Post n°14 pubblicato il 01 Luglio 2015 da sBar.ella
Come una grande spugna assorbi tutto ciò che ti si riversa addosso, ma dovrai pur rilasciarlo prima o poi da qualche parte ... no? No! Per il semplice motivo che ogni cosa, nemmeno a dire che ti oltrepassa, includerebbe già un certo passarti attraverso, ti scivola addosso dal di fuori senza minimamente toccarti, come la pioggia sopra di un impermeabile. Tu sei perfettamente conscio che non sei li per dare delle risposte ne per risolvere problemi, tutto quello che devi fare è ascoltare (o almeno fingere di farlo) e poi di tanto in tanto sparare qualche salomonica frase, che, vista e considerata la fragilità psichica del dirompente interlocure non potrà che sembrare appropriata, logica, di chi ha capito tutto, anche se in realtà non hai capito un cippo a parte la fragilità stessa del momento, non potresti, nessuno potrebbe, perché c'è troppo dentro la fragilità psichica di chi, di punto in bianco, sbotta. Che ne consegue? Amicizia? Gratitudine? Perdonami amico mio, se non potendo scoprire la tua password mi tocca metterti alla prova come farebbero gli antichi. Continuerò e continuerò, perché sei la mia cavia migliore, la più bella. Puoi sottrarti se vuoi, nessuna gabbia ti costringe, ma io ... mi sbaglierò ... ma credo che ci provi un certo gusto nel farti analizzare. squit squit
Post n°13 pubblicato il 29 Giugno 2015 da sBar.ella
Erano 100 le lettere minuscole, maiuscole, i numeri, la punteggiatura ed i caratteri speciali.
Tutti insieme avevano voglia di raccontare una storia, la propria storia.
Perché singolarmente ognuno ha solo il valore che ha, ma mescolato agli altri può assumere un valore inestimabile.
Miliardi di insensate parole possono venirne fuori, ma cosa dico, biliardi, triliardi.
Se ne stanno li tranquilli al loro posto tutti questi tasti e/o combinazioni di tasti, al servizio di tutti, dei ricchi e dei poveri, dei bianchi e dei neri, dei buoni e dei cattivi, degli intelligenti e degli stupidi, solo di tanto in tanto appaludono le intelligenze rare.
Si contano le volte che si è sentito il loro plauso corale fino al di la del mondo, come i tuoni di mille tempeste insieme, ma cosa dico di miliardi di tetrabite di tempeste, come una frana che parte impercettibile fino a travolgere anche l'aria, come una carica di bufali, così la carica dei 100 quando decide di applaudire.
Lo fecero quando qualcuno scoprì il modo di incolonnarli in verticale su un documento notepad, così da incolonnare miliardi di loro al seguito di miliardi di altri con un solo click.
Lo fecero quando qualcuno scopri il modo di provare miliardi di insensate parole per ogni insensata persona in un bitsecondo, fino a trovare la sua.
Lo fecero ancor più sentito quando qualcuno trovò il modo di fare tutto questo senza lasciarne traccia.
Lo fecero anche a te, quando si avvidero che quale che fosse la tua insensata parola sei stato in grado tutte le volte di farmi credere d'averti lasciato mentre mi lasciavi.
Lo fecero perché quale che fosse, qualunque cosa celasse, c'era talmente tanto di evidente che scoprirla era suprerfluo.
Lo fecero anche quando qualcuno inventò chatengine.
Post n°10 pubblicato il 09 Novembre 2014 da sBar.ella
Non è ch'io non ti pensi, è che il mio tempo è diventato la fornace del mio bene. Tutto ciò che faccio, che debbo fare, incenerisce anche l'ultimo barlume d'amore rimastomi. Lasciamiti proteggere.
Inviato da: cassetta2
il 31/01/2022 alle 09:19
Inviato da: umbredemuri
il 01/07/2015 alle 12:06
Inviato da: ANGELOANONIMO
il 15/01/2015 alle 00:23
Inviato da: ANGELOANONIMO
il 15/01/2015 alle 00:19
Inviato da: augusto75b
il 16/11/2014 alle 00:48