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CARA ELUANA

Post n°53 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da scardanelli
 
Tag: Eluana

CARA ELUANA


Cara Eluana,


come stai? Sei già in Cielo, vero? Sì, già ci starai guardando dall’Alto, ma non perché come qualcuno dice tu sia già morta diciassette anni fa, ma perché le ragazze belle e dolci come te volano direttamente in Cielo. E perché chi soffre anche solo un minuto quello che hai passato tu, non può non andare subito in Cielo – ne sono certo.


Senti, io volevo dirti un paio di cose e so che tu dal Cielo capirai perfettamente quello che intendo, anche se le mie parole sono confuse e poca cosa. Sono sicuro che, adesso che sei davanti a Maria, e  vicino a Piergiorgio, a Terry e a mio cugino Daniele, le cose di quaggiù poco ti toccheranno, ma mi sento in dovere di parlarti con franchezza.


Innanzitutto, voglio chiederti sinceramente scusa: scusa perché non siamo stati capaci di esserti amico e fratello, padre e madre, tua sorella e tuo confidente, come ti saresti meritata; perché non abbiamo voluto capire il tuo silenzio ed il tuo respiro, perché non ti abbiamo accarezzato tutte le volte che ne avevi bisogno; e poi perché non ti abbiamo sempre trattato con la dignità e l’affetto che meriti; perché ci siamo dimenticati di te per tanto, troppo tempo e perché qualcuno – piccolo, piccolo – ha osato strumentalizzare la tua immensa sofferenza e quella di chi ti vuole bene per i propri sporchi giochetti; perché ci siamo permessi di insultare tuo babbo e di sfilare in corteo invocando la tua morte, come si fa ad una partita di pallone; perché abbiamo riscoperto ideologie da dinosauri per certificare cosa ti avrebbero dovuto fare; perché come medici ci siamo detti “devastati” dalla tua vicinanza, invece di impegnarci per il tuo benessere; perché addirittura abbiamo ridicolizzato e offeso le suorine, tue unici angeli nella malattia.


Perdonaci perché abbiamo tanto parlato su di te e gridato di te, come  se conoscessimo la Verità, e invece poco o nulla abbiamo pensato, ascoltato e pregato per te.


Infine volevo chiederti una preghiera: tu che sei un angelo prega affinché nessuno di noi abbia da soffrire per sè o per i suoi cari quello che tu hai sofferto e quello che hanno sofferto le persone che ti vogliono bene. Sai, non penso che ne saremmo capaci. Ci abbiamo capito tanto poco del tuo dolore, che probabilmente non saremmo assolutamente capaci di soffrire altrettanto, se tu non vieni in nostro soccorso. Anche di questa nostra debolezza, voglio chiedere perdono a te e a Gesù, ma siamo uomini e il dolore è un mistero che tanto ci pesa. Un mistero che solo sostenendoci a  vicenda possiamo cercare di sopportare.


Ecco, ho finito. Grazie di avermi ascoltato. Prega tanto per tuo babbo, tua mamma, le suore di Lecco e tutti quelli che ti hanno voluto bene. Ti ricorderò sempre con affetto.


Ciao Eluana! Un bacio grande!


Luca


 

 
 
 
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