scardanellidiario di poesia dalla città dove si applaude ai tramonti |
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PESARO, LA CITTA' DOVE SI APPLAUDE AI TRAMONTI
"L’ultima cosa poi ti lascio: domani è il giorno più lungo dell’anno (o non era oggi?), qui da noi si è soliti andare al porto e vedere il tramonto del sole. Il sole, in questo periodo dell’anno, tramonta sul mare con spettacoli di colori sfavillanti. E normalmente c’è parecchia gente (una mezza dozzina di pescatori e qualche triste aspirante poeta) ad assistere a questo spettacolo che poi si chiude con uno spontaneo applauso al sole e al cielo che si colora dell’immenso.
Potrei lavorare all’azienda di promozione turistica, vero?"
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e da principio. E quando
chi soffre o langue o spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci da lontano,
è in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
Mario Luzi - Aprile-Amore
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NEVE
Imperitura immagine della neve che cade,
esagono stilizzato di un fiocco di neve.
Silenzio ovattato che tutto copre e fa muto,
biancore assoluto che annulla i confini del reale,
nell’indifferenza di ambiente e di tempo.
Quasi un’alleata, tutta la neve che cade:
sospende ogni vicenda, parabola, dolore o speranza,
protegge luoghi, emozioni e storie.
Immagine del contrasto con lo strepitio della guerra,
quando il candore sarà travolto dal rosso del sangue,
spazzato via dal vortice di avvenimenti atroci e tiranni.
C’era Monica, rimasta sola in un paesino
vicino a Urbino.
Monica che sognava lo sfarfallio di petali bianchi.
La sua è storia atroce e meravigliosa,
fatta di esclusione, dolore, violenza,
ma pure di rapporti veri,
più forti del tempo e delle calamità.
Per la troppa vita che aveva nel sangue,
la neve rimaneva l’unico ristoro per quando sarà la sua ora.
La neve presenta l’illusione che,
lì sotto, ci sia ancora una possibilità di speranza.
Poi, però, arriva il tempo dello scioglimento.
E allora non basta più volgere lo sguardo altrove,
per non vedere la disperazione umana.
È la chiarezza visionaria, l’altra faccia della neve.
Pubblicato il 09.02.2012 su www.alidicarta.it
e su www.scrivendo.it
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Nickname: scardanelli
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