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Cerco il suo sguardo disperso, smarrito fra cime di pensieri.
Distante è la ragione.
Gli occhi sono rivoli di vento che sorregge anime irrequiete.
Storie intrecciate si scontrano, sogni di giorni sfatati quotidiani riflussi.
Solitari sentieri percossi inseguendo pallidi orizzonti.
Osservo il suo corpo, ondeggiano i suoi capelli cullati da soffi d'incenso...
Le sue mani trasmettono rassegnate carezze.
Le porte chiuse alla luce fusa a solida roccia, frasi incagliate non trovano scie da solcare.
Sprofondi amica di ieri nel pozzo dei desideri assenti.
Le ombre dell'ignobile passato stritolano protese l'esanime fragile presente..

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