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Messaggi del 16/02/2012
Post n°766 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da paperino61to
" Gli uomini delle forze dell'ordine anche se sbagliano non son mai Assassini ". Parole e musica della Miss " ditino medio alzato ". Cosa non si farebbe per non passare inosservato, per non cadere nel dimenticatoio , oddio , se codesta signora ( per modo di dire ) cadesse anche dentro il water clos( notate la dicitura, fa fine e non impegna ) male non sarebbe. Il suo pensiero è scritto sulla sua pagina Facebook in merito alla sentenza del " poverino " in divisa ( Spaccarotella) che senza volere tirò fuori la pistola, mirò ad altezza uomo,. fece fuoco e il tutto quanto diviso da due carreggiate dell'autostrada. Come si fa a dargli dell' ASSASSINO ? Dai siamo seri, mica l'ha fatto apposta ? Le è venuto automatico quasi di riflesso, come se fosse un... ASSASSINO. Indubbiamente per la Daniela Santanchè saranno " SANTI " anche quelli hanno UCCISO : Aldrovandi, Cucchi e tanti altri ancora. In fondo secondo questa misera signora sono solo Sbagli. Personalmente sarei curioso di sapere se accadesse a lei cosa ne potrebbe pensare..Bum..bang..e una voce fuori campo che dice : " tesò me sò sbajà, a scusa, ma con stò caz..di ditino medio alzato mè sembrato nà pistola "..
Post n°765 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da paperino61to
Nei momenti di svago andavo con mio padre,raramente veniva mia madre con noi, era piuttosto casalinga,al parco Carrera o Pellerina. Per chi non è di Torino è uno dei più grandi parchi della città. Adoravo andarci, mi immergevo in uno dei personaggi mitici di allora, Tarzan. D’estate in costume, con un coltellino di legno, vagavo per l’intero parco,immaginando avventure fantastiche, certamente il leone o la pantera, avevano al massimo la forma di un cane, ma quando si è piccoli non si sta troppo a notare la differenza. In questo parco a quell’epoca vi era la piscina pubblica, nel senso che chiunque poteva fare il bagno( era gratis totalmente ) e soprattutto i bisogni . Lì ho imparato a nuotare e non certo perché ne sentissi il bisogno nonostante sognassi di essere un piccolo Tarzan. Ero ai bordi di un “ isolotto “ così lo chiamavamo perché aveva quella forma, dove la gente poteva andare a prendere il sole, mangiare ecc..coperto in parte da alberi. L’acqua in quel punto era piuttosto alta, e per chi non sapeva nuotare non era l’ideale per imparare. Fatto sta che ero con mio padre che passeggiavamo e un tizio di corsa mi spinge ( senza volerlo ) giù in acqua. Panico totale, io giocavo a Tarzan non a essere Namor principe di Atlantide( NdR). Tra una bevuta e l’altra cercavo di stare a galla, mio padre mi osservava e con calma mi dice : “ ti sembra di andare a fondo ? “. No, le risposi e altra bevuta, poi evidentemente come fanno i paperi ho incominciato a muovere i piedi , da lì ho capito che era meglio non stare ai bordi di una piscina, ci sono modi meno traumatici per imparare a nuotare. Mio padre aveva degli amici strani, nel senso , che si improvvisavano loro maestri nell’insegnare. Uno ad esempio prese molto a cuore di farmi imparare ad andare in bici. In questo parco ci sono parecchi sali e scendi ideali per la bici. A quel tempo giravo con la mia Harley a quattro ruote, nel senso che avevo ancora le rotelline. Un bel giorno, l’amico di mio padre mi porta su una collinetta. Avete presente guardando dall’alto verso il basso, la sensazione che comporta ? Chi scia lo sa bene, non c’è solo l’adrenalina, specialmente all’inizio, c’è una cosa che si chiama Fifa. Ebbene ,a questo amico di mio papà spuntò la lampadina di Archimede, tolse le rotelline, dopo di che mi mise sul seggiolino della bici, e voilà , una piccola spinta e giù per la discesa. Ovviamente non era una discesa senza intoppi, in un parco mica volete che manchino gli alberi ? Infatti c’erano ! Tra uno slalom e l’altro per evitare di diventare parte integrante del’albero arrivai a fine corsa. Mio padre tirò un sospiro di sollievo, io guardai i miei pantaloncini, per la fifa ....avevano preso un altro colore. In quell'estate imparai una cosa , quando e soprattutto se sei piccolo non fidarti mai di chi ti vuole insegnare qualcosa, prima domanda che cosa e poi valuti accettare.
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