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Autobiografia del papero ( 47 parte)

Post n°1250 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da paperino61to

 

 

                   

 

 

Non so quanti di voi ricordino i“ film concerti “  che andavano di moda negli anni 70’ ? Un titolo su tutti il famoso “ Woodstock “ . I ricordi  di oggi vanno a questi film.

                             

Il primo  film che andai a vedere assieme ai  miei amici fu  il famoso “ The song remains the same “ dei grande  e mai dimenticati Led Zeppelin. Un’ora e mezza di coda prima di poter arrivare alle casse del cinema, poi con l’agognato biglietto finalmente entrammo nella sala e  già pregustavamo la nostra bella poltroncina comodamente seduti a vedere le immagini del film.

Peccato che prima della tragedia dello Statuto ( in questi giorni si è ricordato i 30 anni )  posti a sedere neanche  l’ombra,solo posti in piedi o sdraiati lungo il muro. Il mugugno si stava levando , parecchia gente era incazzata, pagare per poi doversi ritrovare  in queste condizioni lo si poteva chiamare truffa.

Quando però si spensero le luci ed iniziò il film tutto passò nel dimenticatoio, la cosa che contava ora era vedere Plant e soci dare vita a uno spettacolo entusiasmante con altrettanti immagini spettacolari.

Il secondo episodio riguardava gli anni in cui frequentavo le serali alla scuola per litografi in corso Palestro ( sempre per chi conosce Torino) a  qualche isolato di distanza c’era un cinema ( via Garibaldi ) ;  ora sono anni che ha chiuso al suo posto un negozio di abbigliamento.

Questo cinema ebbe la bella idea o pessima ,  a secondo dei punti di vista , di proiettare per  una settima intera dei  film concerti. Si passava da “ Concerto per il Bangladesh “ a “ No NUkes “,  a film sulla musica Reggae , allo stupendo “ Pink Floyd a Pompei “ ecc..

                       

Ora volete mica che il papero già rocchettaro da anni perdesse questa occasione !! Infatti non la persi, la fortuna fu anche che mi ero appena patentato  per cui  mio padre non veniva a prendermi all’uscita di scuola. E alla tipica domanda dei  genitori : “ come è andata ? “  io rispondevo  : “ benissimo , fantastica  lezione “, non hanno mai capito se scherzavo o no , ma soprattutto non hanno mai saputo che il loro figliolo tagliava da scuola, ma davanti al rock non c’è nulla che tenga.

L’ultimo episodio risale a quando con la futura paperina mi ritrovai in montagna dai suoi zii. Decidemmo di passare un fine settimana ad Artesina ( stesso posto dove da anni abbiamo un bilocale) , lo zio che faceva il custode anche in un altro condominio , ci diede l’alloggio . Eravamo liberi , e si sa due giovani non domandano altro di  esserlo. Purtroppo per la paperina ebbi la sventurata idea di comprare la Stampa ,e  nella recensione degli spettacoli veniva elogiato il  film appena uscito dei “ grandi “, “ mitici “, “ favolosi “ , “ meravigliosi “ AC/DC.

Chi mi conosce da tempo sa che sono i miei Idoli , quindi potete capire come sobbalzai dalla sedia a leggere la recensione, e soprattutto come urlai di gioia quando lessi il nome del cinema che lo  programmava.

         

Lanciai l’idea e con tanto di sguardo languido al limite del supplichevole e anche grazie al color dei miei occhi azzurri, dissi alla paperina se tornavamo a Torino per vederlo prima che lo togliessero dalla programmazione  ( questi tipi di film non duravano a lungo in cartellone ).

Lei acconsentì . Casa sua era libera perché  i suoi genitori erano andati al paesello , quindi potevamo tranquillamente dormire da lei e in quanto ai miei bastava non dirgli niente , a quei tempi i cellulari non esistevano.

Agli zii trovammo una scusa banalissima e tornammo in città. Con quanta gioia con il biglietto in mano entrammo nella sala , oddio la  , gioia era solo mia,  lo ammetto senza remore. La sala non era gremita, poca gente , ma come si dice in questi casi : pochi ma buoni.

                           

 

Il film era il famoso “ Let there be rock “ con la grande voce di Bon Scott prematuramente scomparso e questo film è stato  un omaggio a lui.

Si spengono le luci e Angus e soci iniziano a “ picchiare “ duro sui loro strumenti, i pochi presenti me compreso saltavamo  come grilli posseduti dal demonio, ci dimenavamo  , cantavamo  assieme a Bon, urlavamo  a squarciagola il nome di Angus , insomma era veramente un bel casino.

 

Solo una persona si era addormenta e per fortuna il suo  “ ronf ronf “ era coperto dalla musica, volete che vi dica anche il nome di questa persona o lo avete capito ?

 

                               

 
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