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Luogo: Nello spazio siderale

Distanza: Trentacinquemila chilometri dal pianeta chiamato Terra

“Mio imperatore siamo pronti all’avvicinamento al pianeta Terra, entro le sedici ore piomberemo come falchi sulla preda”.

L’Imperatore Gy-a-Buth guarda il suo ufficiale con un sorriso, poi lentamente alza una mano: “Mio caro generale La-Gh-Nei frena il tuo entusiasmo, perché rischiare di perdere le vite delle nostre truppe?”.

L’ufficiale rimane perplesso e stupefatto davanti a questa domanda.

“Non capisco, cosa vuol dire mio Imperatore. Forse che non è più convinto di conquistare questo pianeta?”.

“Affatto, ne sono convinto, oramai nello spazio siderale siamo noi i governati di fatto, ma in questo caso la situazione è diversa”.

“Cosa intende dire?”.

L’imperatore si alza dalla poltrona e si avvicina a dei monitor e gli accende.

“Ora guarda e dimmi cosa vedi”.

La-Gh-Nei osserva le immagini che scorrono nei vari monitor.

“Vedo scene di guerre non dissimili dalle nostre a parte le armi, le nostre sono molto più evolute, gli umani sono ancora allo stato primitivo”.

“Poi? Guarda con attenzione anche le altre immagini”.

“Si mio Imperatore…vedo cataclismi sconvolgere le loro terre, fiumi che straripano, montagne che crollano spazzando via paesi, terremoti che sconquassano le città con migliaia di morti. In quello che loro chiamano Africa, la siccità uccide tantissima gente, le malattie non vengono curate in tempo e nei laboratori degli eserciti fanno esperimenti con letali virus che spargono sulla popolazione”.

“Esatto mio caro generale, esatto. Gli umani si stanno autodistruggendo da soli. I loro mari stanno morendo, i loro ghiacciai si sciolgono alla velocità della luce, il loro cibo è sempre più contaminato. Chi comanda per loro per scopi di lucro e potere gli aizza uno contro l’altro con scusanti puerili”.

“Ho visto una scena dove stanno distruggendo un’intera foresta, ma perché? Non sanno che esso dona a loro la vita?”.

“Lo sanno bene, ma non gli interessa, governi corrotti fanno patti con gente senza scrupoli. Dicono di avere debellato la schiavitù ma non è vero, come tutti i popoli compresi quelli della nostra galassia non hanno capito che solo la loro unità è la salvezza contro chi gli vuole governare con la forza”.

“Però noi abbiamo dovuto combattere e soffrire facendo rimanere vedove molte mogli”.

“Si è vero, però pensa un attimo se tutte i pianeti che abbiamo soggiogato si fossero uniti, credi che avremmo vinto senza gravi perdite? Io dico di no, dubito persino che avremmo vinto”.

“Quindi se ho capito bene, lei dice di aspettare e vedere come i terrestri si distruggano tra loro e solo dopo noi prenderemo possesso della terra?”.

“Esatto generale, esatto! Stazioneremo nell’orbita della terra, fai mettere lo schermo dell’invisibilità alle nostre navicelle”.

“Sarà fatto mio Imperatore…ma crede che ci sarà da attendere tanto?”.

“No affatto, sono sulla buona strada, basta solo che uno di essi schiacci un bottone e sarà la fine dell’umanità, e quelli che avranno la fortuna di salvarsi, diverranno nostri schiavi e i più deboli saranno cibo per i nostri Dolm…vai ora!”.

                                             Fine

Fantascienza? Non credo direi che purtroppo la realtà attuale è questa.