scardanellidiario di poesia dalla città dove si applaude ai tramonti |
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PESARO, LA CITTA' DOVE SI APPLAUDE AI TRAMONTI
"L’ultima cosa poi ti lascio: domani è il giorno più lungo dell’anno (o non era oggi?), qui da noi si è soliti andare al porto e vedere il tramonto del sole. Il sole, in questo periodo dell’anno, tramonta sul mare con spettacoli di colori sfavillanti. E normalmente c’è parecchia gente (una mezza dozzina di pescatori e qualche triste aspirante poeta) ad assistere a questo spettacolo che poi si chiude con uno spontaneo applauso al sole e al cielo che si colora dell’immenso.
Potrei lavorare all’azienda di promozione turistica, vero?"
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e da principio. E quando
chi soffre o langue o spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci da lontano,
è in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
Mario Luzi - Aprile-Amore
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LA CANDELORA
OGGI L'ANTICO DI GIORNI DIVENTA BAMBINO
E allora, abbracciando il Divin Bambino,
il vegliardo Simeone così pregò:
“Proteggimi e non consumarmi, tu che sei fuoco della natura divina
e unico vero amico degli uomini.
Tu sei l’immagine assolutamente perfetta
dell’incomprensibile Sostanza del Padre,
la luce inaccessibile, il sigillo immutabile della divinità,
tu che esisti dall’eternità e hai creato ogni cosa,
tu che un tempo accogliesti le offerte di Abele e degli altri giusti.
Lascia che le mie mani accolgano colui che Mosè vide nella caligine,
quando ricevette la Legge sul Sinai,
e che ora, divenuto bambino, si assoggetta alla Legge.
Tu sei colui che Davide annunciava;
colui che ha parlato nei profeti,
che si è incarnato per noi e parla nella Legge.
Grande e glorioso sei tu, generato dall’Altissimo in modo inesprimibile,
o santissimo figlio di Maria!
Io ti proclamo uno, visibile e invisibile, finito e infinito;
ti conosco e ti credo eterno Figlio di Dio secondo natura,
ma anche ti dichiaro figlio della Vergine al di là della natura”.
Rimase stupita la Vergine e a lei il vegliardo disse:
“Tutti i profeti hanno annunziato il figlio tuo, che hai generato senza seme.
Di te diceva il profeta, poiché la porta serrata sei tu, Madre di Dio!
Attraverso te è entrato e uscito il Signore.
Il tuo figlio è la vita, la redenzione e la risurrezione di tutti noi.
Egli è venuto perché desidera risollevare i caduti
riscattando dalla morte le sue creature”.
E stringendo il bimbo a sè:
“Mantieni la promessa del tuo verbo, o Verbo,
mandami presso Abramo e i patriarchi.
Volendo che Enoch e Elia non provassero la morte, o Signore,
ti sei compiaciuto di portarli via da questa terra in modo misterioso
affinché fossero in un luogo pieno di luce e senza pianto.
Così come ti ho visto e ho avuto il privilegio di tenerti in braccio,
possa io contemplare la tua gloria insieme al Padre tuo e allo Spirito Santo,
poiché sei rimasto lassù mentre scendevi tra noi”.
E il Re celeste rispose:
“Dal mondo caduco ti manderò alla dimora eterna, o mio diletto.
Io ti mando a Mosè e agli altri profeti:
ad essi annuncia che io, colui del quale essi avevano parlato,
ecco sono arrivato e sono stato partorito dalla Vergine.
Presto verrò a riscattare tutti,
io che sono l’unico vero amico degli uomini:
l’Antico di giorni divenuto Bambino.
pubblicato su www.alidicarta.it il 02.02.2012
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Nickname: scardanelli
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il 10/10/2011 alle 16:57
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il 27/04/2011 alle 14:54