parzialmentescremato
Dialettica a confronto con alcuni temi operanti nella mia vita.
Post n°5780 pubblicato il 21 Maggio 2009 da scalzasempre
V. è un mio amico ma non lo è sempre stato. Certe volte non lo capivo ma poi è normale non capirsi subito perchè ci va del tempo a consistenziare la conoscenza in qualcosa che poi diventa di più. Effettivamente l'errore è quello di pensare che le cose siano subito e quindi nel tempo (se non possono esserlo perchè non lo erano già prima) come fanno a non diventarlo? Allora è facile dire, "non mi vuoi più bene, non mi comprendi più, sei cambiato, mi hai frainteso, sei così e colà". In realtà non c'era un punto di incontro ma si voleva vedere per semplice comodità, perchè uno aveva il comodino dell'altro e chissà quanti altri motivi a prescindere dalla realtà. La motivazione infatti non è legata al reale ma appartiene al soggetto che la esprime o decide di farla sua. Comunque V. è un mio amico perchè in certe robe è uno serio, come me. Perchè è vero che nella Vita gli opposti si attraggono ma perchè devi impare a capire nella tolleranza che fa sempre bene. Quando sei imparato, attiri quello che ti piace e ti fa stare bene. Scalza |
Post n°5779 pubblicato il 21 Maggio 2009 da scalzasempre
Visto che il mio lavoro di oggi è ridimensionare, ho chiesto a R* se potevo zipparlo un po'. Ma solo un vero amico ti avrebbe detto di si e visto che non rientra nei suoi doveri contrattuali mi ha risposto in un modo che per brevità e non rilevanza alla questione che affronto, trascrivo con un "cyppa". E poi mi è venuto un dubbio stamattina mentre mangiavo una pesca e il mio vicino girava come uno zombie nel giardino cercando l'ombra di se stesso che non c'era perchè era troppo presto e si vede che a scuola queste robe non le ha mai studiate. Se fosse l'onda quadra a renderci più stupidi? Del resto con le onde quadre sembra che siano adeguate a colpire i virus e in un certo modo, a ben vedere, più che umani siamo diventati virulenti esseri che infestati infestano e poi se ne tornano a casa a virulentare ancora un po'. |
Post n°5778 pubblicato il 21 Maggio 2009 da scalzasempre
|
Post n°5777 pubblicato il 20 Maggio 2009 da scalzasempre
Stabilire il confine del reale è un'impresa ardua. Dovresti sapere tutto o avere la certezza che tutto quello che sai è vero, perchè spesso quello che si sa non è vero. Quindi i complottisti chi sono? Quelli che lo fanno o quelli che dicono chi lo è? Rimaneggiando discorsi letti e riletti mi viene in mente che il modo migliore per cambiare qualcuno è quello di strattonarlo perchè si svegli un po'. Come quando trattavo male D. perchè non capiva che a me piaceva davvero e che la sua insicurezza era condita solo da quelli che non volevano che io e lui ci si tenesse compagnia. Solo che spesso è la massa a vincere, mossa da quei tre o quattro fessi che pensano di saperla lunga e magari sono anche loro in un progetto o forse solo usati dalle paure che hanno, resistono in quella forma di ottusa non praticità. Il problema Reale è che si paga tutti, ma la consumazione resta per quei pochi che della realtà erano gli artefici. Scalza |
Post n°5776 pubblicato il 20 Maggio 2009 da scalzasempre
Mentre mangiavamo L. ha detto che le rane fritte, non pensava, ma sono buonissime. A me spiace perchè fanno cra-cra e mi sembra indelicata come questione. Ma poi mi è venuta in mente la storia di quelli che vivono sotto terra e sono serpentati nella rettilosità. Non so se sia vero ma dà molto da pensare. Perchè ci sono cose che in questo mondo tanto senso non ce l'hanno. Tipo, tutti quei bambini che nel mondo spariscono e poi non si trovano più, qualcuno dice che serve per nutrire i processi della conoscenza ma nessuno li ascolta. Che poi è difficile, per la carità. Ma c'è una contraddizione che non comprendo. Perchè pensare a cose belle non è come non pensare a cose brutte. Diciamo che ci si limita a non pensare alle cose che possono infastidire il caxxeggio normale con cui eludiamo quella possibilità di vivere. Quello reale intendo, tralasciando quello che si pensa che è. Scalza |
Post n°5775 pubblicato il 20 Maggio 2009 da scalzasempre
Da quando uniamo il pranzo alla riunione siamo tutti più contenti. Anche R* che tanto alle riunioni non ci viene mai e quindi resta solo a fare quello che nella vita sa fare meglio di tutto : niente. E' da ammirare perchè per fare niente devi essere allenato, pratico, esperto. Il niente infatti non si tocca e per maneggiarlo se non lo sai, finisce che rischi di farlo diventare qualcosa, tipo una robaccia. Così finisci nei casini e poi diventi il niente tu. Scalza |
Post n°5774 pubblicato il 20 Maggio 2009 da scalzasempre
Secondo me Galileo non è che avesse tanti a suo favore e certamente chi lo difendeva era considerato un complottista. Poi la Vita gli ha dato ragione ma in quel vivere che ha fatto non è che sia stato bene. Tuttavia, se i complottisti uno li avesse interpretati con quel dubbio che dovrebbe esserci sempre se una forma di intelligenza c'è, forse nessuno si sarebbe fatto male e tutto si sarebbe risolto nel bene.
Scalza |
Post n°5772 pubblicato il 18 Maggio 2009 da scalzasempre
Il conflitto genera sempre un po' di sconfitta, anche quando vinci. E nell'aspettativa di quel conflitto a volte si genera una bella frustrazione. Tuttavia se al volere togli il potere, ottieni una schifezza che al confronto il mio primo esperimento culinario è una roba da registrare al FIC. Eppure quella volta, qualcuno si è intossicato. Me lo ricordo bene e se lo ricorda anche lui ed altre persone che non erano intervenute nell'esperimento ma ne avevano subito il fascino. L'importante è che siamo ancora tutti vivi. Scalza |