale che oggi è tale, ma che il sistema tace o colora con il sedativo del benessere apparente e dell'accondiscendimento accomodante, quando non della manipolazione informativa. L'esposizione di tali immagini non è gradevole nemmeno per l'autore del blog stesso, il cui scopo unico non è quello di suscitare un commiserevole senso di colpa nei destinatari, quantopiù di far prendere loro coscienza della situazione di fatto e delle responsabilità di ogni essere umano nei confronti di questa situazione stessa, tragica e disumana. L'unica unità di misura del successo di questo blog è quella del raggiungimento di una presa di coscienza critica di giudizio autonomo da parte del maggor numero di persone possibili, rammentando che la libertà di un essere umano finisce dove inizia quella di un suo simile e che, per quanto ognuno di noi inventi scuse con se stesso, ricadendo nella rete a maglie strette della malafede per limitare le proprie resposabilità, comuque lo si voglia o no, parafrasando Sartre:"Siamo condannati ad essere liberi".
M.P. (brokenheart74dgl)
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E il respiro rallenta, si fa lieve, mentre sento il profumo di te saturare i miei sensi. Non ho il coraggio di sfiorarti, se non con lo sguardo, con questi occhi dove il tuo volto di donna, si riflette in un'immagine che non potrò mai vedere in questo stesso riflesso che si specchia in me. Ho il terrore che tu possa svanire, dissolverti, al mio tocco. Ci sono parole mutate in atti, silenzi smarriti che gridano tutto il desiderio che ho di te nel mattino appena nato, con te, qui, al mio fianco. E' un attimo, un'intrusione dell'eternità nel tempo, un insieme di semplicità e progetto, di incredulità ed evanescente emotività, il tuo viso. Lo fotografo, per immortalarlo così, com' è adesso, perfetto, mentre l'ombra tigrata di una persiana socchiusa, contorna il tuo corpo, lo delinea, facendolo risaltare su uno sfondo di opache e sfumate figure contingenti: le cose del mondo. Solo tu, non sei cosa; solo tu rivesti ogni cosa di essere, di senso; solo tu sai significare quest'insieme di gratuite esistenze immutate nel tempo che scorre e che lascia di noi, umane coscienze, null'altro che ciò che noi stessi vi abbiamo impresso, solo ricordi e memorie. Lo sento, come un fuoco, il calore che emana il tuo corpo: mi scalda e mi brucia. Forse un giorno, di nuovo, mi scotterò, per averti acceso in me, per avere lasciato aperte le porte dell'anima mia, ancora, al tuo sorriso di sirena arenata sullo scoglio di un mare sperduto. Mi avvicino e il respiro si fa più ritmato. Sento il cuore che sbotta, che rintocca i secondi come un vecchio cucù. Non capisco se sia il mio o il tuo cuore a batter così, violento e agitato, eppure calmo e sereno al medesimo tempo. E' per questo che hai rapito il mio essere, perchè plachi il caotico mio contraddirmi; perchè poni equilibrio nell'entropia che io sono, senza te, qui, al mio fianco. Sento soffici, i tuoi capelli d'un nero che acceca: li accarezzo, dolcemente, e ti sussurro, nell'orecchio che sfioro con le mie labbra timide, che ti amo. - Come sei bella mentre dormi - dico, tra me e me, poi, quasi incredulo di ciò che sto vivendo, ti abbraccio e poggiando la testa sul seno tuo soffice, mi riaddormento, per risvegliarmi tra un momento, nel reale, senza di te.
M.P.
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