Creato da sergiococchi il 27/09/2008
Appunti dal mondo dei segugististi e della caccia

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« IL MAESTRO CI RIPROVASEGUGISTI IN GUERRA »

Tre cucciole promettenti

Post n°15 pubblicato il 23 Giugno 2010 da sergiococchi

 

                 TRE CUCCIOLE PROMETTENTI

Il mio amico Demos,quando ho coperto la simba con il mio Lillo,segugio dell'appennino,avrà pensato che sono proprio incorreggibile. Certamente un accoppiamento così lui non lo avrebbe fatto. Io invece ho pensato di tornare indietro,verso quei segugi italiani così intelligenti da scovare la lepre con facilità. in fondo la qualità essenziale per arrivare alla lepre,è intelligenza,per cui ho pensato che il bel metodo di simba andava sviluppato un pò più di testa,ove credo che ne sia carente.

Pupi,Lara e Tusca,questi l nomi delle tre femmine. Oggi hanno compiuto quasi un anno e per la loro età mi fanno vedere delle belle cose. Sicuramente sono nate con la voglia di cacciare la lepre,per cui la selezione dei genitori ha giocato in loro favore. poi ovviamente,quando fai una cucciolata,ci vuole culo,perchè la fortuna non basta. fatto sta che le tre cagne si muovono con una bella grinta. Nell'ultimo addestramento la lara ha scovato una lepre a pelo,dopo un breve accostamento,il bello però è che questa lepre si faceva caricare e si è fatta riscovare altre tre volte. Pareva quasi una lepre addestrata per addestrare i segugi.

Per quello che mi fanno vedere,ne traggo l'impressione,di avere contribuito a migliorare la razza segugio italiano. Il nostro segugio,ha da sempre denotato la caratteristica di essere libero da patologie psicologiche ,dimostrandosi con il proprio canettiere collegato e brioso con lo stesso,ed anche poco incline alla permalosità di cui sappiamo di tanti soggetti,vedi vergognosi rientri in consanguinità che producono soggetti dall'occhio lessato e dalla poca capacità di razionalizzare essendo l'intelligenza ridotta al minimo. le mie cucciole dimostrano proprio l'italianità del nostro segugio che abbiamo conosciuto nelle case di chi ci ha trasmesso la passione.

Dirvi oggi che lara,tusca e pupi,diventeranno delle campionesse,non posso certo anticiparlo,ma si evidaenziano le caratteristiche tipiche che da sempre hanno distinto il nostro segugio italiano. 

 
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Commenti al Post:
a28h
a28h il 24/06/10 alle 04:12 via WEB
sono il figlio di un cacciatore. ho 31 anni e da 25 seguo a caccia e ascolto i discorsi di mio padre sulla caccia, sui cani buoni e non e sulla "bellezza" dei segugi... ci trovo molte affinità con quanto scrivi tu e ti leggo con piacere. mio padre caccia da 40 anni e sempre ha cercato cani con le caratteristiche venatorie di cui parli (non so se fossero P L I, li chiamavano spinoni e segugini montanari qui): mai fatto una mostra, mai andato in gara per 20 anni. negli ultimi 15 anni è riuscito a farsi "una razza sua" (certificati segugi italiani) con 4 generazioni di cucciolate tutte derivanti da una bis-nonna molto dotata e bella anche (per casualità , più che per ricerca). oggi ha dei bei segugi italiani (non come quelli di Pontenizza) che a caccia ci sanno andare e hanno tanta passione sin da piccoli, come dice lui. niente giogaia esagerata, occhi da pesce lesso e nessuna permalosità del cane. alla vista sembrano incroci tra segugi italiani doc e lepraioli di una volta. tutto questo per dire cosa? Che è giusto cercare di "abbellire" la muta con cani anche belli, ma meglio che sian bravi. la muta pura spesso va bene in mostra e meno a caccia.
(Rispondi)
 
sergiococchi
sergiococchi il 24/06/10 alle 08:59 via WEB
Ciao.a28 Sicuramente io e tuo padre parliamo lo stesso linguaggio. A me piacciono i cani che scovano,la bellezze è proprio un fatto secondario. poi il bello,credo lo si dovrebbe definire. Un segugio dell'appennino,non potrà essere bello quanto un francese,semprechè il francese lo si reputi bello. Torna in ballo il riferimento alla bella donna: bella e brava sarebbe il massimo,ma se è bella e scema,meglio stia nella media,ma sia brava. Questo è il mio concetto. quando vado a caccia voglio scovare la lepre,non mi accontento di un accostamento da manuale,che non sia coronato dallo scovo. Cosa al quale purtroppo ci ha abituato l'intomissione di sangue francese nel nostro segugio italiano. Ciao sergio
(Rispondi)
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