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Messaggi del 28/02/2013

 

La Storia del rock'roll : Eddie Cochran ( Parte prima )

Post n°1251 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da paperino61to

 

                     

 

Eddie nasce ad Albert LeaMinnesota, il 3 ottobre 1938, quinto figlio di Frank ed Alice Cochran. La sua passione per la musica emerge già alle scuole primarie, dove dapprima si interessa alla batteria, abbandonata quando gli fu chiesto di studiarla unitamente al piano, poi al clarinetto ed ilt rombone, ma è solo grazie al fratello Bob eallachitarra dell'altro fratello Bill, in quel momento sotto le armi, che il giovane Cochran apprende i primi rudimenti dello strumento cui si dedicherà per tutta la carriera. Trascorre l'infanzia quasi interamente ad Albert Lea, esclusa una breve permanenza ad Oklahoma City finchél'intera famiglia, e le famiglie dei fratelli maggiori già sposati, si trasferiscono a Bell Gardens, un sobborgo di LosAngelesCalifornia dove, nel settembre 1951 Eddie entra nella Bell Gardens Junior High e proprio in questo istituto che stringe amicizia con Connie"Guybo" Smith che suonerà con lui per tutta la vita. Nel 1953 con Guybo e Al Garcia formano i"The Melody Boys" e sperimenta tecniche di over dubbing e di registrazione con il musicista locale Chuck Foreman, mentre continua a studiarechitarra da autodidatta (i suoi punti di riferimento sono ChetAtkinsJoeMaphis eMerleTravis, ma ancheil cantante country MartyRobbins). Nel 1954 con Warren Flock ed il bassista Dave Kohrman forma i "The Bell Gardens Ranch Gang", ma con scarso seguito (pur con qualche notabileapparizione radiofonica), poi collabora con i "The Carlton Brothers"e stringe amicizia con BobDenton, l'abile chitarrista dei Richard Rae and the Shamrock Valley Boys. Con l'amico Guybo fonda gli"Eddie Garland and The Country Gentlemen", ultima sua band cosiddetta giovanile. A pochi mesi dal diploma, infatti, nel gennaio del 1955, il giovane Eddie decide di lasciare la scuola e di dedicarsi in modo professionale alla musica.

È del 1955 la prima esperienza musicale da professionista del giovane e talentuoso Eddie. Con HankCochran un chitarrista che suonava di tanto in tanto con Richard Rae e conosciuto all'evento "American Legion", il duo è spesso ospite di duedelle più importanti trasmissioni televisive della costa occidentaleconcernenti il country e l'hillbillyThe Town Hall Party e ilThe Hometown Jamboree, dove possono conoscere le stelle più splendenti delgenere (GlenGlenn, Joe Maphis,TheCollins Kids) per poi finire sotto contratto della Ekko Records per l'incisione di due singoli, che però fattureranno scarse vendite. Il duo, ed Eddie in modo particolare, lavora comunque per la Ekko molto attivamente in qualità di session guitarist quando esplode il fenomeno rockabilly. Nel 1956, mentre un ventunenne ElvisPresley incide HeartbreakHotel, il giovane chitarrista del Minnesota si fa catturare dal nuovo fenomeno musicale del rock'n'roll e decide di distaccarsi progressivamente dal genere country. Ciò provoca una divergenza di opinioni con il più tradizionalista Hank portando a terminare il sodalizio artistico dei Cochran Brothers.

Grazie anche all'autore JerryCapehart, conosciuto alla Ekko e che diventerà poi suo manager, Eddie si getta con entusiasmo nell'apprendimento del nuovo genere musicale, lavorando spesso in studio come session guitarist e incidendo svariati demo per la Crest Records e soprattuttoper l'American Music, sempre rigorosamente con Connie "Guybo" Smithal basso, registrando cover di altri artisti e proponendo pezzi originali.L'abilità di Eddie alla chitarra è un continuo crescendo, ma a limitarne la carriera è, però, in questa fase, la scarsa padronanza della voce. La sua prima  esperienza come artista a tutto tondo è nel cantare il pezzo "TwentyFlight Rock", colonna sonora del film"The Girl Can't HelpIt". Il successo della pellicola, classico film adolescenziale sul rock'n'roll, unito alla sua particolarmente riuscita performance canora emusicale, rappresenta la prima grande occasione per Eddie di farsi conoscere al grande pubblico e gli aprirà, di fatto, la carriera solista: il suo primo singolo in principio deve essere proprio Twenty Flight Rock per laLibertyRecords di SimonWaronker (Dicembre 1956), mentre Eddie viene scritturato  per un'altra pellicola cinematografica di genere ("Untamed Youth",1957). L'idea di rilasciare la traccia resa nota dal film viene, però, per il momento, accantonata. Alla Liberty, comunque, non trascurano l'utilizzo di Cochran ancora come chitarrista da studio e, visto anche il successo con le ascoltatrici più giovani per via del suo aspetto affascinante, le sue potenzialità come teen idol. I suoi singoli successivi, quindi, sono più vicini al pop adolescenziale piuttosto che al rock'n'roll in senso stretto:"Sittin' In the Balcony", cheriscuote un grande successo, e il deludente "One Kiss" che non  sa nemmeno approfittare della contemporanea uscita di Untamed Youthnelle sale cinematografiche del paese. Nonostante il fallimento, Eddie lavora e pubblica, prima della fine del 1957 il suo album d'esordio"Singin'ToMy Baby", un non memorabile lavoro plurigenere e contenente sia ballate pop che pezzi rock'n'roll più spigolosi. Anche l'uscita del singolo"Teresa",che non entra nella Top100, è una dimostrazione ulteriore che il progetto diWaronker di formare Eddie a metà strad a tra Elvis Presley e Pat Boone non è  destinato ad essere coronato dal successo.

Nel 1958,finalmente, arriva  Summertime Blues. Composta in una serata nell'appartamento di Jerry Capehart, il pezzo inizialmente viene proposto come B-Side di "Love Again", una ballata per Eddie scritta dall'adolescente autrice Sharon Sheeley, ma al rilascio eclissa completamente l'A-side, entrando prepotentemente nella Top 10 l'11giugno 1958 (billboard #8 nei mesi di agosto e settembre). Si tratta del primo successo dopo "Sittin'In The Balcony"e tale resa sarà bissata ed amplificata poi dalla di poco successiva pubblicazione del singolo "C'mon Everybody", arrivato quando alla Liberty cominciavano a dubitare della sue capacità di chart artist. Il tour che chiude l'anno, invece, lo consacra come indiscusso idolo adolescenziale.

I concerti lo portano in tutti gli Stati Uniti fino a New York al Christmas Event organizzato da AlanFreed dove Eddie suona con artisti del calibro degliEverly BrothersChuck BerryBo Diddley e TheCadillacs. Anche il1959 è anno itinerante in tour con il nome di "Eddie Cochran and The Hollywood  Swingers" (una baking band con Guybo Smith, Gene Riggio, Jim Stivers e il sassofonista Jimmy Seals.Successivamente Guybo lascerà il gruppo perché in procinto di sposarsi, ma rimarrà sempre la prima scelta di Eddie nelle sessioni in studio). La band cambia poi nome nei The Kelly Four, per permettere al giovane leader,sotto contratto alla Liberty, di incidere alcune sue composizioni strumentali per la Cross (tra cui le notevoli "Guybo" e "StrollingGuitar" che evidenziano il livello tecnico raggiunto da Eddie). IKelly Four incidono molti pezzi anche in studio, ma quasi nessuno vedrà la pubblicazione se non postuma, ad esclusione di "Three Steps ToHeaven", scritta a quattro mani con il fratello Bill e suonata con il sempre presente Guybo Smith e Gene Riggio alla batteria. Altri singoli successivi dei Kelly Four hanno maggior successo in Europa, in Inghilterra in modo particolare, che in patria, così che alla Liberty si comincia a parlare di un tour in terra britannica, proprio mentre i rapporti tra Eddie e il suo manager Capehart si deteriorano fino alla rottura.


                 



                      



                     



               


 

 

 
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Autobiografia del papero ( 47 parte)

Post n°1250 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da paperino61to

 

 

                   

 

 

Non so quanti di voi ricordino i“ film concerti “  che andavano di moda negli anni 70’ ? Un titolo su tutti il famoso “ Woodstock “ . I ricordi  di oggi vanno a questi film.

                             

Il primo  film che andai a vedere assieme ai  miei amici fu  il famoso “ The song remains the same “ dei grande  e mai dimenticati Led Zeppelin. Un’ora e mezza di coda prima di poter arrivare alle casse del cinema, poi con l’agognato biglietto finalmente entrammo nella sala e  già pregustavamo la nostra bella poltroncina comodamente seduti a vedere le immagini del film.

Peccato che prima della tragedia dello Statuto ( in questi giorni si è ricordato i 30 anni )  posti a sedere neanche  l’ombra,solo posti in piedi o sdraiati lungo il muro. Il mugugno si stava levando , parecchia gente era incazzata, pagare per poi doversi ritrovare  in queste condizioni lo si poteva chiamare truffa.

Quando però si spensero le luci ed iniziò il film tutto passò nel dimenticatoio, la cosa che contava ora era vedere Plant e soci dare vita a uno spettacolo entusiasmante con altrettanti immagini spettacolari.

Il secondo episodio riguardava gli anni in cui frequentavo le serali alla scuola per litografi in corso Palestro ( sempre per chi conosce Torino) a  qualche isolato di distanza c’era un cinema ( via Garibaldi ) ;  ora sono anni che ha chiuso al suo posto un negozio di abbigliamento.

Questo cinema ebbe la bella idea o pessima ,  a secondo dei punti di vista , di proiettare per  una settima intera dei  film concerti. Si passava da “ Concerto per il Bangladesh “ a “ No NUkes “,  a film sulla musica Reggae , allo stupendo “ Pink Floyd a Pompei “ ecc..

                       

Ora volete mica che il papero già rocchettaro da anni perdesse questa occasione !! Infatti non la persi, la fortuna fu anche che mi ero appena patentato  per cui  mio padre non veniva a prendermi all’uscita di scuola. E alla tipica domanda dei  genitori : “ come è andata ? “  io rispondevo  : “ benissimo , fantastica  lezione “, non hanno mai capito se scherzavo o no , ma soprattutto non hanno mai saputo che il loro figliolo tagliava da scuola, ma davanti al rock non c’è nulla che tenga.

L’ultimo episodio risale a quando con la futura paperina mi ritrovai in montagna dai suoi zii. Decidemmo di passare un fine settimana ad Artesina ( stesso posto dove da anni abbiamo un bilocale) , lo zio che faceva il custode anche in un altro condominio , ci diede l’alloggio . Eravamo liberi , e si sa due giovani non domandano altro di  esserlo. Purtroppo per la paperina ebbi la sventurata idea di comprare la Stampa ,e  nella recensione degli spettacoli veniva elogiato il  film appena uscito dei “ grandi “, “ mitici “, “ favolosi “ , “ meravigliosi “ AC/DC.

Chi mi conosce da tempo sa che sono i miei Idoli , quindi potete capire come sobbalzai dalla sedia a leggere la recensione, e soprattutto come urlai di gioia quando lessi il nome del cinema che lo  programmava.

         

Lanciai l’idea e con tanto di sguardo languido al limite del supplichevole e anche grazie al color dei miei occhi azzurri, dissi alla paperina se tornavamo a Torino per vederlo prima che lo togliessero dalla programmazione  ( questi tipi di film non duravano a lungo in cartellone ).

Lei acconsentì . Casa sua era libera perché  i suoi genitori erano andati al paesello , quindi potevamo tranquillamente dormire da lei e in quanto ai miei bastava non dirgli niente , a quei tempi i cellulari non esistevano.

Agli zii trovammo una scusa banalissima e tornammo in città. Con quanta gioia con il biglietto in mano entrammo nella sala , oddio la  , gioia era solo mia,  lo ammetto senza remore. La sala non era gremita, poca gente , ma come si dice in questi casi : pochi ma buoni.

                           

 

Il film era il famoso “ Let there be rock “ con la grande voce di Bon Scott prematuramente scomparso e questo film è stato  un omaggio a lui.

Si spengono le luci e Angus e soci iniziano a “ picchiare “ duro sui loro strumenti, i pochi presenti me compreso saltavamo  come grilli posseduti dal demonio, ci dimenavamo  , cantavamo  assieme a Bon, urlavamo  a squarciagola il nome di Angus , insomma era veramente un bel casino.

 

Solo una persona si era addormenta e per fortuna il suo  “ ronf ronf “ era coperto dalla musica, volete che vi dica anche il nome di questa persona o lo avete capito ?

 

                               

 
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