Creato da: paperino61to il 15/11/2008
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Messaggi di Giugno 2017

 

Novello Sherlock

Post n°2240 pubblicato il 15 Giugno 2017 da paperino61to

 

Una decina di giorni addietro vi avevo parlato di una “ ditta “ dell’Irrealtà, una ditta che ovviamente non può esistere, se non in un paese di banane.

Vi ho anche detto di “ corsi “ che sono frutto di fantasia, ma a volte la fantasia diventa realtà.

Dentro a questo racconto vi era uno “ psicologo” che non in quel momento non svolgeva il suo lavoro, ma era semplicemente un “ ascoltatore”.

Devo dargli atto che infatti non era nelle vesti di “ psicologo” e manco in quello di “ ascoltatore” ma bensì in quello di “ Investigatore”.

Già, cari amici/che il novello Sherlock registrava quello che i dipendenti di questa ditta dicevano. Purtroppo per lui essendo un novello investigatore è stato scoperto, con conseguenza che l’unico sindacato che fa il suo lavoro, lo fa presente ai piani alti all’azienda e costoro sono “ costretti “ a chiudere questi corsi.

Direi che questa “ ditta” non ci esce bene come immagine, ma sono anni che non ne esce immacolata, basterebbe solo raccontare le cose come stanno, e chissà perché la domanda è sempre la stessa: “ Non ci credo, ma davvero in questa ditta dell’Irrealtà succedono queste cose? I dipendenti che fanno?”.

Per la prima domanda succedono e anche di peggio, ma questo alla prossima puntata. Per quanto riguarda la seconda, una cosa sola fanno e pure bene i dipendenti: “ Lamento, lamento , lamento e ancora lamento”, in sintesi tanta teoria ma pratica ZERO. Per pratica intendo incrociare le braccia ovviamente.

In ogni caso ancora una volta il detto: ognuno faccia il proprio lavoro è vero, ne prenda atto caro “ psicologo” lasci perdere Holmes e soci, non è in grado…per ora.

 
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Jamboree Senigallia 2017 ( 2

Post n°2239 pubblicato il 10 Giugno 2017 da paperino61to

Secondo appuntamento con il Jambore, stasera sono di scena uno dei gruppi mitici degli anni 50': 


I Del Satins si sono formati nel 1958 a Manhattan attraverso la fusione di due gruppi doowop esistenti: The Yorkville Melodies e The Jokers.I Del Satins si sono formati nel 1958 a Manhattan attraverso la fusione di due gruppi doowop esistenti: The Yorkville Melodies e The Jokers.

 

 

          

 

 

 

            

 

 

 

 

 

           

 

 

 

 

 

       

 
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Il Duello

Post n°2238 pubblicato il 08 Giugno 2017 da paperino61to

Border, paesino situato nel Montana, anno 1881.

La giornata è gelida, la neve è imminente, magari è solo questione di ore dicono i vecchi del paese.

Un uomo sta osservando dalla finestra il via e vai dell’unica strada di questo paese.

Carretti che portano la loro mercanzia al mercato vicino di Adbille, i pochi negozi stanno aprendo ora: una drogheria, un emporio di armi e munizioni, un paio di saloon e la banca, e non può mancare l’ufficio dello sceriffo, una stamberga di pochi metri quadrati.

L’uomo sorride, alla vista della banca, il dio denaro è arrivato fin qui, in questo sperduto paesino del Montana.

Sul letto sono appoggiate le sue colt, il cinturone è appeso alla porta. Nei suoi occhi si intravede la stanchezza. Sono almeno cinquant’anni che sfida la morte, da giovane provava l’ebrezza nello sfidare l’avversario. La celebrità lo faceva sentire un dio in terra, poi con il passare del tempo, la maturità prese il sopravvento.

Ha cercato di nascondersi, di mimetizzarsi tra le persone normali, ma riuscivano a trovarlo lo stesso. La solita frase di rito: “ Se non sei un vigliacco battiti con me”.

Il ragazzo che aveva di fronte poteva essere suo figlio se ne avesse avuto uno.

Pensò a sua moglie morta qualche anno prima, si era ammalata di bronchite, in pochi giorni Dio se l’era portata via.

Vendette la sua fattoria, montò a cavallo e incominciò a girovagare per i vari stati, e ogni volta che veniva riconosciuto, arrivava il bullo di turno a sfidarlo, e finiva sempre allo stesso modo, una croce in più al cimitero e un ragazzo in meno sulla terra.

Un paio di colpi allo porta lo destarono dai suoi pensieri. Era il padrone della pensione: “ Buongiorno mister Curtis, volevo….volevo avvisarla che lui è arrivato, l’aspetta all’ingresso del paese”.

“ Grazie”, l’uomo prese il cinturone, mise le sue pistole al suo posto, il cappello in testa, osservò il suo volto allo specchio, era pieno di rughe, i capelli erano bianco cenere, uscì lentamente dalla pensione. Osservò di nuovo il tempo, non prometteva nulla di buono, ma poco importava, in fondo ogni momento era buono per morire, e chissà se avrebbe rivisto la sua Debbie da qualche parte in paradiso.

Una figura era all’ingresso del paese, fumava nervosamente. Quando lo vide, buttò via la cicca, si aggiustò il cinturone e  andò incontrò a Curtis.

“ Devo darti atto vecchio che hai coraggio”. La voce era sprezzante.

Curtis non rispose, da giovane era identico al ragazzo che gli stava davanti.

“ Non mi sembri quel granché che la gente dice” la risata nervosa echeggiava nel silenzio del paese. Tutto si era fermato, compreso lo sceriffo che guardava in silenzio, sapeva che doveva intervenire, ma aveva paura di beccarsi una pallottola.

“ Non hai nulla da dire prima di morire?”.

Curtis alzò lo sguardò e sembrò vedere per la prima volta il volto del ragazzo.

“ Quanti anni hai ragazzo?”.

Rimase stupito da quella domanda e balbettando rispose : “ Sedici…sono un uomo!”.

“ Per questo allora vuoi sfidarmi?...Non pensi a tua madre?”.

“ Non nominare mia madre…hai capito? Io diventerò qualcuno, il mio nome saranno in molti a saperlo…Clyde Barrow l’uomo che uccise Curtis!!”.

L’anziano pistolero non disse nulla, sospirò e le braccia scesero lentamente lungo i fianchi.

“ Quando sei pronto vecchio iniziamo, ho la gola secca e voglio bagnarmela”.

Contemporaneamente le pistole come per magia apparvero tra le mani dei due contendenti. Un urlo uscì  rompendo di fatto il silenzio che aleggiava su Border.

La mano del ragazzo sanguinava,  la pallottola gli aveva spezzato l’osso e i tendini. La sua pistola era per terra a pochi metri da lui. Nel suo sguardo si intravedeva incredulità e odio.

“ Mi hai rovinato vecchio…mi hai rovinato…ora cosa farò vecchio?”.

“No…ti ho salvato la vita ragazzo”.

Un medico corse dal ragazzo seguito dallo sceriffo e da altre persone.

L’uomo chiamato Curtis andò alla stalla, prese il suo cavallo e lentamente uscì dal paese. Un'altra sfida era stata vinta, ma fino a quando? Prima o poi qualcuno lo avrebbe ucciso…sorrise a quel prima o poi.

                                              Fine

 

 
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Tragedia sfiorata

Post n°2237 pubblicato il 05 Giugno 2017 da paperino61to

Purtroppo sabato sera a Torino, nel cuore della città si è sfiorata la tragedia. Tragedia causata da alcune cose che potevano essere benissimo evitate. Certo con il senno di poi è facile a dirlo, ma pur non avendo un titolo qualificato sono anni che vado dicendo che certi tipi di avvenimento( musicali o sportivi) possono dare luogo a incidenti e non di poco conto.

Rido letteralmente quando sento i solerti sostenitori del PD e i suoi consiglieri dare contro la sindaca, che certamente non spicca per simpatia ( se per quello manco Fassino lo era) addossare a lei tutte le incapacità di questo mondo.

Vorrei ricordare a costoro che due anni fa in occasione sempre della finale di Champions, in piazza si erano riversati migliaia di tifosi e che solo per fortuna non è successo nulla( idem per  il primo scudetto targato Conte), i venditori abusivi ( una delle cause di tantissimi feriti) erano presenti come sempre capita. Come non ricordare l’unico capodanno dove sono stato presente in piazza con “ cretini” che buttavano petardi o le “ bombe” a tutto andare senza che nessun organo proposto a vigilare intervenisse, eppure anche li la piazza era piena di gente, sarebbe bastato urlare: “ Attentato!! Isis!” ed è facile immaginare cosa sarebbe successo.

Vogliamo poi parlare degli Europei o dei Mondiali sempre di calcio? Piazza sempre piena di gente e sempre con venditori abusivi al seguito.

Ho la speranza che questa lezione sia pur tragica serva a migliorare in futuro le cose.

La città è piena di parchi, si potrebbe allestire più punti con i mega schermi per seguire gli avvenimenti di questo tipo. Un’altra soluzione sarebbe quando i tifosi sono tutti della stessa squadra( la maggioranza come sabato sera) domandare e obbligare la società presente alla finale di aprire lo stadio, dietro ovviamente a un prezzo irrisorio per l’entrata, e far confluire una parte della gente a vederla.

Se i trentamila presenti a Torino fossero stati dislocati in più punti non sarebbe successo nulla di grave. L’altro mega schermo dopo piazza San Carlo era a Parco Dora( nella periferia nord della città).

Altra accusa che viene mossa alla sindaca, i venditori abusivi. Tu non potevi entrare in piazza se avevi la bottiglia di vetro, però all’interno questi signori la vendevano liberamente. Chi ha chiuso gli occhi per farli entrare? I vigili? Polizia e Carabinieri? Guardia di finanza? Trovato il colpevole lo si condanna e a questi abusivi si mettono dentro qualche giorno in galera a riflettere su cosa hanno contribuito il loro gesto inconsulto.

Capisco il vivere e il mangiare: “ tengo famiglia marasciè” ma ciò non giustifica il loro comportamento, inoltre si sa che una birra tira l’altra e ci vuole poco per arrivare al punto di ubriachezza e basta ancora meno a far scoppiare una rissa per futili motivi quando si è ubriachi.

Quello che fa male, non è la partita persa, purtroppo a noi capita sempre, ma il totale Odio, Idiozia, Stupidità di tante tante persone che sui social hanno riversato tutti questi sentimenti. Un tizio posta una foto di un tifoso ferito, sanguinante a terra e l’accompagna con questa frase: “ Chissà se sta festeggiando sto gobbo?”.

Sinceramente a uno così lo appenderei a un albero, senza se e senza ma. Non sei un ragazzino di pochi anni che non sai cosa dici o scrivi, sei un adulto. Ragiona, ma per ragionare devi avere cervello, e questi esseri inutili dove il livore verso la squadra avversaria la fa da padrona, senza chiedersi mai il perché la loro squadra non riesca una volta a vincere qualcosa, neppure il torneo parrocchiale.

Speriamo che i tre feriti gravi possono salvarsi, un bimbo di sette anni è tra di loro.

Soprattutto speriamo che in futuro prendano veramente in considerazione di trovare alternative ai solo due punti di aggregazione e che non tolgono una cosa che è semplicemente un modo per condividere una giornata di gioia, ma conoscendo i politici non metterei la mano sul fuoco.

 
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Jamboree Senigallia 2017 ( 1)

Post n°2236 pubblicato il 03 Giugno 2017 da paperino61to

Come consuetudine da un paio di anni vi presento gli artisti presenti al Jamboree di Senigallia...buon divertimento

Rudy Valentino and the Baleras sono artisti di fama riconosciuta a livello nazionale e internazionale sulla scena della vintage music. Negli ultimi 10 anni la band ha saputo mescolare nella loro scaletta di musicisti di grande talento ampliando il repertorio classico e aggiornandolo con una nuova di zecca. La loro ricetta tuttavia è rimasta sempre la stessa: swing, boogie, rock’n’roll, un pizzico di ironia 

    

        

 

 

 

 

           

 

 

 

            

 

 

 

 

             

 

 

 

       

     

 

 

 
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