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Omicidi con ballo ( 2 capitolo)

Post n°3137 pubblicato il 10 Gennaio 2024 da paperino61to

Riassunto: Il commissario Berardi indaga su un omicidio di un uomo trovato all’interno di un automobile. La vittima si chiama Alfredo Castello. Il proprietario dell’auto dove è stato scoperto il cadavere è il signor Cialli. Nell’alloggio di Castello viene trovato un biglietto di una sala da ballo, il Royal. Il commissario con i suoi uomini va ad interrogare il personale del locale, mostrando loro la foto della vittima, solo una ragazza lo riconosce.

 

“Claudia adesso non fare la pettegola”, le altre ragazze ridono a questa battuta.

“Conosce i nomi di queste persone?”.

A questa domanda vedo il volto contrarsi e balbettare un no.

Capisco che sta mentendo.

“Bene vi ringrazio, se vi viene in mente qualcosa ecco il biglietto dell’ufficio, chiamate pure”.

“Anche per un appuntamento?” domanda una di loro.

Sorrido a questa battuta e ci avviamo verso l’uscita.

“Che ne pensate ragazzi?”,

“Quella Claudia sapeva molto di più di quello che ha detto ma ha avuto paura”.

“Stessa mia impressione. Secondo voi le ragazze abitano qui nel locale?”.

“Non credo, posso informarmi”.

“Perfetto, poi mi dici, vorrei provare a ricontattare questa Claudia, magari da sola è più libera di parlare”.

Torniamo in ufficio, e faccio un ordine di servizio, una pattuglia in borghese deve stare davanti al Royal, voglio farmi un’idea della gente che lo frequenta.

“Commissario, solo alcune ragazze alloggiano nel locale, ma non quella che interessa a lei”.

“Bravo Perino, dove abita?”.

“In via Delle Orfane al numero 5”.

“Hai scoperto altro?”.

“Non molto, è una ragazza riservata, vive da sola”.

Decido di andare alla Schiapparelli, la fabbrica è in zona Vanchiglietta e veniamo mandati all’ufficio amministrativo: “Il signor Patris vi riceverà immediatamente”.

  “Buongiorno signori desiderano?”. La prima cosa che mi impressiona è che l’uomo è molto alto, sarà un metro e ottanta circa se non di più, capelli neri e dal taschino della giacca spuntano un paio di occhiali scuri. Mi stringe la mano e noto anche un anello a forma di piramide.

“Sicuramente sarà incuriosito dalla forma strana del mio anello, sono stato in Egitto l’anno scorso, terra meravigliosa glielo assicuro. Allora cosa posso fare per voi?”.

 “Sono il commissario Berardi e lui è il mio collega Perino, vorremmo delle informazioni sul vostro direttore”.

“Cosa posso dire? Il signor Cialli nel suo lavoro è validissimo, ma scusi perché lo domandate a me?”.

“Stiamo indagando, il motivo non glielo posso dire per ovvie ragioni”.

“Capisco, ma al di fuori di qui non so come passi il tempo. Dalle voci che girano è che non è una persona da compagnia”.

“Antipatico o altro?”.

“Non lo so davvero, dovrebbe chiedere agli altri impiegati o agli operai. Mi sono giunte anche voci che fa una vita al di sopra delle sue possibilità, ma come dico sono voci e non do mai troppa retta a queste!”.

“Possiamo andare a parlare con Cialli?”.

“Vi accompagno, seguitemi”.

Entriamo nell’ufficio e veniamo subito presi a male parole.

 “Sto lavorando, non ho tempo da perdere con le vostre sciocchezze!”.

“Come desidera, allora legga il mandato di comparizione firmato dal questore. Quindi si vesta che la portiamo in questura…oppure sceglie una chiacchierata informale?”.

 Cialli è un fiume in piena, gesticola, impreca ma alla fine acconsente di parlarci.

“Come sa stiamo indagando su un omicidio, il morto si trovava nella sua auto. La vittima si chiamava Alfredo Castello”.

“Non conosco questa persona e non ho idea ammesso che sia vero che l’avete trovato nella mia auto”.

“Di quello che lei crede o no mi interessa poco, quello che mi interessa è se lei non conosceva il Castello”.

“No! Non lo conoscevo…chi ha messo il cadavere nella mia auto e perché lo avrebbe messo?”.

Il colloquio con Cialli dura ancora un paio di minuti senza che l’uomo dica cose utili salvo lamentarsi e imprecare in continuo per la perdita di tempo che sta subendo.

“Spero per lei che non menta! In ogni caso se le viene in mente qualcosa mi chiami”.

 

Nel ritorno in questura chiedo a Perino di fermarci vicino a una piola, con il caldo che fa un buon bicchiere di vino fresco non può che farci stare meglio.

“Commissario, che ne pensa di Patris? Mi è sembrato una di quelle comari di paese”.

“Mi è sembrato un tipo a posto, anche se la mia impressione è che è pronto a fare girare voci su chiunque lavori con lui…chissà forse per fare carriera. Di Cialli cosa sappiamo?”.

 “La moglie lo ha lasciato diversi anni fa, è andata via dall’Italia, ma il nostro uomo non si è perso d’animo e si è subito dato da fare con relazioni brevi”.

“Hai il nome di queste donne?”.

“Solo dell’ultima, ma non ricordo il nome, ma in ufficio ho i suoi dati”.

“Convochiamola, così ci facciamo un quadro completo di Cialli anche se non credo sia lui l’assassino”.

“Il suo famoso sesto senso?”.

“No, ma nessun assassino per quanto possa essere stupido lascerebbe un cadavere nella propria auto con il rischio di essere arrestato, inoltre per quanto sia odioso e arrogante non lo vedo a menare fendenti a un uomo, gente come lui ingaggerebbe qualcuno…per ora godiamoci questo barbera…oste, un altro bicchiere per favore”.

Nell’auto la scientifica non trova nessuna impronta se non quella del proprietario della vettura e del meccanico. Nel bagagliaio dove è stato trovato il Castello niente di niente. Sicuramente l’assassino non solo indossava i guanti ma ha anche ripulito tutto il vano per sicurezza. Un lavoro certosino che gli ha portato via un bel po’ di tempo, e come poteva essere sicuro di avere tutto questo tempo senza rischiare di essere scoperto?

Un bel rompicapo non c’è che dire. Ho dato ordine di controllare i conti del Cialli e manderò un agente a sentire gli operai che lavorano in ditta, voglio farmi un quadro completo del nostro caro direttore.

La donna con cui Cialli ha una relazione si chiama Edna Valenti, una signora sui quarant’anni, molto attraente, capelli biondo platino, occhi verdi, un volto perfetto.

“Buongiorno sono il commissario Berardi, mi scuso se lo distolta dai suoi impegni, ma ho bisogno di farle alcune domande”.

“Il piacere è mio commissario, ho sempre espresso il desiderio di incontrarla, lei è una notorietà in questa città”.

“Troppo gentile signora, lei abita in via Caboto al numero 2 se non erro?”.

“Confermo, perché vorrebbe venirmi a trovare?”, un sorriso malizioso compare sul suo volto.

Guardo Tirdi che si sforza di non ridere e gli lancio un’occhiataccia.

“Mai dire mai nella vita…lei conosce un certo Luigi Cialli?”.

“Anche qui confermo, siamo insieme da circa sei mesi, è un uomo molto generoso”.

“Immagino, ma io avrei bisogno di sapere qualcosa in più sul suo fidanzato”.

“Fidanzato, che parolona grossa commissario, diciamo che è una persona sola e che ha bisogno di una spalla su cui piangere”.

Per fortuna la donna non intercetta la battuta di Tirdi seppur detta sottovoce.

“Bene, e di solito per cosa piange?”.

“Di tutto, dall’azienda che dovrebbe produrre di più, ai dipendenti che li considera degli sfaticati e falliti…dimenticavo delle sue presunte amiche che lo hanno tradito”.

“Non capisco, ma non sta con lei?”.

“Commissario, io mi ritengo una donna libera e indipendente, il rapporto con lui non è stabile, e lui fa altrettanto. L’ho capito già da subito…magari per lei sono immorale, ma che vuole farci viviamo in tempi moderni”.

“Non sta me giudicare signorina Valenti. Cosa sa dirmi delle amiche di Cialli?”.

“Se vuole i nomi non li conosco…aspetti mi ha parlato sovente di una certa Isa o qualcosa di simile, ma non so dirle molto di più”.

“Quando uscite insieme andate in qualche locale?”.

“Sa che lei è molto indiscreto? Diciamo che Luigi è un habitué del Royal, lo conosce commissario? Potremmo andarci insieme sempre ammesso che a lei vada bene la mia compagnia”.

Altro sorriso malizioso, devo ammettere che il ruolo di femme fatale le calza a pennello.

“Sulla compagnia nulla da dire, sul locale non mi esprimo non conoscendolo”.

“Allora deve assolutamente colmare la lacuna…venerdì sera le andrebbe bene?”.

La mia risposta è evasiva: “Bene signora Vitali la ringrazio per la sua collaborazione”.

“Di nulla commissario e spero di rivederla a breve”.

Uscita dall’ufficio, vado a rinfrescarmi, non ho mai sudato così come in questi minuti.

“Che ne pensi Tirdi?”.

“Di cosa? Dell’appuntamento o della signora Vitali?”.

“Se fai ancora lo spiritoso ti faccio trasferire in Sicilia!”.

“Scusi commissario, ma che posso dirle? La donna mi sembra una che sa il fatto suo, campa alle spalle di Cialli e forse non solo alle sue spalle”.

“Prostituta di alta società intendi dire?”.

“Mettiamola in questa maniera se vogliamo essere onesti, poi per carità posso anche sbagliarmi”.

“Cialli frequenta il locale dove la vittima era anche lui un cliente, che filo li lega? Ammesso che vi sia un filo”.

“Il filo è il locale e sappiamo che è un locale molto equivoco, ed è strano che non sia mai stato chiuso dalla buoncostume”.

“Posso immaginare il perché, convochiamo di nuovo Cialli e le faremo vedere la fotografia della vittima, vediamo che reazione avrà”.

Dal confronto con l’uomo non ci sono novità, sostiene che la vittima non l’ha mai vista al locale e che lui ci è andato solo una volta in compagnia di una sua amica, ma non ricorda il nome.

Per un attimo ho pensato di ricordaglielo io il nome ma ho rinunciato, chissà che non si riveli il mio asso nella manica.

 

 

Dispongo di una nuova perquisizione nell’appartamento del Castello ma non si trova nulla di interessante a parte una chiave.

“Sembrano quelle che servono ad aprire i bauli”.

“Anche a me dà quest’impressione, ma il baule dove si trova?”.

“Abbiamo guardato anche in soffitta ma non c’è nulla e stessa cosa in cantina”.

“Ammesso e non concesso che questa chiave sia importante, dove può mettere nascondere un baule se non vuole che lo si trovi?”.

“A casa di un’altra persona?”.

“Può essere, oppure alla stazione, se non sbaglio basta pagare l’affitto perché tengano un baule”.

“Vado a controllare subito”.

“Bravo Perino poi fammi sapere”.

Purtroppo quell’ipotesi non portò a nulla, questo fantomatico baule sembra non esistere, eppure perché Castello si sarebbe tenuto una chiave che non serve a nulla?

Vengo distolto da questa meditazione quando il telefono squilla.

E’ la signorina Gisolo la cameriera che lavora al Royal.

“Commissario Berardi? Sono Claudia, avrei bisogno di parlarle…non al locale…lei conosce il bistrot che si trova all’angolo con Corso Siccardi e Antica Piazza d’Armi?”.

“Si la conosco, a che ora?”.

“Verso l’una e mezza…ora la lascio sta arrivando gente a dopo”.

Bene qualcosa si sta muovendo, metto al corrente della telefonata i miei colleghi.

“Vuole che veniamo anche noi?”.

“Non credo sia il caso, se vi sono novità vi faccio chiamare, voi intanto provate a scavare nella vita privata della vittima, chissà che non salti fuori qualcosa”.

Esco dall’ufficio e mi avvio a piedi, non è poi così lontano il bistrot, in capo a mezz’ora arrivo al luogo dell’appuntamento,

Aspetto sull’uscio del locale poi decido di entrare, ma non vedo la donna, esco e aspetto ancora una decina di minuti, oramai sono le due del pomeriggio. Decido di fare un giro nella piazza, in lontananza noto una donna su una panchina, che sia la signorina Claudia?

(Continua) 

 

 
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Commenti al Post:
g1b9
g1b9 il 10/01/24 alle 18:37 via WEB
Bello...mi piace come stai introducendo i personaggi, presto per farmi un'idea. Alla prossima Marco,:))buona serata!
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/24 alle 10:44 via WEB
Ciao Giovanna fanno sempre piacere i "mi piace", come sai cerco sempre di far del mio meglio...buon mercoledì smack
(Rispondi)
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 10/01/24 alle 20:54 via WEB
Si sta facendo interessante e incuriosisce. Attendo il prossimo capitolo. Buona serata un abbraccio :)
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/24 alle 10:45 via WEB
Ciao Donatella quello è il mio intento, farvi incuriosire e partecipare all'indagine :-) baci e buona giornata
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 11/01/24 alle 09:14 via WEB
Attendiamo gli sviluppi ...
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/24 alle 10:45 via WEB
Curiosona :-) contaci per ora buona giornata smack
(Rispondi)
 
nomadi50
nomadi50 il 11/01/24 alle 16:39 via WEB
Personaggi che entrano in scena al momento giusto , quello con l'anello a forma di piramide mi convince poco , vedremo , sensazione brutta per Claudia .
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 12/01/24 alle 10:32 via WEB
Ciao Angelo, vedremo l'evolversi delle indagine, sai che sia Berardi che il suo autore non fanno mai trapelare nulla :-)
(Rispondi)
 
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