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ANDREA PARODI

 

CENTENARI SARDI - ERMATTO

 

DOMOS DE JANAS

 

 

Prestiti regionali: per 4000 sardi interessi fino al 9%

Post n°7 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da sardinelmondo


credito Contratti stipulati nel '96


L'anno nuovo ha portato con sé qualche sorpresa sgradita. Per le famiglie sarde che fra il 1996 e il 1997 hanno acceso un mutuo regionale, il 2008 riserverà rate a tassi dell'8-9%. Ma come è possibile? La legge 32 del 1985 - che definisce le regole per accedere a un prestito usufruendo degli incentivi della Regione - prevede agevolazioni solo per i primi dieci anni di vita del mutuo. Dall'undicesimo anno in poi il prestito è totalmente a carico del mutuatario. E così per una famiglia che a maggio del 1996 stipulò un mutuo fisso da 51,6 milioni di euro, a un tasso del 9% abbattuto al 4% con l'aiuto della Regione, oggi il salasso è bruciante: 3.398 euro a semestre, tutti a carico del cliente. In questa situazione si trovano circa 4000 persone, ossia coloro che hanno acceso un mutuo nel 1996, a tassi di mercato ben più elevati di quelli attuali (che ruotano attorno al 5 e al 6%).
COSA FARE Ora, però, il problema di queste famiglie può essere superato seguendo due strade: o rinegoziando il mutuo con la vecchia banca oppure cambiando istituto e finanziamento (portabilità). «In questo modo», spiegano dall'ufficio edilizia residenziale dell'assessorato ai Lavori pubblici, «si riuscirebbe a ridurre il peso della rata di almeno due-tre punti pecentuali». La portabilità, in ogni caso, diventa l'opzione più semplice per i clienti del Banco di Sardegna che nel 2001 rinegoziarono - su iniziativa volontaria dello stesso istituto - il vecchio finanziamento a un tasso dell'8%. «Per loro - che hanno già ottenuto un primo sconto dal Banco - potrebbero aprirsi le porte di una nuovo mutuo con una banca diversa, in grado di offrire condizioni migliori di quell'8%», continuano dall'assessorato ai Lavori pubblici.
LA SCELTA Ma il dilemma, al momento di cambiare un finanziamento, rimane: è meglio un tasso fisso o uno variabile? Giorgio Vargiu, segretario regionale dell'Adiconsum, non ha dubbi. «La scelta deve essere sempre consapevole: il tasso fisso costa di più ma non comporta rialzi o ribassi delle rate durante gli anni, il tasso variabile invece fa risparmiare, ma è soggetto alle variazioni sul mercato dei tassi di interesse. Credo tuttavia», conclude Vargiu, «che la soluzione migliore sia la rinegoziazione del mutuo, con un allungamento della scadenza per far abbassare l'importo delle rate». ( lan. ol. )

 
 
 

 Medaglia a Lilliu [Regione]

Post n°6 pubblicato il 30 Novembre 2007 da sardinelmondo

Sardus Pater, medaglia a Lilliu [Regione]

La giunta ha istituito l’onorificenza nel campo della cultura e dell’impegno civile

L’archeologo che si è distinto anche sui temi dell’identità

CAGLIARI. Una onorificenza più azzeccata («Sardus Pater») l’archeologo Giovanni Lilliu non poteva avere. Il riconoscimento, da attribuire ogni anno a cittadini italiani e stranieri che si siano distinti per particolari meriti di valore culturale, sociale o morale, è stato istituito ieri dalla giunta regionale. Che, subito dopo, lo ha assegnato per il 2007 allo studioso di fama mondiale, primo e unico sardo nell’Accademia dei Lincei, «scopritore» della reggia nuragica di Barumini. L’onorificenza, è scritto nella delibera della giunta, è stata attribuita al professor Lilliu in quanto «intellettuale il cui impegno civile a favore della cultura, dell’autonomia e dell’identità sarda ha segnato il secolo scorso e l’attuale». Prima di assegnare il riconoscimento a Giovanni Lilliu ha approvato le disposizioni per il riconoscimento dell’onorificenza denominata appunto «Sardus Pater».
La delibera, proposta dal presidente Renato Soru di concerto con l’assessore alla Cultura Maria Antonietta Mongiu, prevede un finanziamento all’iniziativa di 50 mila euro annui. L’onorificenza consiste in una pergamena riportante la motivazione del riconoscimento e in una medaglia d’oro del peso di 65 grammi circa, appositamente coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La moneta sarà realizzata in duplice copia, di cui una destinata alla conservazione nel medagliere della Regione.
Inoltre, sono previste iniziative collaterali inerenti la documentazione e la valorizzazione dell’attività svolta dalla personalità insignita dell’onorificenza, definite con atto dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione. La consegna dell’onorificenza verrà effettuata dal presidente della Regione, alla presenza delle più alte autorità dell’isola.
fonte la nuova sardegna

 
 
 

G8, investiremo 130 milioni» [Regione]

Post n°5 pubblicato il 30 Novembre 2007 da sardinelmondo

G8, investiremo 130 milioni» [Regione]

Il commissario nominato dal governo ha incontrato Soru e oggi farà un sopralluogo nell’arcipelago

Bertolaso: previste 20mila presenze, dobbiamo rispettare i tempi

Il governatore: dobbiamo convertire l’economia del territorio che ospiterà l’evento. L’arsenale diventerà il centro congressi, gli alloggi saranno ricavati nel villaggio lasciato dagli americani

ANDREA MASSIDDA

CAGLIARI. L’uomo che a luglio del 2009 si occuperà di garantire la sicurezza del «G8» e di salvaguardare da qualsiasi offesa l’arcipelago della Maddalena è un tipo abbronzato, sportivo e molto pacato sia nei modi sia nei toni. Rassicurante, insomma. Guido Bertolaso, romano, classe 1950, un insospettabile passato da studente al liceo classico Dettori di Cagliari e da mezzala nella squadra di calcio di Perdasdefogu, ieri pomeriggio ha incontrato il presidente della Regione Renato Soru raggiungendolo nel palazzo di viale Trento. Un colloquio cordiale durato appena quaranta minuti, ma servito ai due per conoscersi e pianificare i primi passi verso il summit. Per Bertolaso, infatti, si è trattato del primo atto ufficiale da quando il 23 novembre scorso il governo lo ha nominato commissario per il coordinamento delle attività connesse all’incontro delle principali potenze economiche del pianeta. «Un atto doveroso - ha spiegato Bertolaso, che è capo della Protezione civile - anche perché con il governatore dovremo lavorare da subito a stretto contatto per definire insieme la situazione».
Intanto stamattina «l’angelo del G8» andrà con il suo staff a fare un sopralluogo alla Maddalena, dove incontrerà il sindaco Angelo Comiti e molto probabilmente altre autorità come ad esempio il prefetto e il presidente della Provincia di Olbia-Tempio. «Sono entusiasta di questo incarico - ha continuato Bertolaso - e lavorerò affinchè tutto vada per il meglio, anche perché alla Sardegna sono molto legato». L’unica apprensione? «Il tempo - ha aggiunto serissimo - ma sono certo che faremo tutto in fretta e bene. Entro la fine dell’anno divulgherò un cronoprogramma e così chiunque potrà verificare se stiamo rispettando i nostri propositi».
La parola d’ordine, dunque, sembrerebbe «trasparenza». E infatti Bertolaso, che pure ha iniziato il suo nuovo lavoro da ieri, non si sottrae alle domande di chi gli chiede, ad esempio, quante persone potranno «invadere» l’arcipelago durante il summit. «Generalmente - ha risposto - tra politici, delegazioni e giornalisti un G8 richiama almeno ventimila persone. Poi, è chiaro, la variabile rimane sempre quella relativa al numero dei reporter che a seconda della situazione politica contingente potrebbe aumentare anche di molto». Per ora ci si dovrà basare sui precedenti anche per ipotizzare gli stanziamenti straordinari che, se fossero confermati nella misura dello scorso convegno in Germania, ammonterebbero a 130 milioni di euro. Soldi che andrebbero a sommarsi ai trenta milioni già previsti nella Finanziaria e che serviranno - assicura Renato Soru, che da parte sua presiede la “Commissione generale di indirizzo” per le attività da svolgere alla Maddalena - per ristrutturare e riadattare le tante strutture sinora in mano ai militari americani. Ma anche per le scuole, per gli ospedali, per le strade (per esempio il raccordo della strada statale Sassari- Olbia) e persino per l’aeroporto «Costa Smeralda», che finalmente potrà contare su una pista più lunga.
L’intento dichiarato dal governatore è quello di sfruttare il «G8» come grande occasione per promuovere la conversione economica della Maddalena, da base militare a base esclusivamente turistica. «Sono convintissimo - ha detto Soru - che questa opportunità che il governo ci ha dato renderà molto più breve la transizione. Il G8 prevede investimenti molto importanti, e per quanto riguarda l’accoglienza, che compete proprio al mio ruolo, l’ex ospedale, la Caserma, il villaggio cosiddetto degli americani saranno trasformati in alloggi». L’arsenale invece diventerà quasi certamente il centro per il congresso. Per il resto, «non ci dimenticheremo che l’arcipelago è un Parco nazionale e vorremmo che questo aspetto fosse messo in risalto soprattutto alla fine del summit». Il «G8» della Maddalena per Soru dovrà essere speciale, «un appuntamento storico da prepare con cura e in vista del quale arriveranno in Sardegna grandi opinion-leader per parlere di cambiamenti climatici, di immigrazione e di tutte le emergenze del pianeta».
Bertolaso e Soru sono apparsi assolutamente in sintonia. «Mi rendo conto - ha concluso il commissario del governo - che certi avvenimenti politici sono spesso vissuti dalla popolazione che li ospita come una grande rottura di scatole, ma noi faremo di tutto per ribaltare questa immagine negativa e valorizzarne al massimo il significato». Missione possibile. Non foss’altro - come ha fatto notare Soru - perché Bertolaso detiene poteri pressoché illimitati.
fonte la nuova sardegna

 
 
 

Broccia: «Fuori la Tirrenia dalla Sardegna» [Regione]

Post n°4 pubblicato il 30 Novembre 2007 da sardinelmondo

Broccia: «Fuori la Tirrenia dalla Sardegna» [Regione]

L’assessore regionale contro Attili: come ha votato sulla proroga del monopolio?

CHIARAMARIA PINNA

CAGLIARI. Burrasca sull’assessore ai Trasporti Sandro Broccia e il padre della continuità territoriale Antonio Attili. Tra le onde c’è il futuro della Tirrenia, la compagnia di navigazione che viaggia quasi esclusivamente da e per l’isola e che con la Saremar fino ad oggi ha monopolizzato i collegamenti con le isole minori. La prima ondata ha travolto Broccia due giorni fa.
A soffiare è stato proprio Attili che in un’intervista a La Nuova ha detto «sulla deregulation del mare alla Regione stanno facendo molta confusione».
Ieri Broccia ha respinto la critica e spalancato un vortice: vuol sapere «Come votò Attili quando il Governo decise di prorogare di altri 4 anni il monopolio alla Tirrenia mangiadenari? Se contro, come credevo, allora non capisco perchè oggi si agiti».
In attesa di una risposta, pubblica o privata, Sandro Broccia non usa perifrasi, va dritto al nocciolo del problema e spiega, ancora una volta, perchè insieme al governatore Renato Soru è impegnato a fare in modo che il governo non rinnovi la convenzione che scade il 31 dicembre (l’ultima è stata di 66 milioni di euro) alla compagnia. «Lo chiediamo alla luce di due elementi - dice l’assessore - il primo è che i collegamenti della Tirrenia sono inaccettabili sotto il profilo della qualità e anche della frequenza e dei tempi impiegati nelle tratte, da Cagliari in particolare; il secondo è semplicemente la richiesta di un adeguamento all’Ue che da anni sollecita una gara d’appalto».
Un primo punto a favore Cagliari l’ha già segnato: la commissione paritetica ha dato il via libera per la gestione da parte della Regione dei collegamenti con le isole minori. Mancano i passaggi previsti dalla legge prima della ratifica.
«Da 20 anni la Tirrenia impone corse di 14-16 ore sulla Cagliari-Civitavecchia con tappe ad Arbatax, su navi di trent’anni e per giunta a prezzi non competitivi. E’ arrivato il momento di cambiare rotta». Per questo l’assessore chiede una conferenza dei servizi: «Vogliamo collegamenti degni di una Regione come la nostra», dice, appellandosi all’ Ue che sollecita dagli Anni Novanta gare pubbliche e la fissazione di regole che indichino le caratteristiche che le navi devono avere, i tempi di trasporto, i porti che devono essere toccati. Tutti argomenti che secondo Broccia sono condivisi dal Governo.
«Il viceministro De Piccoli, al termine di uno degli ultimi incontri - ha detto Broccia - ha commentatoSi può dire tutto, tranne che la posizione della Sardegna non sia chiara».
E’ chiarissima: per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri ma anche delle merci. Perchè stando all’assessore la Tirrenia non valuterebbe assolutamente l’aspetto dell’economia regionale non solo dei passeggeri.
«I costi, la deperibilità dei prodotti, il trasporto su gomma, i tempi lunghissimi, sono tutti elementi che incidono negativamente sulle aziende sarde. Non abbiamo necessità di una compagnia di traporti che ci penalizza ma di un servizio di collegamenti snello che permetta di raggiungere la penisola nel minor tempo possibile, e questo è possibile solo se la musica cambia».

 
 
 

L’Ue dà il via al nuovo piano regionale [Regione]

Post n°3 pubblicato il 22 Novembre 2007 da sardinelmondo


Approvato il cofinanziamento alla Sardegna del Por per il periodo 2007-2013

CAGLIARI. La Commissione europea ha approvato il programma operativo regionale 2007-2013 cofinanziato dal Fondo europeo di Sviluppo regionale. Lo ha reso noto ieri un comunicato dell’assessorato regionale della Programmazione. Obiettivo del Programma operativo regionale per il 2007-2013 è accrescere la competitività del sistema produttivo e l’attrattività regionale attraverso la diffusione dell’innovazione, la valorizzazione dell’identità e delle vocazioni del territorio, la tutela delle risorse naturali.
Il Por 2007-2013 può contare - è detto nella nota dell’Assessorato della Programmazione - su una dotazione finanziaria complessiva di 1.701.679.413 di euro di cui 680.671.765 sono a carico della Comunità europea. I temi sui quali si concentra l’intervento del Por riguardano le fonti di energia rinnovabile, la promozione della ricerca e dell’innovazione, il rafforzamento del sistema produttivo, la società dell’informazione, lo sviluppo sostenibile e i rafforzamento del sistema di governance. L’assessore regionale della Programmazione, Eliseo Secci, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del Programma operativo regionale sottolineando l’ottimo lavoro fatto dal Centro regionale di Programmazione unitamente agli Assessorati interessati e il prezioso contributo dato dal partenariato.
Il presidente della giunta, Renato Soru, ha sottolineato come la Sardegna abbia attuualmente più risorse di quante non ne aveva quando l’isola ancora faceva parte dell’Obiettivo 1, quindi della fascia più alta di sostegno destinata alle regioni in ritardo si sviluppo. Risorse che ora fanno parte del fondo unico, inserito per la prima volta nella Finanziaria.

 
 
 
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