Un blog creato da papiriRotoliEricette il 16/11/2011

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« Doniii ... Aiho al puvra...leggende e tradizioni del riso »

Formaggio ? Ma che bontà ..

-Si racconta che un mercante arabo, dovendo attraversare il deserto,  aveva portato con se del latte come cibo, e lo aveva messo in un bisaccia ricavata dallo stomaco di una pecora.  Il caldo, gli enzimi della bisaccia e l’azione del movimento acidificarono il latte trasformandolo in Formaggio.

     ----- piccola storia del formaggio----

Anche nella mitologia greca se ne parla. Sono le ninfe ad insegnare ad Aristeo ( figlio di Apollo) la pastorizia e come cagliare il latte. La parola stessa  FORMAGGIO deriva da formos ( paniere di vimini dove era messo il latte cagliato per dargli forma. Formos diventa per i romani forma . Omero ne parla nell’Odissea descrivendo il ciclope Polifemo mentre prepara il formaggio .

Gli etruschi preparavano il formaggio usando cagli vegetali come il cardo o il fico .

I romani usarono anche il latte di vacca e introducendo lo zafferano e l’aceto per ottenere la cagliata. Marco Terenzio Varone ci lascia un documento molto dettagliato sui tipi di formaggio usato nel II a.C. E nel “DE rustica” ci documenta sui gusti dell’epoca, formaggi ottenuti con il caglio di lepre, o capretto. Altri ci spiegano anche l’uso dei coagulanti vegetali.

Nel Medioevo ci furono dapprima dei pregiudizi sul formaggio perché gli ignoti meccanismi di coagulazione e fermentazione erano visti con sospetto .
Se in un primo momento il formaggio era considerato il cibo dei poveri, nel corso del Basso Medioevo venne rivalutato in quanto pietanza sostitutiva della carne nei giorni di astinenza infrasettimanale, di Vigilia e Quaresima.
I monasteri diedero un importante impulso alla produzione casearia, perché nell’ambito delle loro  attività economico-rurali, praticavano l’allevamento dei bovini stanziali che permise la nascita di nuove varietà di formaggio.  A partire dal XII sec.  proprio nelle Abbazie di Moggio Udinese, Chiaravalle, San Lorenzo di Capua, nacquero il Montasio, il Grana e la Mozzarella di bufala. I motivi del cambiamento sono radicati nel motto benedettino  Ora et labora, nella necessità di mangiare magro e  nell’applicazione della rotazione agraria che prevedeva l’alternanza fra cereali e colture foraggere.  In Italia e in Europa i formaggi che noi consumiamo ebbero origine nel Basso Medioevo e  i monaci sono stati i preziosi custodi delle tecniche casearie ancora applicate che ci permettono di assaporare questo cibo prezioso.

Oggi le varietà di formaggi non si contano dai freschi ai stagionati … e tutto questo forse grazie a quel mercante arabo ..

Se qualcuno ha altre notizie mi piacerebbe conoscerle..grazie

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