Il Caos

Certo osa, ma chi avrebbe il coraggio o l'incoscienza per entrare in una stanza buia, senza sapere cosa o chi incontrerà............ tu lo faresti?? un sorriso..

A volte e' proprio la paura..il rischio..quello che cerchiamo e non ce ne rendiamo conto : ) Ricambio il sorriso... : )

io non credo che non ce ne rendiamo conto, penso piuttosto che non vogliamo ammetterlo a noi stessi, anche se ciò ci porta a sogni ed a azioni spesso contro il nostro stesso pensiero... allora è meglio osare... :-)) forse non è così bello come lo immaginiamo ciò che sarà dentro a quella stanza, ma almeno avremo la conoscenza di quel luogo, per ora oscuro.... se ti serve una spinta posso aiutarti.... :-) coraggio buttati........ a presto

Si..penso tu abbia ragione..il non voler ammettere a se stessi..come mi ha detto un dolcissimo amico..ho finalmente capito cosa voglio..imparare a "camminare"... Un sorriso.. : )

Lassù nel cielo lontano cercavo la felicita' Avendo qualcuno da proteggere, credendo, continuavo a cantare Dando poca importanza all'essere ferito, il giorno in cui sono stato ferito è stato doloroso... ma nessuno lo ha visto ne' capito... a nessuno ho mostrato il mio dolore... tutto è continuato come prima.... non è niente dicevo, sanguino soltanto... Visto che non riesco ne a scappare ne a dormire Ora anche se getto la mappa e scelgo altre strade Riuscirò un giorno sicuramente a raggiungere l'obiettivo Sai...il nostro sogno non è ancora iniziato Non indugiare, non fermarti, non voltarti... osa... osa sempre.. Sai...il nostro viaggio non è ancora finito Non indugiare, non fermarti, non voltarti...osa... osa sempre... Non lasciare vuoto il tuo cuore Non indugiare, non fermarti, non voltarti...osa.... osa sempre... devi essere come la guida che porta sulle spalle il lume... in un sentiero di montagna in una notte buia e senza luna... egli fa strada... non vede nulla davanti a se... ma illumina il cammino a tutti quelli che lo seguono.... riflessioni e sensazioni.... ciao Lina

E' bello leggerti Faber...sempre molto bello per me...accogliere nel mio piccolo "mondo" le tue parole..mai banali, mai scontate..Un bacio.. : )

La mia impulsività mi porta a dirti "Osa"

mia dolcissima amica, come ho avuto modo di dirti mi ispiri delle riflessioni che altrimenti resterebbero chiuse dentro me e, forse, la cosa non sarebbe affatto male. In ogni caso la nostra "conversazione" mi ha fatto tornare in mente un libro di Saramago "cecità" che sicuramente ci puo' essere d'aiuto... nel libro si parla di una citta' e di un paese (senza nomi) in cui all'improvviso tutti diventano ciechi. Ma ciechi strani, una specie di luce bianca impedisce loro di vedere... ovviamente l'autorita' costituita è spaventata da questa epidemia (e si, perche' da un caso solo... piano piano il morbo si propaga)... vengono rinchiusi tutti in un manicomio in isolamento... e qui l'abrutimento è totale e generalizzato... nessuno puo' immaginare fin dove puo' scendere in basso l'animo umano... la situazione fa saltare ogni norma sociale precedentemente rispettata...Non compare un nome proprio. I personaggi sono senza nome. E senza vista. Ma anche in questa “parabola” c’è qualcuno che non soggiace alle regole dei molti. È la moglie dell’oculista che ha visitato il primo uomo colpito dal “mal bianco”. Sorta di Messia, la moglie, che vede ciò che gli altri non possono vedere perché ciechi. L’ottusità morale ha bisogno di qualcuno o qualcosa che ci dica che stiamo per inciampare. Ma il prezzo da pagare è alto, se si è gli unici a vedere gli orrori che nessun altro può vedere.... piano piano tutti diventano ciechi....La società si riorganizza secondo i bisogni e i nuovi impedimenti. Si gira in piccoli branchi. Si cerca senza sosta il cibo vagando per la città. Si dorme ogni notte in posti diversi. Solo i “nostri” sono in grado di ritrovare la via per le proprie case, avendo una guida… Chi, a occhi chiusi, perso in una grande città, sarebbe in grado di riconoscere la propria strada, il proprio portone? In questo modo salta l’idea di proprietà. Chi tardi arriva… alloggia da un’altra parte, che tanto è uguale. Perche' raccontari tutto questo???? Perche' penso che noi gran parte delle nostre scelte le facciamo con gli occhi, non col cuore e lo stomaco... o secondo regole pratiche che non tengono conto dei nostri desideri profondi ma solo di quello che si deve fare... per questo Lina a volte per "vedere" basta togliersi le bende che non ci accorgiamo di avere sugli occhi...... un saluto

Dolcissimo amico : ) come sempre trovi le parole giuste al momento giusto....e ti assicuro che questo libro sara' presto nella mia libreria...ti ringrazio per avermelo fatto conoscere... Un bacio e a presto : )

Ti lascio un pezzetto della mia storia:....Sono stata anch'io a lungo su quella soglia. Immobile. Non avevo il coraggio di fare un passo in avanti: avevo troppo, troppo da perdere. Ma, non avevo il coraggio di fare un passo indietro: ciò che intravedevo al di là era troppo, troppo inebriante. Ho chiuso gli occhi. Ho seguito il cuore, l'istinto...no, con più precisione, ho seguito il MIO CORPO. Le sensazioni forti, fisiche, che il mio corpo mi mandava...Lina cara, il corpo non mente. Mai. Ho osato. Il resto, è storia... e si può leggere sul mio blog :) Ascolta sempre il tuo corpo mia dolce Lina...sempre. DOlce notte a te :)

E' un onore per me accogliere un pezzettino della tua storia...e non sai per me cosa significano le tue parole...sono felice che, in questo strano virtuale mondo, le nostre strade si siano incrociate...perche' le tue parole arricchiscono : ) Un bacio dolce... Lina.

:).....grazie.......Anche io sono felice che ci siamo incrociate, è raro trovare una persona che si apre con sincerità e che ti trasmette un ricco mondo interiore.....Sono passata per augurarti un buon inizio di settimana...e ho trovato questo tuo splendido messaggio..:) grazie ancora Lina. un bacio :)

Grazie a te...per le tue parole : ) Buon inizio settimana...ed un bacio dolce.. : )