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5 maggio
Atene 23/5/2007 Milan-Liverpool 1-0 Inzaghi
Atene 23/5/2007 Milan-Liverpool 2-0 Inzaghi
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Bacheca Rossonera
Milan-Inter 6-0.L'indimenticabile commento di Pellegatti al sesto gol del Milan...
Bacheca Rossonera
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Guardare l'Inter essere dominata dal Manchester, la Juve e la Roma perdere in terra inglese è davvero difficile; rimanere al palo della più prestigiosa competizione europea che tante soddisfazioni ha regalato ai rossoneri negli ultimi anni è quasi frustrante ma Carlo Ancelotti non butta via la gara contro il Werder: "È solo una partita di Coppa Uefa, ma noi la consideriamo come una sfida da Champions" dice alla vigilia della gara di ritorno contro i tedeschi. "Il nostro obiettivo primario in questo momento è arrivare tra le prime tre in campionato - premette Ancelotti - però vogliamo anche un'altra finale europea e vincere contro il Werder spianerebbe la strada".
Sarebbe anche l'occasione per rispondere alle critiche del Presidente e ai fischi incassati dall'allenatore domenica scorsa al Meazza dopo l'1-0 al Cagliari. "Siamo abituati a gestire bene la pressione e non mi spaventa. Anzi, più ce n'è e più abbiamo possibilità di caricarci di energia", assicura il tecnico rossonero che però dovrà fare fronte a un'emergenza in attacco, anche se oltre a Inzaghi, unico disponibile dovrebbe esserci il ritorno di Pato dal primo minuto e di Sheva in panchina. Ronaldinho e Kakà non saranno tra i convocati. Ancelotti ha poi preferito non commentare l'ipotesi che il Milan possa trattare con lo sceicco Mansour per la cessione di quote societarie: "È un problema di carattere amministrativo, mentre io mi curo di quelli tecnici e quindi non posso rispondere".
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Abbiati: 6,5 - tre parate nel primo tempo, nessuna nella ripresa
Zambrotta: 6,5 - il più attivo dietro
Maldini: 6 - gara sorniona
Bonera: 6 - attento per 70 minuti; esce salvando un'azione pericolosa
dal 70' Senderos: 6 - finalmente tranquillo
Favalli: 5,5 - da terzino spinge poco
Beckham: 6 - solita prova generosa
92' Antonini: s.v.
Pirlo: 6,5 - finalmente il vero Pirlo
Flamini: 6 - si mantiene costante con le ultime apparizioni
Jankulovski: 5,5 - nonostante sia schierato a centrocampo nel suo ruolo naturale nn rende
Seedorf: 6 - si salva soltanto per il gol realizzato
Inzaghi: 5,5 - troppo solo
dal 84' Ambrosini: s.v.
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E alla fine Clarence Seedorf, fino a quel momento trotterellante, fischiato e acciaccato, lanciò la sua stampella e consegnò tre punti quasi insperati al Milan con un tiro a porta vuota. Il gol dell'olandese decide la sfida contro l'ostico Cagliari che a San Siro dimostra di avere notevoli attributi. L'ennesima prova di maturità della banda di Allegri che sfiora anche il colpaccio con il clamoroso palo colpito da Cossu sullo 0-0.
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La squadra di Ancelotti soffre un po’ troppo, è a tratti troppo chiusa, va in vantaggio ma alla fine deve essere contenta di aver portato a casa un buon pareggio. Grande partita di Diego che trascina i suoi sino al meritato uno a uno. Il brasiliano è sicuramente pronto per affrontare un’eventuale avventura italiana.
In campo – Schaff deve rinunciare a Frings, squalificato, ma può contare sulla fantasia di Diego. Davanti al brasiliano la coppia Pizarro, Hugo Almeida. In difesa, al centro i giganti Mertesacker e Naldo. Nel Milan Beckham parte dalla panchina. Posto da titolare per Ronaldinho, in coppia con Seedorf, dietro ad Inzaghi. Difesa composta da Bonera, Senderos, Favalli e Zambrotta.
Si gioca – Grande avvio dei padroni di casa che nei primi due minuti hanno due buone occasioni. Una clamorosa con Tziolis. Il Milan è troppo fermo, timoroso e ci mette un po’ prima di riuscire a costruire una vera azione. Quando però questo avviene per il Werder iniziano i problemi. Cresce Ronaldinho, aumenta la velocità di manovra e arrivano occasioni. La più ghiotta con un bel tiro di Flamini. I tedeschi hanno un attimo di sbandamento ma poi si riassettano e trovano un paio di altre buone azioni. Ozil costringe Dida ad una bella parata. Si arriva al 36’ ed il Milan passa in vantaggio. C’è aria d’Europa e allora la rete non può essere che di Inzaghi.
Come già nel primo tempo, anche nella ripresa i primi minuti sono tutti di marca tedesca. Milan in difficoltà e troppo schiacciato all’indietro. Al 56’ grande conclusione di Diego e risposta in allungo di Dida. Un minuto dopo Almeida vicino al gol di testa. Le due occasioni spingono i rossoneri a cambiare registro ed Inzaghi e Flamini impegnano seriamente Wiese. Il Werder fa la partita ma al 66’ Inzaghi colpisce una clamorosa traversa. Poi due occasioni per i tedeschi e due parate di Dida su Almeida e Naldo. Milan stanco ed in sofferenza. Il Werder continua ad attaccare ed all’84’ trova il meritato pareggio con Diego. Nel finale Favalli rischia l’autogol e la palla colpisce il palo. Poi grande errore di Pizarro. Dean fischia ed è uno a uno.
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Archiviata la sconfitta di domenica nel derby il Milan riparte dalla Germania per cercare un risultato positivo contro il Werder, eliminata dalla Champions. "Quella di domani sarà una partita difficile perché loro in casa sono una squadra molto temibile - ha dichiarato il tecnico rossonero, Carlo Ancelotti, prima della partenza dall’aeroporto di Malpensa - Il Werder ha un gioco molto offensivo, è una formazione ricca di giocatori con grandi qualità e attacca con tutto l’organico. Se hanno il controllo del gioco può diventare una partita difficile e non dovremo permettere che questo avvenga. Non è un turno semplice, superarlo vorrebbe dire fare un passo importante verso la finale". Riguardo alla formazione che scenderà in campo a Brema Ancelotti chiarisce: "In porta giocherà Dida. Per quanto riguarda il resto della squadra verrà fatto del turn-over in difesa perchè Maldini non può giocare tre partite in una settimana. In attacco giocherà Inzaghi - ha concluso dal sito del Milan - perchè in questo momento è l’unico attaccante a disposizione". Non dovrebbe esserci Ronaldinho (contusione al piede subìto nel derby).
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Abbiati: 7 - ancora una grande prova del portiere milanista. Sui due gol nn può nulla ma compie poi almeno due miracoli.
Zambrotta: 6 - più difensivo che offensivo lo Zambro nazionale
Maldini: 5,5 - completamente assente sul primo gol di Adriano, in ritardo su Ibra che farà poi la sponda per il 2-0 di Stankovic
Kaladze: 4 - al rientro dopo due mesi non ne azzecca una
Jankulovski: 5,5 - buono in fase offensiva con l'assist al bacio per la rete di Pato; male in difesa. Errore grave sulla rete di Stankovic
Ambrosini: 5,5 - un pò troppo nervoso ieri
Pirlo: 6 - soffre l'aggressività del centrocampo nerazzurro
Beckham: 5,5 - lavoro sporco per lui
Seedorf: 6,5 - buona partita di Clarence. In un paio di occasioni sfiora anche la rete
Ronaldinho: 7 - a tratti mostruoso. Passaggi al bacio e no-look da leccarsi i baffi
Pato: 7 - mette da solo in apprensione la difesa dell'Inter. Si conferma fenomeno anche nel derby
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"La mano sul campionato" titola oggi la Gazzetta dello sport. L'Inter vince il derby sfruttando al meglio le occasioni avute nel primo tempo; il Milan gioca meglio, regala grandi colpi ma alla fine non riesce a riequilibrare il risultato.
Primo tempo – Il Milan gioca molto la palla, l’Inter tende a lanciare lungo. Due filosofie diverse a confronto. Un colpo di testa di Ibrahimovic, una rovesciata di Zambrotta. Questo nei primi minuti. Al 18’ occasione clamorosa per Stankovic e salvataggio assolutamente incredibile di Ambrosini. Poco dopo è Pato a trovarsi per due volte pericolosamente davanti a Julio Cesar. Squadre vicinissime al goal. Spettacolo ed intensità. Il Milan attacca molto, mette in difficoltà l’Inter ma al 29’ va in svantaggio. Goal di Adriano che di braccio insacca di testa un cross dalla destra di Maicon. I rossoneri non si perdono d’animo, continuano a provarci ma è l’Inter ad andare ancora in goal. Stankovic approfitta di una distrazione della difesa rossonera e, al 43’, fa due a zero.
Secondo tempo - Parte la ripresa ed Adriano ha una super opportunità per chiudere la partita ma, incredibilmente, mette la palla fuori. Il Milan si getta in avanti e per l’Inter si aprono grandi spazi in contropiede. Ancelotti gioca la carta Inzaghi. Fuori Beckham. Opportunità per Ibrahimovic e grande parata di Abbiati. Il Milan è un po’ stanco e fa fatica a fermare le avanzate nerazzurre. I rossoneri soffrono molto, ma grazie ad una super invenzione di Ronaldinho, al 71’ accorciano le distanze con Pato che sfrutta al meglio un assist di Jankulovski. Nel finale rigore netto non dato a Inzaghi e rete segnata dallo stesso Super-Pippo in netto fuorigioco. Abbiati si supera su Adriano e proprio all'ultimo un super Julio Cesar compie il miracolo su Inzaghi. Il Milan ci prova fino all’ultimo ma il risultato non cambia.
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Con la Juventus fermata in casa 1-1 dalla Sampdoria il derby di stasera sarà molto probabilmente decisivo per le sorti scudetto. La febbre è alta e l'atmosfera a San Siro sarà incandescente, come sempre daltronde ad ogni derby.
Casa Milan: con Bonera squalificato sicure le defezioni anche di Nesta e Kakà che si aggiungono a quella cronica di Gattuso. “Per me ci sono zero possibilità che questo sia il mio ultimo derby contro l'Inter. Le voci sul mio futuro non mi hanno dato alcun disturbo e ho tempo ancora un anno e tre mesi per rinnovare, quindi c'è tempo. Non è una priorità”. Ha esordito così Carlo Ancelotti in conferenza stampa pre-derby. Il mister rossonero è convinto di rimanere al Milana lmeno per un’altra stagione ovvero, fino alla scadenza del suo contratto.
Spazio quindi a Kakà: “Non credo che Kakà giocherà il derby è un giocatore che ci mancherà sicuramente. Ma il Milan è pronto a giocare bene questa partita. Pato? Può fare molto bene”. Mentre su Nesta: “Ci vuole molta calma. Questa settimana ha lavorato un po’ con la squadra, ma avverte ancora fastidio. Ha aspettato molto, può aspettare ancora un po’”.
Un commento quindi alla vicenda Beckham: “Non lo posso sapere, ma mi auguro che David Beckham possa giocare tanti altri derby con questa maglia. In questo momento lui è indispensabile per il Milan”.
Infine un incoraggiamento a se stesso e ai suoi uomini: “Sono convinto di potere ancora vincere lo scudetto. Abbiamo ancora molte carte da giocarci. Ma la nostra rincorsa al titolo passa per la vittoria nel derby”.
Casa Inter: l'unico dubbio è il brasiliano Maicon che venerdì sembrava spacciato per un problema alla coscia mentre invece sembra sicuro titolare secondo le indiscrezioni delle ultime ore.“Non rispondo a quanto ha detto Ancelotti in una recente intervista – spiega Mourinho riferendosi alle parole di qualche tempo fa del mister rossonero - ognuno come allenatore fa quello che vuole. Io non critico il suo modo di lavorare, lui può dire quello che vuole del mio. Io non perdo tempo a pensare alle sue caratteristiche come tecnico, se lui vuole farlo con me è un problema suo. Rispetto la sua carriera ma lui è lui e io sono io. Lui forse è meglio di me in qualcosa e io forse sono meglio di lui in altro. Entrambi comunque siamo due allenatori importanti. Per il resto non so perchè negli ultimi anni l'Inter ha vinto di più in Italia e il Milan in Europa. Io penso, lo ripeto, che solo la migliore squadra vince il campionato, mentre non sempre è la migliore quella che vince la Champions League. Comunque, chi vince la Champions è sicuramente una grande squadra”.
Quindi una battuta sul derby: “Non firmo per un pareggio ma firmo per perdere il derby e vincere il campionato. Io sono convinto che vinceremo il campionato, ma so che ci sono difficoltà e avversari forti. L'Inter deve sfruttare le opportunità da gol – aggiunge il portoghese - il derby è una partita equilibrata. All'andata ne abbiamo avute 2 e non le abbiamo concretizzate. Abbiamo perso 1-0 per un gol di Ronaldinho che ha segnato quando noi avevamo 5 difensori in area. In queste sfide contano i dettagli”. Poi una suggestiva indicazione sul futuro: “Io al Milan? Mai dire mai. Quando ho lasciato il Chelsea ho preferito andare in un altro campionato, in un altro grande club. Ma questo non significa che, se tornassi in Inghilterra, io non possa allenare una squadra diversa dal Chelsea. Allo stesso modo dopo l'Inter potrei fare un'altra esperienza all'estero, ma se un giorno tornerò in Italia potrei allenare anche un'altra squadra”
Infine un commento sulla formazione: “Maicon? Non parlo però della sua assenza o presenza. Non dico nulla di formazione. Oppure la do tutta e poi vado subito via. Decidete voi. Resto? Allora niente domande sulla formazione. La squadra, comunque, l'ho già decisa. Non mi servono test dell'ultimo minuto...”.
Probabili formazioni:
Inter:Julio Cesar,Maicon,Cordoba,Materazzi,Santon,Zanetti,Cambiasso,Muntari,Stankovic,Ibrahimovic,Adriano
Milan:Abbiati,Zambrotta,Kaladze,Maldini,Jankulovski,Ambrosini,Pirlo,Beckham,Seedorf,Ronaldinho,Pato
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Abbiati: 6 stavolta non fa miracoli ma si conferma comunque in forma
Zambrotta: 6 partita sufficiente ma può fare di più
Maldini: 5,5 nel gol la colpa è anche sua
Bonera: 5,5 era diffidato e a metà primo tempo si prende l'ammonizione che gli farà saltare il derby
Jankulovski: 5 un disastro
Flamini: 7 sicuramente il migliore in campo
Ambrosini: 6 non è reattivo come al solito
55' Seedorf: 6 buono il suo impatto
Beckham: 6 tantissimi cross, alcuni perfetti ma in avanti manca la torre e si vede
Ronaldinho: 6 prestazione fumosa ma è in crescita
65' Inzaghi: 6 sfiora il gol due volte
Kakà: 6 qualche lampo poi un palo e il rigore segnato
77' Antonini: s.v.
Pato: 6,5 prende botte per tutta la partita; si conquista il rigore dell'1-1
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La Reggina fa l'impresa e ferma sull'1-1 il Milan a San Siro. A questo punto per sperare ancora nello scudetto servirà vincere il derby e cercare poi di non sbagliare più, soprattutto contro le piccole.
Primo tempo: Dopo quattro panchine consecutive Ronaldinho torna titolare affiancando Kakà e Pato nell'attacco rossonero. Flamini prende il posto di Pirlo squalificato mentre in difesa coppia centrale composta da Bonera-Maldini. Nella Reggina unica punta Corradi con il giovane Di Gennaro e Cozza dietro. L'inizio non è veloce; il Milan cerca di fare la partita ma i calabresi si difendono in undici e la manovra risulta così lenta e prevedibile. Flamini ci prova due volte da fuori ma Campagnolo respinge. Poi è la volta di Kakà che in rovesciata cerca l'euro gol ma la palla va fuori. Unica risposta amaranto una botta da fuori di Di Gennaro che trova Abbiati attento. A metà del tempo è la volta di Beckham a provarci su punizione ma un difensore della Reggina mette la palla in angolo. Il primo tempo si avvia alla conclusione quando Corradi in area sbaglia lo stop favorendo così l'inserimento di Di Gennaro che batte Abbiati tra lo stupore generale. La reazione milanista non è delle migliori; tanto gioco, tanti fraseggi ma nessun tiro in porta.
Secondo tempo: Il Milan comincia la ripresa in maniera rabbiosa e comincia l'assalto ma è la Reggina ad essere pericolosa col solito Di Gennaro che da fuori per poco non segna la rete del 2-0. Ancelotti cambia e inserisce Seedorf al posto di Ambrosini ma la musica non cambia anzi togliendo l'unico saltatore i cross di Beckham diventano praticamente inutili. Quasi a metà tempo bella azione Ronaldinho-Pato-Kakà con l'ex pallone d'oro che va al tiro cogliendo però il palo; sulla ribattuta Seedorf insacca ma l'arbitro annulla per fallo di mano dell'olandese. E' il preludio alla rete che arriva poco dopo; grandissima azione personale di Pato che viene steso in area. Rigore e Kakà non sbaglia, 1-1. I rossoneri vanno all'attacco ma al 76' perdono Kakà per una distorsione al piede sinistro. Il diavolo ci mette il cuore ma la tanta confusione non produce la rete del vantaggio. Inzaghi (subentrato a Ronaldinho) e Pato ci provano ma alla fine il risultato non cambierà; Inter a +8 e derby senza Kakà...
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Inviato da: triplete_nerazzurro
il 17/11/2010 alle 21:44
Inviato da: ibrabordi
il 25/01/2010 alle 15:06
Inviato da: ibrabordi
il 29/10/2009 alle 23:23
Inviato da: alicemilan0
il 22/10/2009 alle 09:58
Inviato da: ibrabordi
il 28/09/2009 alle 13:56